Cronaca

Monsignor Alberto D’Urso: “A Bari spuntano sale giochi come funghi”

 

 

 Bari è la quarta città in Italia per numero di macchinette mangia soldi e dunque per il gioco di azzardo. Il capoluogo regionale viene dopo Napoli, capolista, ed è solo alle spalle di Roma e Milano, insomma una posizione di tutto… riguardo e certamente della quale non andar proprio fieri. Secondo le ultime statistiche, si registra però un lieve cambio di tendenza rispetto al passato, sia a Bari che in tutta la regione. Infatti, si è verificata una leggera diminuzione nel numero delle sale da gioco. Facciamo il punto con Monsignor Alberto D’Urso, Presidente della Consulta Nazionale antiusura in prima linea nella lotta al gioco d’azzardo.

Monsignor D’ Urso, Bari quarta in Italia per gioco di azzardo, qual è la sua valutazione?

“Questo era un fatto risaputo e mi pare evidente che sia una cosa molto grave. Da noi si gioca anche a carte e soprattutto si aprono sale giochi come funghi. Ne ho vista proprio una vicina alla mia vecchia chiesa. Ma nessuno dice niente, ci passano bambini e ci entrano anche i ragazzini e gli adolescenti. Da parroco io ho messo in guardia, però per reprimere adeguatamente il fenomeno non bastano le omelie dei sacerdoti e le iniziative isolate, ci devono pensare le autorità e le Forze dell’Ordine. Innegabilmente è molto importante in questa direzione il lavoro in rete e quello che fa l’informazione, occorre mantenere sempre alta

l’ attenzione”

Perchè?

“Il gioco d’azzardo è un cancro contro il quale la politica fa poco, manda in rovina intere famiglie con persone che s’indebitano e che finiscono inevitabilmente nelle braccia degli strozzini. Sappiamo molto bene quali drammatiche conseguenze produce tutto questo e la pericolosità sociale dell’usura. Così si rende un enorme favore alla criminalità organizzata”

Bari al quarto posto, ma c’è un piccolo cambio di tendenza…

“Questa inversione di rotta, che va guardata in modo sicuramente positivo, è dovuta anche al fatto che circola poco denaro, che la gente non ha più soldi. Qualche altro, ancora non cotto, ha compreso la via sconsiderata intrapresa e rinsavisce, mentre i problemi seri riguardano coloro che sono affetti da ludopatia che affondano sempre di più e si rovinano ulteriormente. Indubbiamente, il fatto che vi sia stato un decremento è positivo.  Significa che l’opera delle associazioni che combattono il fenomeno inizia a dare qualche risultato e che il male del gioco di azzardo è più conosciuto di prima. Ciò è dovuto ad una maggior informazione data dai media che svolgono un ruolo molto importante nella lotta sia al gioco d’azzardo che all’usura. Non bisogna però abbassare la guardia, tenendo sempre presente che la situazione a Bari era e rimane molto grave”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 7 Settembre 2016

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