Cronaca

Natuzzi SpA: tornano in campo i nodi aggrovigliati della vertenza

Torna in primo piano la vertenza Natuzzi SpA con l’assemblea di lavoratori e rappresentanti a partire dalla diciannove in punto presso Palazzo Marchesale in P.zza Garibaldi a Santeramo in Colle. L’iniziativa, organizzata da Cobas-Lavoro Privato è finalizzata a riorganizzare ed anzi riannodare le fila della vertenza in seguito allo stillicidio occupazionale, ma anche per un ambiente di lavoro dignitoso e vivibile. La multinazionale del divano Natuzzi, come oramai sanno tutti, non è alle prese soltanto con una vertenza durissima da mesi e mesi, dopo le impugnative dei vari licenziamenti, ma sta affrontando centinaia di contenziosi con la collocazione illegittima dei suoi dipendenti in Cassa integrazione a ore zero. Ma anche in questo caso si sono susseguite l’anno scorso sentenze favorevoli ai lavoratori. <<L’Unione Sindacale di Base ha stimato che, alla fine, la somma che Natuzzi dovrà pagare per risarcire i lavoratori ed onorare le spese processuali si aggirerà intorno ai diciotto milioni di euro. Se poi l’azienda dovesse ostinarsi ad arrivare alla Corte di Cassazione con i contenziosi, l’importo stimato lieviterebbe ulteriormente>>, ha spiegato tempo fa Felice Dileo, dell’Usb. Pronto a precisare anche come questi semplici dati mettono in luce che i problemi della Natuzzi Spa non sono causati dalla concorrenza sleale, dall’esosità delle imposte in Italia o dal costo del lavoro, fattori menzionati ossessivamente dalla stressa azienda, ma derivano da essa stessa e in particolare dal suo gruppo dirigente. Infatti, se negli ultimi anni all’interno della società santermana si fosse intrapreso una politica mirata alla valorizzazione delle risorse umane, anziché espellerle dal ciclo produttivo, esiliarle in opifici dismessi e infine licenziarle, oggi l’industria del salotto avrebbe raggiunto ben altri livelli e non si troverebbe a dover sborsare una somma così esosa per contenziosi legali. Dileo non ha dubbi: <<La Natuzzi dovrebbe rivedere soprattutto il suo modo di gestire il personale, se vuole davvero arrestare lo stillicidio occupazionale in cui è coinvolta da diversi anni, superando ogni pregiudizio nei confronti della scrivente Organizzazione Sindacale, sempre schierata a fianco dei lavoratori e della difesa legittima dei loro diritti>>. Insomma, com’era ampiamente prevedibile, s’è rivelato un flop l’accordo del 15 novembre 2016, per la soluzione del problema dei 215 lavoratori in esubero: solo una trentina di loro hanno accettato la ricollocazione presso la Newco di Ginosa, controllata dalla stessa società di Santeramo in Colle, destinata alla lavorazione del poliuretano per le imbottiture. Tutti gli altri centottantatrè (l’85%) hanno rifiutato di aderire alla proposta, instaurando peraltro altro contenzioso che aveva già a suo tempo sollevato dubbi e perplessità. Dubbi soprattutto sull’accordo firmato presso il Ministero dello Sviluppo Economico da azienda e sindacati confederali che subordinava la riassunzione nella nuova società del Gruppo Natuzzi alla preventiva definizione di ogni contenzioso con l’azienda da parte dei lavoratori e alla concessione della Cassa Integrazione in Deroga in attesa di un piano industriale e di investimenti che, però, sono ancora tutti da definire. In altre parole l’intesa costringeva i lavoratori a scegliere tra una prospettiva di lavoro ancora effimera e la tutela di diritti che gli stessi rivendicano nei confronti dell’azienda. Sarebbe lecito sperare ancora, a questo punto, in una nuova iniziativa della ‘task force’ regionale per l’occupazione affinché si determinino le condizioni per una nuova soluzione meno incerta per il futuro dei lavoratori? Un futuro che offra una prospettiva concreta di sviluppo industriale, viste anche le ingenti risorse pubbliche che, a partire dalla Regione Puglia, sono state sinora concesse all’azienda e la disponibilità, già manifestata, ad impegnarne altre per il futuro. Tutto al tavolo assembleare di questa sera a Santeramo in Colle.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 7 Marzo 2018

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