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Nel 2024 si svolgerà in ottobre. Il presidente Frulli: “La Regione ci restituisca gli spazi dell’ospedale Covid”

Il bilancio finale dell’edizione numero 86 della Fiera del Levante

Numeri che sorridono e spostamento della data iniziale ad ottobre e non più a metà settembre. Queste le notizie essenziali del bilancio finale della edizione numero 86 della Fiera del Levante che domenica scorsa ha chiuso battenti con il concerto kolossal del sempreverde Albano (una prestazione splendida, ma il repertorio poteva forse essere migliore). I conti finali sono stati illustrati ieri nel Centro Congressi dal Presidente della Nuova Fiera del Levante dottor Gaetano Frulli. Felice e disteso, il neo presidente (positivo il suo disimpegno eppure era all’ esordio) ha voluto ricordare ancora una volta la figura dell’ex Presidente, lo scomparso Sandro Ambrosi al quale è stato destinato domenica scorsa prima del concerto di Albano con la presentazione di Toti e Tata il premio Caravella di Oro dedicato agli espositori con più di venticinque anni di militanza in fiera. ” Ho lavorato con grande entusiasmo, anzi abbiamo lavorato tutti in due mesi e mezzo, persino ad agosto quando in tutto il mondo si lavora e qui in Italia è tutto chiuso, è stato difficile, eppure ce l’abbiamo fatta- ha detto Frulli- ringrazio i media per la collaborazione e soprattutto per la divulgazione dell’evento. Mi sono divertito e questa campionaria ancora una volta ha visto l’attaccamento dei cittadini baresi, ma anche di quelli di regioni limitrofe, in special modo Calabria e Basilicata. E’ stata la fiera delle famiglie specie dei week end quando nuclei interi hanno visitato i viali per distendersi e divertirsi. Insomma, è stata interessata non soltanto la componente economica ma anche quella ludica ed è quello che desideravo”. Ha proseguito: ” Vi ho trovato tre cose essenzialmente: ordine, pulizia e sicurezza, padiglioni ben curati e soprattutto buona ed ordinata disposizione, una offerta diligentemente disciplinata. Un elogio meritano le Forze dell’ Ordine tutte per come hanno saputo gestire la situazione collaborando con i cittadini”. E veniamo a quello che maggiormente conta, i numeri che sorridono alla Fiera. Partiamo dal numero degli espositori che nel totale sono stati 311 con segno più del sedici per cento: ” Sono loro il focus, la parte centrale della Fiera” ha commentato Frulli. Buono e in crescita il numero totale dei visitatori con 208.000 unità pari ad un più cinque per cento rispetto alla edizione precedente, e soprattutto interessante il dato dei ricavi (manca la cifra ufficiale che sarà resa nota nei prossimi giorni) ma segna comunque un più ventitrè per cento. In quanto al periodo di svolgimento il Presidente ha dichiarato: ” I dati delle presenze sono importanti, ma l’ anno prossimo la Fiera sarà ad ottobre. Questo suggerimento ci viene soprattutto dagli espositori che hanno avuto vita non semplice a lavorare in padiglioni chiusi con una temperatura esterna che ha sfiorato i trentacinque gradi. Inoltre bisogna considerare la particolarità meteorologica di Bari e il primo week end più da mare che da Fiera. Per questo la Fiera la sposteremo ad ottobre, appunto in doveroso ascolto degli espositori. Questo piccolo slittamento ci consentirà di lavorare con maggior calma per l’edizione 2024. In quanto alla internazionalizzazione intendiamo portare la Nuova Fiera del Levante e in particolare il padiglione delle Nazioni in giro per il mondo, in modo itinerante specie nei paesi del bacino del Mediterraneo. Ci sono delle cose da migliorare, ad esempio dobbiamo gestire meglio gli spazi e penso al mobile, al food, e all’ agroalimentare. Comunque attorno ho trovato entusiasmo”. La novità sono stati gli eventi e gli spettacoli dopo la chiusura degli stand: ” Abbiamo avuto grandi professionisti e gli eventi hanno fatto registrare il tutto esaurito. Erano spettacoli che singolarmente valevano tra i trenta e i cinquanta euro eppure li abbiamo dati al prezzo del biglietto. Vi era qualche apprensione di ordine pubblico nel caso del rapper eppure tutto è filato liscio e apprezzo la compostezza dei ragazzi che ci hanno dato un esempio. La Fiera comunque non deve rimanere inerte e assieme alle tre specializzate in cantiere grazie al clima favorevole di Bari pensiamo di utilizzare questo spazio come contenitore per eventi e divertimento è uno spazio che va gestito creando utile e fare business. Le collaborazioni con la Fiera di Bologna e l’ Università di Bari saranno davvero utili nel futuro”. Ad una domanda sui padiglioni…. impacchettati e inutilizzabili, così come in riferimento ai lavori in corso ha risposto: ” Attenzione, quei padiglioni non sono di nostra proprietà. Anzi noi abbiamo bisogno di spazi e bisogna trovare una soluzione anche col fitto, troveremo una soluzione. Vedere quelle zone degradate è un problema anche per noi”. Ha concluso: ” Sono ottimista ed entusiasta e da imprenditore ottimista vedo il bicchiere mezzo pieno. Il ventitrè per cento dei ricavi in più è un ottimo risultato e significa che la Fiera funziona, ha bisogno di digitalizzazione e di strutture e spazi adeguati”. Intanto due parole sul Premio Caravella d’ oro dedicato alla memoria di Sandro Ambrosi istituito dalla Nuova Fiera del Levante per volontà del Presidente Frulli e che diventerà una tradizione della Fiera: ” Era doveroso dedicare questo premio- ha detto Frulli- a Sandro che negli ultimi anni si era impegnato nella rinascita della Fiera”. Il premio è destinato a tutti gli espositori che da venticinque anni hanno creduto alla Fiera. La cerimonia è stata condotta da Toti e Tata. Dopo, l’atteso concerto di un Albano straripante con un team di eccezione. In gran forma, il leone di Cellino San Marco ha incantato la platea da par suo. Un solo neo: un repertorio non sempre spumeggiante e quel Felicità proprio alla fine quando la gente doveva correre a prendere il bus. Peccato.

Bruno Volpe


Pubblicato il 19 Settembre 2023

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