Cronaca

Nervi tesi in automobile: pioggia di contravvenzioni in centro

Le contravvenzioni nel centro della Città di Bari sono come gli esami di Edoardo De Filippo e non finiscono mai. Eppure da solo una settimana hanno preso servizio i circa novanta vincitori di concorso nelle file dei vigili urbani – …che adesso non potranno più lamentarsi di essere in pochi – il centro cittadino è diventato terra di conquista per loro, con una pioggia di multe e contravvenzioni diventata grandinata in pochissimi giorni, come detto. E se già non si contano liti e discussioni con gli inflessibili caschi bianchi baresi, residenti e commercianti del quartiere Murat e zone limitrofe, già promettono petizioni e risposte per le rime di chi si appella a un minimo di buon senso. Figurarsi: se a ciò si aggiugono i ‘foglietti’ degli ausiliari del traffico sui parabrezza degli automobilisti baresi e non, il quadro di un centro “”off-limits”” per chi vuole fermarsi anche un attimo, magari per acquistare mezzo chilo di pane o mangiare un panino in un bar, è completo. E il conto da pagare per i cittadini davvero troppo salato. Le contravvenzioni in media da 30 euro (pagando nei 5 giorni successivi, però, altrimenti il salasso può anche raddoppiare…) è assicurata, insomma, a Bari per chi s’arrischia a passare anche col semaforo arancione o lascia l’auto per qualche minuto in divieto o doppia fila: i nuovi agenti della locale Polizia Locale coi loro istruttori e accompagnatori anziani -salvo rarissimi casi – sono implacabili e sembrano applicare istruzioni ben precise sul punire i trasgressori. Poi c’è anche da dire che i vincitori dell’ultimo concorso sembra proprio siano stati dirotatti in gran parte nel quadrilatero murattiano. Tanto che hanno improvvisamente riaperto e ripreso vita anche alcune garitte abbandonate veramente da tempo, in centro, come altrove. L’esempio più lampante? Quella posizionata al semaforo centrale di p.zza Luigi di Savoia – praticamente di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio – non sfugge agli automobilisti, coi caschi bianchi che sono tornati a darsi il cambio come facevano al tempo del compianto Comandante Marzulli. Fatto sta che per i residenti di quella e tante altre zone limitrofe non c’è pace: puniti senza pietà senza neppure <<l’attenuante>> del trillo/avviso col fischietto. Oggetto che probabilmente non fa nemmeno più parte della dotazione personale, per i vigili neoassunti dopo la recentissima assunzione. <<La pioggia di multe che piovono a tutte le ore qua, in via Cairoli, è praticamente continua, ma mi hanno detto anche nelle altre vie è uguale la situazione. E i nostri cilenti, già piegati dalla crisi, si lamentano e minacciano di tornare a spendere negli ipermercati fuori città o in periferia. Dove i parcheggi sono grandi e gratuti. E soprattutto non c’è l’ombra di ‘luzzi’>>, lamenta un altro esercente che preferisce sorvolare sulla lite furibonda cui ha assistito tra un paio di avvocati che avevano lasciato l’auto un attimo in doppia fila, sotto lo studio – coi lampeggianti accesi bene in vista – per salire a rititare alcuni documenti e un paio di vigli urbani, ovviamente novellini. Niente da fare, multa per sosta vietata assicurata – …scusate, ma la fermata non è contemplata dal codice della strada?- solo per caso non è finita peggio. Insomma, rabbia e circospezione degli automobilisti baresi a livelli record, in centro/città, da circa una settimana. Stesso identico copione, lo ripetiamo, con gli improperi di quegli automobilisti che non hanno posti auto riservati e si vedono costretti a infiniti giri a vuoto, nell’implacabile intrico delle vie del centro città a Bari,  nella speranza di trovare un ‘buco’, anche a pagarlo a peso d’oro. <<Non sappiamo più dove mettere la macchina e a fare centinaia di metri a piedi per tornare a casa, dopo essere riusciti a parcheggiare, siamo abituati anche a farlo, ma ci sono giorni in cui prima di riuscirci, senza rischio di prendere una multa per divieto di sosta, passano tranquillamente anche venti/trenta minuti, a girare per cercare posto>>, si sfoga un altro residente che in via Principe Amedeo. Uno che come tanti altri vende casa. E pure a prezzo da realizzo, dice lui. Ma la crisi morde e tra i baresi arriabbiati sono ritornate a circolare le voci sui vigili che debbono multare a tutta forza, per rimpienguare le casse dell’amministrazione civica. Insomma, come la volti e la giri la situazione sta diventando incandescente in centro e non solo a causa di quest’afa da fine astate che sembra non passare mai: i caschi bianchi baresi sono tornati in forze nelle vie del centro/città. E stanno facendo cassa indistintamente, senza capire (o facendo finta di non capire) che il centro di Bari a parcheggi sta messo fin troppo male. Ma nonostante questo, almeno finora, non danno tregua, multando residenti e lavoratori e compilando i verbali anche alle auto che non intralciano niente e nessuno. Chissà, forse ai caschi bianchi neo-assunti bisognerebbe insegnare a far rispettare il codice della strada – ci mancherebbe – ma anche che se muore il centro, una città diventa terra di nessuno…

Francesco De Martino


Pubblicato il 13 Settembre 2022

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