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Nel mirino le ultime assunzioni alla Camera di Commercio

 
 
 
Cambiano presidenti, segretari e consigli d’amministrazione alla Camera di Commercio, ma, a quanto pare, non le cattive abitudini. E cioè il sospetto di selezioni e assunzioni clientelari, senza far ricorso alle regolari procedure concorsuali contemplate dalle leggi, attraverso contratti a tempo determinato nella miriade di società partecipate o collegate alla stessa Camera di Commercio di corso Cavour. L’ultima bordata piovuta sull’ente camerale barese, guarda caso, riguarda proprio un paio di assunzioni effettuate da una società controllata dell’ente guidato da pochi mesi da Alessandro Ambrosi, e cioè dal Consorzio Servizi Avanzati (C.S.A.) di Taranto. Assunzione d’un paio di persone imparentate o comunque assai vicine ai vertici camerali, ovvero allo stesso presidente Ambrosi e al segretario generale Vastano. La nota assai pepata partita l’altro giorno dalla sede di Federcommercio guidata dall’ex presidente Luigi Farace, evidentemente ancora col dente avvelenato per non essere stato rieletto, chiede chiarimenti sulle procedure d’assunzione (per tre mesi) dei due neodipendenti, mentre in giro già si disegnano i successivi sviluppi sui due rapporti lavorativi finiti sotto ai riflettori. Tutto è cominciato dopo l’estate scorsa, precisamente a settembre, quando C.S.A. ha pubblicato un avviso di selezione per l’assunzione di due unità lavorative a tempo determinato presso la C.C.I.A. di Bari, dove le due persone hanno presentato domanda di partecipazione per superare la selezione. E così il 3 e 4 ottobre scorsi s’è tenuta, sempre alla Camera di Commercio, la prova scritta del concorso pubblico per funzionario di categoria D, superata da soli tre partecipanti, tra cui un dipendente a tempo indeterminato dello stesso consorzio tarantino. E considerate le notevoli possibilità che lo stesso superi anche la prova orale (finora infatti ha preso i voti piu’ alti degli altri) s’andrà a liberare un posto a tempo indeterminato nella società collegata all’ente camerale. Spalancando, così, l’assunzione definitiva almeno a uno dei due soggetti già assunti con contratto trimestrale presso la società collegata alla C.C.I.A. e poi, magari, la stabilizzazione nel tempo per l’altro. Ma mentre le voci si rincorrono nei corridoi dell’ente di Corso Cavour, Natale Mariella, consigliere barese della stessa Camera Commerciale, proprio per evitare chiacchiere e congetture, ha chiesto spiegazioni interrogando direttamente Ambrosi per sapere se la procedura esaminata con i suoi possibili esiti “…non sia poco o nulla confacente alle necessità di trasparenza e pubblicizzazione delle opportunità lavorative offerte dalla Camera di Commercio di Bari, specie in un momento di così grave sofferenza sociale ed economica del territorio”. La risposta passa adesso al Presidente Sandro Ambrosi, al quale tocca adesso dimostrare che la possibilità di accaparrare il sospirato posto fisso non sia riservato solo a parenti e amici di chi siede nelle stanze dei bottoni di enti e società a capitale pubblico.
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 3 Novembre 2011

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