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Nelle case popolari di via Granieri muffa ed umidità

 Se per l’attuale ingegnere, dirigente tecnico dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Bari, quella avanzata da Caterina Caro non è altro che una delle innumerevoli richieste di manutenzione straordinaria, per lei, malata di tumore e altre patologie gravi, quell’intervento rappresenta una questione di vita o di morte. La casa di quattro piani di proprietà Iacp dove vive la signora Caro, infatti, è invasa da infiltrazioni di umido e muffa che rendono l’aria irrespirabile, rendendo la vita impossibile anche alle altre famiglie d’inquilini. E tra queste alcune con diversamente abili. Sono almeno dieci anni che si susseguono lettere e richieste di intervento per la palazzina di via G. Granieri n.2/E (rione San Paolo) all’ufficio tecnico di via Crispi, ma inutilmente. L’appartamento della signora Caro è, però, quello ridotto peggio, reso praticamente inabitabile da quelle maledette infiltrazioni che hanno invaso e annerito tutte le pareti, rendendo perfino la camera da letto un misto di muffa e umidità da cui filtrano freddo e cattivo odore. Caterina Caro s’indigna e protesta, ma adesso è ancora più sofferente, per le sue malattie. E disperata: “Se ho avvisato i tecnici dell’Istituto? Tante, tantissime volte, ma loro sono convinti che si tratti di semplice condensa e in tutti questi anni se la sono cavata, non avete idea dopo quante preghiere e insistenze, con qualche piccolo intervento di manutenzione. Ma è tutto inutile: la verità è che questa palazzina ha bisogno d’un intervento urgente più importante e radicale”. In effetti servirebbero lavori per rifare interamente il rivestimento esterno dell’immobile, quello che i tecnici chiamano ‘cappotto’ in modo da inibire le infiltrazioni. Il fatto è che Caterina, come detto, è gravemente malata, ora ha anche problemi seri di deambulazione, ragion per cui è costretta a curarsi in casa, come risulta dalla certificazione  medica che lei qualche giorno fa ha spedito a Commissario Straordinario e Direttore Generale dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Da questa documentazione medica, già in possesso dell’ Istituto, si evidenzia ancora di più la urgente necessità “…di provvedere alla bonifica dell’ambiente domiciliare mediante opere manutentive  e di pitturazione delle pareti perimetrali interne interessate dal fenomeno”, si legge nella missiva spedita all’Istituto il 20 maggio. Ad essere più precisi nella palazzina di via Granieri angolo via Pugliese, oggetto di interventi di riparazione del lastrico solare e messa in opera della guaina impermeabile, non è stato risolto il problema delle pareti perimetrali esterne, fortemente aggredite dall’umidità che filtra nelle abitazioni. Tanto da non proteggere i residenti dalle intemperie nei rigidi mesi invernali, ma anche d’estate, quando l’umido penetra ancora di più nelle ossa. Per questo si rende necessario un’opera di risanamento delle pareti esterne (con il cosiddetto cappotto) come hanno riconosciuto i tecnici dell’Iacp, intervenuti finora, però, solo con qualche rattoppo e intervento di pitturazione. Che non ha risolto niente, come annota Caterina nella sua ultima lettera, chiedendo ancora una volta ai dirigenti di via Crispi di voler predisporre, ‘….con ogni cortese sollecitudine, le azioni necessarie per la eliminazione degli inconvenienti prospettati  per  motivi di sicurezza e incolumità dei condomini  tutti’. Chissà se entro la fine del mese prossimo sara’ bandita la gara per gli interventi straordinari urgenti nella palazzina di via Granieri 2/E Bari, quartiere San Paolo, tenendo conto che si tratta di tutelare sicurezza e incolumità dei condomini tutti….
 
Francesco De Martino                                                                                                              
          
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 31 Maggio 2011

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