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Nel centrodestra riprende il balletto delle candidature

Quando sembrava ormai certo il nome dell'ex presidente della Fdl, il civico Luigi Lobuono, Fi frena e pensa nuovamente a un candidato identitario. Fra 15 giorni scade il termine per la presentazione delle liste

Ad un passo dall’ufficializzazione dell’imprenditore barese Luigi Lobuono a candidato governatore è ripreso nel centrodestra pugliese il balletto dei nomi per la sfida elettorale delle regionali. Infatti, la partita all’interno della coalizione di centrodestra sul nome del candidato presidente alle regionali, che – come è noto – si terranno in Puglia il 23 e 24 novembre, sembrava essersi chiusa sabato scorso sul nome dell’ex presidente della Fiera del Levante di Bari, il civico Luigi Lobuono in quota Forza Italia invece, dopo il brillante risultato ottenuto da Forza Italia in Calabria, si è riaperta nuovamente con il ritorno sulla scena del nome del responsabile  pugliese di detto partito, ossia il deputato brindisino Mauro D’Attis, che in precedenza aveva rinunciato, dandone notizia lui stesso con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Secondo qualche bene informato, dopo la recente vittoria del candidato governatore forzista in Calabria, Roberto Occhiuto, negli ambienti di Forza Italia il ragionamento in corso in queste ore è sulla possibilità di tornare ad un profilo politico che godrebbe, in questo momento, del consenso che il partito sta dimostrando di avere. Anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, pur confermando che l’ipotesi di puntare su un civico resta in campo, non ritiene che questa scelta sia “un dogma di fede”, per cui è tornata in campo l’ipotesi di puntare in Puglia, per la candidatura del centrodestra a governatore, su una figura identitaria di partito con il coordinatore regionale. Infatti, ha affermato Tajani: “noi in Puglia abbiamo degli ottimi candidati, a cominciare da Mauro D’Attis”. Sta di fatto che a meno di sessanta giorni dalle elezioni regionali, in Puglia il nome del candidato governatore del centro destra non è stato ancora individuato e ufficializzato ed i colpi di scena sulla scelta continuano a susseguirsi come se il tempo a disposizione, per preparare la campagna elettorale, fosse ancora molto, quando invece – come recita un antico detto locale – “la cera si sta sciogliendo, ma la processione ancora non cammina!”. Infatti, se fino ad un paio di giorni fa sembrava che il civico Lobuono fosse il candidato perfetto sia per tentare di vincere le regionali pugliesi, dopo ben quattro sconfitte consecutive negli ultimi venti anni, sia per tenere unita la coalizione di centrodestra, nelle ultime ore invece si è tornato a parlare di un candidato politico, D’Attis per l’appunto, nonostante il suo passo indietro già annunciato tempo fa via social. Sulla situazione senza precedenti che questa volta si sta consumando in Puglia intorno alla scelta del candidato governatore di centrodestra, il segretario pugliese di Forza Italia non si sbilancia, preferendo glissare sull’argomento e parlare invece del buon risultato (18%) conseguito dal suo del partito nella tornata di domenica e lunedì scorsi in Calabria. Un comportamento, quello di D’Attis, che lascia presumere che neppure questa settimana sarà quella decisiva per l’ufficialità del candidato presidente di centrodestra in Puglia, perché ora probabilmente i leader nazionali del centrodestra, Giorgia Meloni (Fdi), Antonio Tajani (Fi), Matteo Salvini (Lega) e Maurizio Lupi (“Noi moderati”) vogliono aspettare l’esito delle elezioni regionali di domenica e lunedì prossimi in Toscana, per la decisione. Chiusa, invece, è la partita per il candidato presidente di centrodestra in Campania, dove l’attuale viceministro degli Esteri, il meloniano Edmondo Cirielli (Fdi), sarà lo sfidante del candidato governatore di centrosinistra, l’ex presidente pentastellato della Camera, Roberto Fico. Quindi, nel centrodestra per chiudere il cerchio delle candidature regionali a governatore ora mancano soltanto la Puglia e il Veneto. Per quanto riguarda il Veneto, il leader del Carroccio, Salvini, a margine di una iniziativa a Livorno, ha dichiarato: “Si stanno definendo i dettagli” e a chi gli ha chiesto della possibile candidatura del vice-segretario del suo partito, Alberto Stefani, ha risposto di essere “ottimista” di natura. Pertanto, per la Puglia, in teoria la “palla” per l’indicazione del candidato presidente dovrebbe rimanere nelle mani di Forza Italia, ma alla luce di ciò che sta accadendo forse non è detto che resti tale. Tanto nella Puglia di Michele Emiliano ed Antonio Decaro (Pd) il ritardo dei leader del centrodestra per la scelta del candidato a guida della coalizione, come accaduto lo scorso anno per le amministrative di Bari, non è di certo una novità. Infatti, come si ricorderà, avvenne una prima volta già nel 2004 per le comunali baresi, proprio per l’indicazione dello stesso Lobuono a sfidante di Emiliano, che per il centrosinistra era sceso in campo da un anno prima. Ora la storia si sta ripetendo per le prossime regionali ancora una volta con lo stesso Lobuono. Solo che questa volta – a detta di molti elettori ed addetti ai lavori – il ritardo nella decisione dello sfidante di Decaro è davvero imperdonabile e l’interrogativo che ne consegue è: “Cui prodest?”

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 8 Ottobre 2025

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