‘Nel blu dipinto di blu’… ma dove?
La comodità degli stereotipi fa felici i superficiali, che diventano insopportabili allora che abusano del cliché. Perché il luogo comune danneggia persone e concetti. Prendi la Puglia, che tra bugie e omissioni è diventata la regina dei luoghi comuni. Particolarmente mortificate ne sono le sue città : A Bari si mangia solo il crudo, Otranto non ha interessi ad ovest essendo la Porta d’Oriente, ad Alberobello e Castellana ci trovi solo trulli e grotte, Lecce è la Firenze del sud, a Melpignano sanno ballare unicamente la pizzica… E Polignano a Mare? Potesse parlare, Polignano griderebbe di non poterne più d’essere nota al mondo per aver dato alla luce Domenico Modugno (che tra l’altro nel paese natale risiedé pochissimo, prima di rinnegarlo nel periodo della prima popolarità). E forse di lassù anche il buon Mimmo ne avrà abbastanza di essere Mister Volare. ‘Nel blu dipinto di blu’, questa gQuQQQQuestrauesta canzone in verità non più che graziosa, è diventata un bene da esportazione. A pizza-spaghetti & mandolino possiamo adesso aggiungere quest’altro tormentone. Tirando le somme si perviene alla più piatta equazione : Polignano uguale Volare. Non potendosi censurare un’onesta canzone, sarebbe opportuno che case musicali e cantanti mostrassero maggiore fantasia disincagliandosi dalle secche del successo facile e abusato. Macché. Ieri all’Expo, al Padiglione Corporate, un’oscura cantante italiana, Alessia Raisi, ha presentato il grande successo di Modugno in lingua cinese, ‘Fei Xiang Lan Tian’, alla presenza dell’ambasciatore cinese, di Michele Emiliano e di altri rappresentanti istituzionali ( nessuno se ne meravigli : a Shangai da cinque anni e con larghissimo successo si tiene ‘Shanremo’, un festival che vede in gara dieci cantanti, cinque italiani e cinque cinesi a contendersi un trofeo misurandosi con canzoni italiane…). A quali ruffianate ci si piega pur di rinforzare i legami commerciali con la Cina. ‘Fei Xiang Lan Tian’ è un’evidente forzatura, stante l’abisso fonetico e semantico che separa i due idiomi. Ma cosa vuoi volare. E ammesso che ci si stacchi da terra, qui si vola basso, bassissimo. Cerchiamo piuttosto di portare rispetto a Chagall (il testo fu suggerito a Migliazzi, il paroliere, da un’opera del pittore bielorusso e naturalizzato francese) e a Modugno, che ha scritto anche tante altre belle canzoni. Anni fa un leghista in vena di provocazioni propose in Parlamento che il tanto discusso Canto degli Italiani venisse sostituito da ‘Dove sta Zazà?’, celebre canzone scritta nel 1944 da Raffaele Cutolo (parole) e Giuseppe Cioffi (musica) e riportata in auge negli anni settanta dalla compianta Gabriella Ferri. Vogliamo dare agio a questi personaggi di suggerire che ‘Nel blu dipinto di blu’ si sostituisca all’inno nazionale?
Italo Interesse
Pubblicato il 29 Ottobre 2015