Multiservizi: “Telefonini e tanto altro sui banchi, il concorso va annullato”
Tornano ad addensarsi nuvole pesanti sulla “Multiservizi-Città di Bari”, azienda partecipata del Comune di Bari, a causa dell’espletamento di un concorso per assumere altri operai specializzati, svoltosi qualche giorno fa. Dalle fotografie scattate, appunto, durante l’espletamento delle prove concorsuali, infatti, è emerso in modo inequivocabile che alcuni candidati erano intenti a utilizzare un telefono cellulare, sotto gli occhi a dir poco “distratti” di chi avrebbe dovuto controllare. <<Questo è sufficiente per procedere all’annullamento del concorso>>, tuona l’ex consigliere comunale Luigi Cipriani, precisando non senza malcelata ironia che si sta parlando di prova scritta d’un concorso <<…e non certo di una scheda da compilare in un’agenzia di scommesse>>. E non basta. <<Decine di borselli, marsupi e cellulari, anche smartphone, senza neppure il pudore di provare a nasconderli. Chi avrebbe dovuto assicurare la trasparenza delle prove? E, soprattutto, garantire quanti avevano deciso di partecipare alla prova di un’azienda a partecipazione pubblica, senza l’uso di “accessori” assolutamente vietati. E c’è un’altra assurdità, sempre secondo Cipriani, contenuta nel bando di concorso e cioè: “la verifica dei requisiti da fare prima dell’espletamento delle prove orali>>. A questo punto ci sarebbe da chiedersi che senso ha ammettere agli scritti del concorso targato ‘Multiservizi SpA’ un candidato senza requisiti, se poi lo stesso non potrà neppure sostenere la prova orale? E quale graduatoria si formerebbe nel caso ci fosse più di un candidato senza i requisiti necessari? E come non bastasse, all’apertura delle buste contenenti i test delle prove scritte, uno dei presenti sostiene di non essere stato messo nelle condizioni di vedere tutte le schede con i test. Fosse vero, si tratterebbe dell’ennesimo elemento da accertare e che, in caso di conferma, decreterebbe l’annullamento della procedura concorsuale. Ma vogliamo aggiungere un’altra, alle tante “anomalie” elencate? Le assunzioni: nel bando ‘incriminato’ si parla di contratti a tempo indeterminato e determinato, senza specificare quante persone sarebbero coinvolte in questa o quella tipologia. Insomma, troppi i dubbi e i punti opachi che hanno costretto Gino Cipriani a rivolgersi direttamente al Sindaco Decaro, affinché provveda, immediatamente, in autotutela quantomeno a <<…sospendere il concorso al fine di effettuare una puntuale verifica di quanto accaduto e denunciato, verificando soprattutto se si configurano gli estremi per una denuncia nei confronti di chi ha permesso tutto ciò, che sia la stessa società Multiservizi o l’agenzia che ha organizzato la selezione>>, precisa nella puntigliosa missiva, già arrivata a Palazzo di Città, l’ex consigliere comunale barese.
Francesco De Martino
Pubblicato il 5 Ottobre 2017