Cronaca

Loseto: “Molti spot, pochi risultati per il quartiere”

“Molti spot, pochi risultati”: lo dichiara Vito Angiulli, portavoce del Comitato Progetto Loseto, nato cinque anni fa. Lo abbiamo intervistato per capire qual è la situazione a Loseto.

Angiulli, ci parli del Comitato…

“Siamo un comitato nato spontaneamente cinque anni fa, quando i politici volevano parlarci. Ma abbiamo finalmente rovesciato il metodo. Siamo noi adesso che parliamo ai politici e chiediamo loro di ascoltarci. Alle passate amministrative, mandammo ai candidati un programma che indicava i punti cardine riguardanti Loseto. Facciamo la stessa cosa adesso”.

Quali sono in sintesi i problemi?

“Intanto è giusto dire che siamo a luci e ombre. Molta gentilezza e volontà di ascolto da parte dell’ amministrazione comunale, questo è innegabile. Ma pochi risultati concreti, abbiamo visto molti spot. Forse è anche colpa della burocrazia asfissiante, non saprei”.

Veniamo appunto ai problemi…

“E’ ancora irrisolto il nodo della strada che divide Loseto in due parti, come fosse un muro di Berlino. Questa situazione è molto pericolosa e penso agli attraversamenti. In poche parole, causa una brutta frattura tra la parte antica di Loseto e quella moderna, ma vi è dell’altro”.

Prego…

“La metropolitana, di anno in anno si rinvia. Certo, le responsabilità qui non sono solo comunali, ma l’ amministrazione avrebbe potuto e dovuto fungere da stimolo. Avemmo un incontro con il sindaco, tanta cortesia, ci ha ricevuti, ma risultati zero. Anzi, a dirla tutta, le cose peggiorano, perché perdiamo una linea di bus per Bari, cancellata. Uno dei nodi da risolvere, appunto, sono i collegamenti con la città. Per non parlare dei tralicci della corrente”.

Parliamone…

“Tutto è fermo. Troviamo una situazione che è a dir poco paradossale. Ci dissero che sarebbe presto stata fatta la delibera di affidamento a Terna, ma anche in questo caso, nessuno riscontro, non si muove nulla”.

Qualcuno lamenta la situazione del cimitero…

“Uno scempio. La progettazione è stata presentata, ma il camposanto è ancora al degrado. Chiediamo anche maggior sicurezza per il giardino don Vito Marotta. In fin dei conti siamo contenti di essere stati ascoltati e ringraziamo, ma spiace dirlo, in cinque anni non abbiamo visto molto, pochi risultati”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 9 Maggio 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio