Nella piazza s’incrociano le storie
Nella claustrofobia dei centri urbano le piazze (con buona pace dei sofferenti di agorafobia) svolgono una funzione rasserenante. Aperte al pubblico, registrano una variegata presenza umana, ora sotto forma di stazione, ora di transito. Cose come assembramenti da sagra, comizio e concerto o come frettolosi passanti rappresentano forme di energia che segnano questi spazi. Fermare l’attenzione in proposito può ispirare uno scrittore, un pittore, un musicista. L’impresa più difficile è quella del coreografo. Mercoledì scorso al Traetta, per la rassegna ConFineCorpo abbiamo assistito ad un’impresa di questo genere. In cartellone era ‘Piazze d’Italia’, spettacolo firmato e messo in scena da Carolina Amoretti, Lucia Pennacchia, Tommaso Monza e Diego Invernizzi (compagnia monza7amoretti). Su un palcoscenico nudo quattro giovani esprimono quella leggerezza che gli animi lieti avvertono davanti ai luoghi liberi da auto, alberi, lampioni, pali segnaletici, cabine, edicole. La tendenza è correre, saltare, avere scarti a destra e sinistra, non fermarsi mai, un po’ come le rondini e le loro evoluzioni a maggio nei cieli sovrastanti le piazze. Qui la piazza più gettonata è quella che si affaccia su un’ideale Stazione (ricorrente lo sferragliare del treno). Piazza Stazione dove lascia la propria orma una folla di figure (tutte quelle – buone o cattive – che a vario titolo, di notte o alla controra, possono animare una piazza, attraversandola o stazionandovi). Come in sovrimpressione, procedendo per sedimenti, ogni immagine nuova si accavalla alla precedente, senza cancellarla. Qualcosa come una schiera di fantasmi, via via più lunga con lo scorrere dello spettacolo, avvolge ogni nuova presenza. E tutte confermano una sola urgenza, quella di catturare l’aria, lo spazio, l’energia che la piazza esprime, pure nella sua immobilità, il suo silenzio, la sua apparente indifferenza. Molto efficaci le scelte musicali dove elettronica e musica leggera si coniugano fra crepitii e scoppi, sibili, tormentoni ritmici. ‘Piazze d’Italia’ è nell’insieme una buona performance che mette in luce un gruppo affiatato. – Prossimo appuntamento : domenica 11 dicembre, ore 18 e 21. In cartellone, ‘Il vecchio e il mare’, spettacolo allestito dalla compagnia La Luna nel letto e vincitore dell’Eolo Awards 2011 come ‘miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani’. A seguire : sabato 17 (h 21) e domenica 18 (h 18) : ‘Have I None’ (Fibre Parallele) – mercoledì 21 (h 21) e giovedì 22 (ha 21) : ‘Sacro Teatro Nudo’, con Res Extensa, Faraualla e Ospiti – venerdì 23 (h 19 + 21) : ‘Tutto sui tacchi di tutti’ (Fatti d’Arte).
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Pubblicato il 3 Dicembre 2011