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Nemmeno l’allargamento a destra e il ritorno di Borraccino è servito ad Emiliano

 

Neppure l’allagamento a destra ed il recupero di Cosimo Borraccino (Leu/Si) nell’area della  maggioranza di centrosinistra guidata dal governatore Michele Emiliano è servito ad evitare lo  scioglimento per mancanza di numero legale delle sedute del consiglio regionale pugliese, divenute  ormai da mesi una prassi nell’Aula barese di via Capruzzi. Infatti, anche l’ultima seduta del consiglio pugliese, tenutasi ieri mattina (ndr – 16 ottobre), si è conclusa in anticipo e con un nulla di fatto per gli argomenti iscritti all’Odg, poichéi lavori sono saltati nuovamente per assenza di numero legale tra i presenti in aula.  Una situazione di stallo stigmatizzata anche dal presidente dell’Assemblea legislativa, Mario Loizzo (Pd), che ha affermato: “Lo spettacolo che stiamo dando ai cittadini pugliesi, rinviando continuamente per mancanza del numero legale il Consiglio regionale, non e’uno spettacolo bello per tutti noi”. L’Assemblea di ieri avrebbe dovuto esaminare  e votare la modifica dell’articolo 2 dello Statuto regionale, con l’inserimento del principio della bellezza, quanto a valorizzazione e promozione, tra i valori fondanti della Regione Puglia. Il Consiglio avrebbe dovuto poi affrontare anche il nodo delle liste di attesa nella Sanità, con la proposta di legge di Fabiano Amati (Pd), e le modifiche alla legge di riorganizzazione delle strutture socio-sanitarie pugliesi per l’assistenza residenziale alle persone non autosufficienti. L’impasse – a quanto emerso in Consiglio – sembra essere legato alla situazione delle Commissioni, con il rinnovo delle presidenze, per le quali c’è la richiesta di alcuni rappresentati del Pd di passare da due a quattro in capo al loro partito che è stato penalizzato da Emiliano nel recente rimpasto di giunta, e la sostituzione di alcuni componenti che si trascina da tempo. La prossima seduta del Consiglio è stata fissata per il 30 ottobre. Infatti, dopo una prima sospensione, dovuta al non raggiungimento della maggioranza qualificata in merito al disegno di legge “che introduce il principio della bellezza nell’ambito della valorizzazione e promozione del territorio, quale ulteriore valore fondante dell’Amministrazione Regionale”, la maggioranza allargata di centrosinistra che sostiene Emiliano non è riuscita a garantire i 26 voti necessari all’approvazione della modifica allo Statuto regionale. E le opposizioni, in entrambe le votazioni, non hanno partecipato al voto. Dure critiche da parte delle opposizioni sia di centrodestra che del Movimento 5 Stelle, per l’ennesimo scioglimento del Consiglio regionale dovuto alla mancanza del numero legale. “ “I contrasti interni alla maggioranza per la spartizione delle poltrone stanno paralizzando il Consiglio ed Emiliano – ha sostenuto il gruppo degli otto consiglieri pentastellati di via Capruzzi  – sta condannando questa regione alla totale ingovernabilità, con i consiglieri di centrosinistra impegnati a litigare per le presidenze delle Commissioni, invece che a lavorare per i cittadini”. Mentre, per il gruppo regionale di Forza Italia “é ormai acclarata la crisi politica che ha investito la maggioranza di governo in Consiglio”. Gli esponenti del partito di Silvio Berlusconi hanno inoltre sottolineato che “i cittadini devono sapere che solo il senso di responsabilità” delle opposizioni, in particolare quella di Fi, “ha consentito spesso il proseguo dei lavori”. Quindi, “se la crisi e’ senza soluzione – hanno spiegato i forzisti – Emiliano ne tragga le conseguenze e ridia ai cittadini la possibilità di ritornare alle urne”. Invece, ha esordito l’unico consigliere di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia, Erio Congedo, “quando si tratta di dover discutere in Aula provvedimenti di interesse per il territorio e per i cittadini la maggioranza non regge e la bruttezza dell’imbarcare tutti a destra e a manca, da parte del governatore Emiliano, non ripaga in termini di lavori”. Anche per  il  segretario regionale ed unico consigliere leghista in via Capruzzi, Andrea Caroppo, “la Regione Puglia é paralizzata e non si riesce più nemmeno a fare un Consiglio, perché la maggioranza mista messa in piedi dalla ‘friggitoria Emiliano’ non garantisce il numero legale”. Infatti, ha dichiarato Caroppo: “Non si contano più i Consigli regionali saltati per mancanza del numero legale negli ultimi mesi e sono schiaffi in faccia ai pugliesi”. Per cui, ha concluso il segretario pugliese del partito di Matteo Salvini, “il friggitore Emiliano se ne vada quanto prima”.  Invece, secondo il gruppo dei consiglieri fittiani, ossia di Direzione Italia-Nci, “la maggioranza di centrosinistra manda all’aria i lavori del Consiglio con la volontà di far esplodere in aula una questione politica tutta interna al centrosinistra che ormai da più di un anno blocca la Puglia”. In definitiva, il governatore Emiliano indispettisce una parte della propria maggioranza, più in particolare l’area renziana del suo partito, il Pd, e la Puglia langue. Ma – come è noto – così vanno le “cose” in politica. Usque tandem? (ndr – Fino a quando?) In Puglia, di sicuro almeno fino alla prossima torna elettorale. Poi si vedrà.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 17 Ottobre 2018

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