Cronaca

“Multiservizi: sospendete le selezioni di personale”

Ancora in primo piano l’affidamento diretto e la scelta di giardinieri, falegnami, idraulici e incarichi vari senza concorso alla società di servizi comunale. “Dopo aver invitato il Presidente Francesco Biga (siamo in attesa di riscontro sul perchè l’azienda attua nuove graduatorie anche per profili già selezionati ed in attesa di chiamata dalla precedente graduatoria già prorogata e prorogabile secondo norme vigenti) è arrivato il grande giorno della pubblicazione del nuovo bando di selezione, partito ieri alla Città di Bari Multiservizi SpA. E ai dubbi già esposti, per il consigliere del Movimento 5 Stelle Sabino Mangano, si aggiungono ulteriori osservazioni. Per esempio, si presume che un bando pubblico di selezione debba prevedere pari opportunità di partecipazione da parte dei candidati, per cui riesce fuori da ogni logica etica quanto dallo stesso previsto. E cioè che “Per la partecipazione alla selezione, prima dell’inoltro della domanda, i candidati dovranno effettuare un versamento di un importo pari a 20,00 euro, a titolo di contributo alle spese di gestione dell’iter selettivo.”. Forse la dirigenza della Bari Multiservizi Spa ignora il fatto che solitamente chi cerca lavoro è potenzialmente in difficoltà anche economiche quindi sarà automaticamente disincentivato a partecipare al bando! E allora, chi non ha soldi è tagliato fuori? A quanto pare, la risposta è affermativa. Altro riferimento che parrebbe “tagliato su misura” il punto dei requisiti di partecipazione dove si chiede una “Comprovata esperienza operativa nella mansione, minimo 12 mesi di lavoro subordinato negli ultimi 48 mesi, a far data dalla pubblicazione del presente annuncio”  che cozza incredibilmente con una delle figure ricercate (identica a quella della famosa graduatoria da ultimare) ovvero la voce professionale “8.1.6 – Personale non qualificato addetto ai servizi di custodia di edifici, attrezzature e beni – Custode Polifunzionale” E allora: si cerca personale con comprovata esperienza ma non qualificato? E’ un metodo innovativo definito da qualche ‘guru’ del recruiting?, si chiede ancora Mangano. E perchè nessun riferimento/punteggio a chi invece attende da anni una chiamata come vincitore idoneo della precedente graduatoria? Con la logica adottata avrebbe maggior possibilità di chiamata per chi ha già lavorato per la Bari Multiservizi (o altra azienda) rispetto a chi invece è in disoccupazione da più anni! Conclusione? “Attendiamo di ricevere il Presidente Biga per rigirare queste semplici osservazioni, ma nel frattempo i consiglieri del movimento cinque stelle del Comune di Bari presenteranno una richiesta scritta di sospensione in autotutela dell’avviso pubblicato, chiedendo all’azienda di rimborsare quanto incassato per la selezione in corso. Fino a non molto tempo fa erano circa centocinqnanta i dipendenti della società di servizi del Comune di Bari, la Multiservizi SpA, che provvede soprattutto ai servizi di giardinaggio, potatura ed alla custodia di impianti sportivi, necropoli, mercati, tribunali e circoscrizioni cittadine. In mezzo a loro, a parte i dipendenti e funzionari storici che sono stati assunti a tempo indeterminato, ce ne sono circa una ventina precari, assunti per pochi giorni o un mese al massimo, che poi vengono licenziati e magari successivamente riassunti, in base a criteri sempre meno chiari. E così è quasi normale che spesso, specie quando si avvicinano le competizioni elettorali, attorno alla società di Via Oberdan si scateni una caccia al posto che vede arruolati, anche solo per uno o tre mesi, dipendenti nuovi, segnalati da politici, amministratori o consiglieri d’amministrazione. Sui metodi di reclutamento del personale da parte della Bari Multiservizi SpA aveva chiesto che indagasse addirittura la procura l’ex consigliere barese Gino Cipriani, che in un lungo e dettagliato esposto aveva spiegato come molti politici usassero la società di servizi alla stregua di un enorme serbatoio elettorale. Nell’atto, al quale erano allegati anche i provvedimenti del consiglio comunale, si rilevava come il consiglio di amministrazione della società di servizi comunale non si fosse mai attenuto agli indirizzi dell’ assemblea cittadina sulla stabilizzazione dei lavoratori precari. Anzi, tra il personale ingaggiato tramite le agenzie interinali, non era difficile imbattersi in calciatori che militavano nella società del nipote di un consigliere d’amministrazione ed ex sindacalista che non aveva esitato a far assumere anche un’amica del figlio, all’interno dell’azienda. Eppure dalle stanze della società non sono mai arrivate risposte esaustive. Anzi, le assunzioni sono andate avanti sempre più a ruota libera per diverso tempo. E ora l’ultimo bando suona come apripista per operazioni che richiederebbero giustamente chiarimenti sui criteri che adottano le società interinali incaricate dalla Multiservizi, visto che la prima società modugnese selezionata tempo fa, fu sostituita da un’altra con sede a Bari, non s’è mai capito bene perché…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Aprile 2017

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