Molestie sul lavoro: la Regione vuole saperne di più, per andare oltre le parole
Con la giornata dedicata alle donne, la Regione Puglia ha colto la palla al balzo per accendere le luci sul triste fenomeno delle molestie sul luogo di lavoro. E l’assessore Regionale al Personale e Contenzioso Gianni Stea, in collaborazione con l’ufficio Statistico regionale, ha promosso un’indagine conoscitiva proprio sul fenomeno delle violenze sui luoghi di lavoro. Si tratta di un’iniziativa nata su proposta del Comitato Unico di Garanzia (Cug) della Regione, da tempo impegnato in un magnifico isolamento rispetto ad altri enti che i compiti dello stesso comitato li hanno relegati in qualche angolo dimenticato, a promuovere nell’amministrazione regionale pugliese la cultura delle Pari Opportunità e del rispetto della dignità della persona. Si parla, ovviamente, in particolare del contesto lavorativo, sostenendo le linee definitive espresse il 21 giugno 2019 nella conferenza del Centenario dell’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro) e secondo la Convenzione n.190 e la Raccomandazione n.206, della Comunità Europea. “La convenzione esprime un chiaro impegno per un mondo del lavoro libero da violenza e molestie e promuove un’ampia protezione contro situazioni che contemplino tali aspetti prestando particolare attenzione a coloro che sono maggiormente vulnerabili o versino in situazioni particolari”, ha sottolineato Stea, cogliendo pure l’occasione per ringraziare il dirigente di sezione, Nicola Paladino. In linea con tutto questo, ieri, proprio nella data dal forte valore simbolico, l’8 Marzo, a tutti i dipendenti regionali è stata inviata una E-mail dall’ufficio statistico contenente un ‘link’ che rimanda a un questionario anonimo. Un questionario da compilare, per il quale sarà necessario iscriversi su ‘Google’ con la propria utenza regionale, ma nessun dato personale o identificativo sarà raccolto. Questa indagine si propone, in poche parole, di tracciare un quadro sulle molestie e la violenza di genere nei nostri luoghi di lavoro e di indagare lo stato dell’arte della normativa e delle iniziative di contrasto. Lo scopo? Costruire una base di informazioni utili per attuare strategie di risposta al fenomeno, col fine ultimo di identificare necessità, condividere buone pratiche e proporre potenziamenti. Il problema è che da sempre, sul tema scottante molestie sul luogo di lavoro, le donne all’atto pratico non sanno mai a che santo votarsi, quando dovessero realmente subire ‘avances’ indesiderate o peggio. Disagio e insicurezza’ sono i sostantivi che rappresentano maggiormente i sentimenti delle lavoratrici sottoposte a violenza psicologica, verbale o fisica. Molestie psicologiche sono in effetti quelle più rilevanti, e parlare è importante, ma non basta ad arginare ciò che i vari Comitati Unici di Garanzia per le Pari Opportunità vanno combattendo su tutti i fronti. Diverse le azioni promosse, mirate a promuovere parità di diritti e ad evitare forme discriminatorie, ma le discriminazioni nei luoghi di lavoro sono ancora molto presenti nelle aziende, nelle fabbriche e negli uffici. La Consigliera di Parità Stella Sanseverino è in sella da molti anni a difesa della parità di genere e contro le molestie sul luogo di lavoro, ma spesso negli enti pubblici e nei vari comitati tutto si ferma, come detto, alle buone e belle intenzioni. Ma per liberare le lavoratrici dal giogo di una presenza dominante esclusivamente maschile ci vuole ben altro…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 9 Marzo 2021