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Motori accesi, ma situazione ancora ferma per i candidati sindaco di Foggia, Lecce e Bari

Le coalizioni già pronte per andare in ferie, non ancora per affrontare i prossimi importanti appuntamenti elettorali

Prima di spegnere i “motori” per la pausa delle ferie agostane i partiti, sia di centrosinistra che di centrodestra, provano a tenere unite le rispettive coalizioni di appartenenza sulla ricerca dei nomi da candidare a sindaco alle amministrative che si svolgeranno nelle principali città della nostra regione a partire da Foggia nel prossimo autunno, per poi concludersi a Bari e Lecce, insieme alle elezioni europee, nella primavera del 2024. Sta di fatto, però, che sia sul fronte del centrosinistra che su quello del centrodestra la situazione sembra tuttora ancora ferma a blocchi di partenza, perché entrambe le coalizioni hanno finora organizzato incontri che si sono conclusi con un nulla di fatto per l’individuazione dei rispettivi candidati sindaci nelle tre predette realtà pugliesi, né tantomeno è ipotizzabile che ciò avvenga durante la pausa delle ferie, ormai alle porte. “Lo scorso anno – ha ricordato un dirigente pugliese di partito – in questo periodo tutte le forze politiche erano alle prese, anche a livello locale, con l’individuazione dei candidati e la conseguente formazione delle liste per Camera e Senato” e le cui elezioni si svolsero – come è noto – il 26 settembre successivo. “Perciò – ha rilevato lo stesso dirigente – la tradizionale pausa estiva del mese di agosto, lo scorso anno fu praticamente saltata in quanto, subito dopo la presentazione delle liste per il Parlamento, ci si dovette dedicare a serrare le fila della campagna elettorale”. Quest’anno, invece, le ferie agostane anche dei vertici politici dei partiti pugliesi potranno essere sicuramente più rilassate e rilassanti di quelle dello scorso anno, nonostante gli appuntamenti elettorali prossimi non manchino e le poste in gioco non siano sicuramente di poco conto, quali sono per l’appunto le amministrative di Foggia, Bari e Lecce a livello locale e le europee a livello politico. Ma vediamo un po’ più da vicino lo stato dell’arte all’interno delle due principali coalizioni che ad ottobre prossimo dovranno contendersi la guida del Comune di Foggia, dopo tre anni di commissariamento – come è noto – per scioglimento a causa di presunte infiltrazioni mafiose, e nel giugno del 2024 quelle dei Comuni di Bari e Lecce, dove il centrosinistra è saldamente alla guida di entrambe le città, rispettivamente con il sindaco Antonio Decaro (Pd) che (salvo improbabili sorprese di modifiche alla legge elettorale vigente) non potrà più ricandidarsi, essendo alla fine del suo secondo mandato consecutivo, e con Carlo Salvemini (società civile) che, pur potendosi riproporre, probabilmente non è verosimilmente più disponibile per la ricandidatura. Il centrosinistra pugliese tradizionale, dopo un mese di rinvii, è riuscito a riunirsi lunedì scorso intorno ad un tavolo allargato alla partecipazione dei rappresentati del M5s, per tentare di discutere il tema delle amministrative di Foggia, Bari e Lecce, ma gli esponenti di tutte le altre forze politiche presenti (Pd, Popolari, Sinistra italiana, Verdi, Socialisti, Socialdemocratici e Liste civiche vicino ad Emiliano) hanno dovuto subito prendere atto che i pentastellati pugliesi non solo non erano d’accordo sulla scelta dei candidati sindaci con il metodo delle primarie, ma che sono ancora indecisi se accettare l’idea di una coalizione insieme ai Dem per le amministrative, come è accaduto lo scorso mese di maggio per le comunali di Brindisi, oppure no. Infatti, la decisione finale su questo punto dovrà essere presa dal leader del M5s, Giuseppe Conte. Fatto che non è ancora avvenuto. Per cui il tema delle amministrative è stato accantonato, rimettendo per le trattative di Foggia, Bari e Lecce alle rispettive segreterie provinciali, per poi passare a discutere delle possibili attività di rilancio dell’amministrazione regionale, dove – come è noto – l’alleanza giallo-rossa già esiste e si tratta principalmente solo di mettersi d’accordo non sui nomi da scegliere, ma sulle cose da fare entro la fine della legislatura in corso. Anche sul fronte del centrodestra locale, nonostante trattasi di una coalizione attualmente all’opposizione sia a Bari che a Lecce, ma con ampie aspettative di vittoria alle prossime amministrative, in virtù del presumibile vantaggio elettorale che potrebbe essere determinato dalla presenza a Palazzo Chigi della premier Giorgia Meloni (Fdi) e del suo esecutivo di centrodestra, la scelta dei nomi da presentare a candidato sindaco dei tre Comuni capoluogo che andranno prossimamente al voto nella nostra regione risulta altrettanto complicata e difficile da effettuare con anticipo rispetto alle scadenze previste. E mentre nel centrosinistra almeno il tentativo di concertare un tavolo di trattative è già stato avviato, nel centrodestra la situazione pare ancora ferma a riunioni interne di partito, come è accaduto lo scorso lunedì con l’assemblea barese di dirigenti, iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia, per discutere in generale anche di candidature, oltre che di programmi. Infatti, anche nel centrodestra per le prossime amministrative di Foggia, Bari e Lecce, determinanti saranno (come verosimilmente nel centrosinistra!) le indicazioni che proverranno in seguito dai tavoli romani di ciascun partito della coalizione. Insomma, nella scena politica pugliese, se “Atene” piange, “Sparta” certamente non ride! A prescindere se trattasi del fronte di maggioranza o di opposizione.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 2 Agosto 2023

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