Nel centrosinistra c’è chi chiede subito una “convenzione” per individuare il candidato sindaco
Intanto in città proliferano le sigle civiche, in vista delle amministrative del prossimo anno
A pochi mesi dalle comunali del 2024 a Bari non ci sono ancora i nomi dei candidati a sindaco delle due maggiori coalizioni politiche nazionali. Infatti, alcuni partiti e movimenti civici di centrosinistra, con riferimento allo schieramento politico di appartenenza, hanno lanciato un appello con un documento, affinché si avvii quanto prima un percorso che porti ad una “Convenzione per Bari 2024” tra tutte le forze politiche del centrosinistra e che comprenda anche il M5s di Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Il documento è firmato da “La Giusta Causa”, “Il Corsivo 2.0”, l’associazione “La Scossa”, “La Casa del Popolo”, “Europa Verde” e “Partito Socialista Italiano” e “si rivolge innanzitutto ai partiti e alle liste civiche che già compongono la maggioranza che sostiene l’Amministrazione Decaro, con l’intento di coinvolgere sin da subito tutte le forze democratiche, compreso il Movimento 5 Stelle”. Gli obiettivi dichiarati sono quelli di “coinvolgere le organizzazioni sociali e culturali, le comunità professionali e i gruppi di impegno civico”, per “dare fondamenta e sostanza a un patto di coalizione tra tutte le forze democratiche per il prossimo governo della città” e per “individuare le linee programmatiche per le prossime amministrazioni”, oltre che di “definire un metodo condiviso per la selezione delle candidature, anche alla carica di primo cittadino”. Perciò, secondo i promotori dell’iniziativa, “è necessario e urgente avviare una discussione pubblica sul futuro della città”. Intanto, a Bari, in vista delle amministrative del prossimo anno, continua la proliferazione di liste civiche e nuovi movimenti politici di cui non è facile capire se effettivamente hanno già i nomi dei candidati e, quindi, arriveranno anche a presentarsi alle elezioni, oppure trattasi solo di “sigle” ancora vuote di nomi e che servono ai proponenti per tentare di entrare a far parte del “gioco” e, quindi, essere chiamati a far parte del tavolo politico di una delle coalizioni che si andranno a formare, per l’elezione del nuovo Primo cittadino ed il rinnovo del Consiglio comunale. Da ultimo, a fare il proprio debutto sulla scena politica barese è stato un movimento civico di centro, autodefinitosi “movimento politico green”, che si è già caratterizzato con la sigla “Lista civica Articolo 9” e con l’obiettivo di “tutela dell’ambiente come principio fondamentale da attuare nel proprio percorso politico”. Un obiettivo da attuare – stante a quanto riportato nella nota di presentazione – attraverso un programma ricco di idee e proposte, ma che in verità sembrano più una usuale elencazione di buoni propositi e di generiche enunciazioni piuttosto che un concreto e puntuale programma per la città. Infatti, si legge nella nota di presentazione: “Il movimento ha come obiettivo la tutela dei più deboli, la tutela dei lavoratori e dei disoccupati, la tutela delle tradizioni pugliesi, della cultura e la difesa della democrazia, della libertà e la difesa dell’ambiente”. Ed ancora: “Questo movimento deve essere un’alternativa alla politica di oggi Favorevole al cambiamento della politica. Deve costruire un’alternativa e renderla credibile… Favorevole a nuove idee”. Per poi proseguire per dire che il movimento che genererà a Bari la lista civica “Articolo 9” intende “riaffermare l’essenzialità del lavoro per la dignità dell’uomo e per lo sviluppo di tutta la comunità” e “far emergere le tante ricchezze ambientali, turistiche, culturali, agroalimentari, industriali e, soprattutto, umane”. Ed anche “contribuire a costruire una nuova stagione politica in cui si riscoprano le radici popolari, solidali e democratiche e la politica sia l’artefice vera delle scelte, scelte fatte sempre dai cittadini” e “riaffermare il valore essenziale del bene comune”, oltre che “difendere il valore fondamentale della vita e della difesa del nostro ambiente”, perché “non è più accettabile che il tema della indisponibilità individuale della vita venga sempre più banalizzato, dobbiamo credere fermamente in un mondo pulito, ecologico, nella sua salvaguardia, perché questo pianeta non ha padroni”. Per poi concludere che tale “movimento parteciperà con il suo simbolo alle prossime amministrative che si terranno a Bari nel 2024”. Chi sono i promotori della “lista civica Articolo 9”? Dal comunicato diramato non emerge. Infatti, la nota si conclude solo con un indirizzo e-mail (articolo9listacivica@gmail.com) e non anche con dei nomi. Così come non emerge direttamente dal testo a quale testo legislativo si richiama l’Articolo 9 che ha da nome al movimento. Ma evidentemente la politica (con la “p” minuscola!) a Bari è anche questo da quando sono scomparsi i vecchi partiti repubblicani e ne sono comparsi di nuovi e la cui forza all’interno del sistema è data soprattutto dalla proliferazione di liste civiche locali e partiti spesso personali.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 26 Agosto 2023