Cultura e Spettacoli

Nella Bari, la ‘trincagliera’

Baresi, Di Bari e Bari sono cognomi che indicano un’origine inequivocabile. L’ultimo dei tre, che è contrazione del secondo, è insolitamente diffuso. A portarlo è stata anche una grande attrice statunitense, Lynn Bari (1913-1989) che negli anni trenta raggiunse la fama girando un centinaio di film ; celebre la sua partecipazione a ‘Sangue e arena’ nei panni di Encarnacion. In Italia i Bari sono oltre seicento, distribuiti per lo più in Puglia (131). Una piccola ‘colonia’ di 72 persone è presente in Toscana. E proprio in Toscana abbiamo raccolto notizie di una donna, Nella Bari, che, ‘trincagliera’ di mestiere, raggiunse la breve notorietà nella sua terra per via di un regalo fattole niente meno che da Mussolini. Nata nel 1901 a Le Gallozzole, una contrada del comune di Monteriggioni (Siena), Nella si distingueva per la vivacità e la parlantina. Faceva di tutto, dallo scrivere lettere per gli analfabeti all’assistere i malati e vestire i morti. Ma il suo forte era cucire. Cuciva a mano, non bastandole i risparmi per comprarsi una macchina da cucito. Resa audace dalla necessità, chiese aiuto all’Arciprete, al Sindaco, al Fascio. Niente. Non doma, un giorno, erano gli anni trenta, concepì un’idea addirittura temeraria : Scrivere a Mussolini. Così fece, presentandosi al Duce come una mamma che “pur non eroica” (Nella aveva solo tre figli) aveva bisogno di una macchina da cucito per  mantenere la famiglia. Alcuni mesi dopo, quando aveva dimenticato la sua missiva, la Bari venne convocata in Comune. Lì con sua grande sorpresa un non meno basito funzionario le consegnò un assegno di cento lire. Nella non perse tempo : Il giorno stesso con quel denaro si recò a Siena dove acquistò una ‘Sassonia’. Grazie al lavoro che la nuova macchina a manovella le assicurava, finì con l’acquisire una certa competenza anche in fatto di articoli da cucito. Poi venne la guerra (durante la quale Nella si arrangiò anche col mercato nero). Nello sfascio del dopoguerra, assecondando la sua natura intraprendente, la donna pensò di mettere a frutto quella competenza per fare la trincagliera, ovvero la venditrice ambulante di spille, filoforti, aghi, bottoni ed altra minuteria da cucito. Era un mestiere duro, ‘da uomini’, ma la miseria era tanta e Nella aveva carattere da vendere. Ottenuta la licenza di ambulante, si mise a girare con la merce in valigia. Si spostava con in  mezzi pubblici, raggiungeva i poderi a piedi. Arrivava sotto le case gridando : ‘Donne, c’è la trincagliera!’Inoltre prendeva ordinazioni per biancheria, corredini e altri capi di vestiario. Non perdeva un affare. Quando non potevano pagarla in moneta, accettava in cambio altra merce o alimenti. Previdente, non trascurava di versarsi i contributi. Nel ’62 Nella Bari smise di girare e andò in pensione.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 14 Febbraio 2014

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