Morachioli: “Alla chiamata non credevo, ora darò il massimo”
Tre presenze finora ma il giocatore talentuoso vuole crescere e si sta mettendo in mostra quando viene impiegato
Ieri in conferenza stampa ha parlato il numero 14 Gregorio Morachioli di provenienza dal Renate che ha disputato 63 minuti e tre presenze rispettivamente contro Cagliari, contribuendo in quel caso con un assist seppur sporcato da una deviazione di un avversario e contro Frosinone al San Nicola e domenica scorsa contro la Ternana. L’ultimo gol lo ha realizzato nella scorsa stagione ai playoff, quest’anno quattro assist con la maglia del Renate, il giocatore però ora biancorosso ha risposto alle domande dei giornalisti: “Il gol aiuta, dà fiducia e sicurezza. Ma non è un ostacolo alle mie giocate. Sono tranquillo quando ho la palla, non è un’ossessione. Sono contento anche quando faccio segnare i miei compagni”. Nuove richieste tattiche da parte del mister Mignani: “Stiamo provando in settimana. Ho cambiato la posizione di partenza. È un ruolo che posso interpretare. Bisogna trovare i tempi. Ci sto lavorando”. Sulle sue caratteristiche: “Le mie caratteristiche sono da esterno classico. E ogni partita ha una storia a sé. Io mi metto a disposizione. Mi alleno sia da punta sia da trequartista. Sta tanto anche a me, imparare le caratteristiche da mettere a disposizione del modulo. Questo è un ruolo che ho interpretato poche volte. È un cambiamento significativo. Non è detto che si possa fare solo un ruolo. Farò il massimo”. Dalla Lega Pro alla serie B però la differenza è tanta, Morachioli ha detto la sua svelando un retroscena che era stato anticipato sia dal diesse del Renate che da Polito: “Sapevo che c’erano interessamenti, compreso quello del Bari. Soluzioni più per giugno. Non mi aspettavo di poter partire subito. Poi l’ultimo giorno di mercato mentre ero in viaggio per Pordenone è arrivata la chiamata di Polito. Inaspettata, una bella sorpresa”. Sui tanti compagni di squadra esperti e su chi eventualmente l’ha impressionato, il giocatore offensivo ha risposto: “Ho visto tanto giocatori forti, Antenucci, Mazzotta, Maita, Maiello. Giocatori che vedevo solo in tv. Ho trovato persone per bene. Tutti mi hanno dato una mano ad inserirmi”. Nella corsa in classifica per le prime posizioni gli altoatesini del Sudtirol hanno scavalcato il Bari, a tal riguardo Morachioli ha risposto: “Ha fatto bene. Come abbiamo fatto bene anche noi. Penso che il campionato sia molto equilibrato. In alto e in basso della classifica. Ce la siamo sudata contro tutti. Noi andremo a giocarcela a Bolzano a viso aperto, mettendo le nostre qualità. Senza aver paura di nessuno, consapevoli di essere una squadra forte e che possiamo giocarcela fino alla fine”. Il Bari dopo undici giornate ha gli stessi punti del Cagliari, venti, mentre il Suditirol 25 punti, seguito da Genoa e Frosinone al terzo posto. Sullo spazio nel Bari: “Sono cresciuto molto a Renate. Devo molto a mister Dossena. Qui c’è un gruppo molto più competitivo, un livello molto più alto. Provo a fare il mio per mettere in difficoltà il mister. Sono consapevole del salto importante ma so che il direttore ha visto qualcosa in me. Farò il massimo per dimostrare di poter far parte di questa squadra. Ogni minuto giocato è oro. I giocatori con le mie caratteristiche possono provare ad allargare gli spazi, aprire la difesa avversaria, saltare l’uomo. Apprezzo la fiducia del tecnico”. Su dove può migliorare ed il rapporto con alcuni ex compagni talentuosi che hanno militato nello Spezia Calcio e fatto la trafila nelle giovanili, ovvero Benedetti, Mulattieri, Zaniolo, l’esterno ha detto e ricordato : “In tante cose. Devo dialogare meglio, in fase realizzativa, nella posizione. Con Leonardo (Benedetti, ndr) c’è un rapporto che va avanti da anni. Abbiamo fatto le stesse scuole e le stesse scuole calcio. Per l’inserimento a Bari la sua presenza è stata fondamentale. Siamo sempre in contatto e ci ritroviamo insieme appena è possibile”. Sul passaggio dal Renate agli oltre trentamila del San Nicola, c’è un po’ di differenza: “Soprattutto all’inizio, è un cambiamento radicale. Passare in una piazza gigantesca come Bari ti sprona a fare meglio, con maggiore pressione. Tanta tanta roba giocare davanti a così tanta gente; la prima volta mi tremavano le gambe. Ma il pubblico ti dà una grossa mano”. Un Bari che da mercoledì ha rivisto in gruppo anche Folorunsho e chissà che il giocatore possa tornare arruolabile anche dal primo minuto in vista della gara della prossima settimana contro il Benevento. (Ph. Tess Lapedota).
M.I.
Pubblicato il 24 Marzo 2023