“Molto soddisfatti. Il vino pugliese ha un suo grande appeal”
“Siamo davvero molto soddisfatti. Il vino pugliese ha un suo grande appeal”: l’assessore regionale all’ agricoltura Donato Pentassuglia commenta al Quotidiano il Vinitaly di Verona che ha ieri chiuso battenti. Nel salone veronese, che è il più celebrato al mondo, il vino della Puglia ha riscosso meritato successo, grazie anche allo stand messo su dalla Regione e alla saggia collaborazione dell’Associazione italiana dei Sommelier.
Assessore: come è andata a Verona?
“Direi molto bene. Siamo soddisfatti. Il vino pugliese gode di grande appeal. Tutto questo conferma e certifica ampiamente il grande lavoro delle nostre aziende e di chi a questo campo dedica tempo e studio. Possiamo persino parlare di approccio culturale quando vediamo giovani venuti fuori dall’ università che si dedicano anima e corpo al vino e tutto quello che ruota attorno a questo campo che è fonte di ricchezza”.
In termini concreti, che cosa è risultato?
“Tanti contratti. Ovviamente, dopo due anni di fermo, era la fiera della ripartenza con alcuni limiti dovuti all’ assenza di alcuni mercati, penso a quello russo ed ucraino. Anche americano. Ma l’importante era rivedersi e questo è accaduto. Ora, dopo la Pasqua, intendo fare il punto della situazione qui”.
Cioè?
“Programmare in Puglia una poderosa azione di incoming, far venire i buyers, gli addetti ai lavori. E’ ora che anche la Puglia metta sul campo azioni e meeting importanti “.
Turismo enogastronomico, che cosa significa?
“E’ fondamentale. Anzi direi che è un valore aggiunto per la nostra regione, serve al recupero della nostra tradizione. Questo tipo di turismo può avere valore di volano per la rinascita di trulli, masserie, recupero di manufatti e noi siamo in grado di proporre da questo punto di vista un’offerta variegata”.
Gli agricoltori, non solo pugliesi, si lamentano…
“Hanno ragione. Io stesso, con altri colleghi, recentemente ho avuto un incontro molto, ma molto duro, anche se improntato alla lealtà, col Ministro. Servono provvedimenti urgenti non domani, ma oggi. Bisogna evitare a tutti i costi un rallentamento della fase decisionale. Ne va di un settore vitale dell’economia”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 14 Aprile 2022