Nessuno ‘Stop’, per ora, da Roma per le primarie del centrodestra a Bari
Non c’è alcuno “Stop” di Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Raffaele Fitto (Direzione Italia-Nci) alla celebrazione delle primarie del centrodestra a Bari e Foggia per la scelta del nome da candidare a sindaco alle amministrative della prossima primavera. Solo Forza Italia – come è noto – si è dichiarata contraria alla scelta con la conta ai gazebo e giovedì scorso, dopo un vertice a Palazzo Grazioli dei responsabili pugliesi del partito con il leader e fondatore della formazione Azzurra, Silvio Berlusconi, è stata ribadita l’avversione a tale metodo, dando incarico al Maurizio Gasparri di interloquire con i vertici nazionali di Lega, Fdi e Dit per sciogliere il “nodo” pugliese in cui si è arenata la coalizione di centrodestra a Bari e Foggia per le comunali del 2019. Finora, però, da Roma ai dirigenti pugliesi delle forze di centrodestra (in teoria) ancora alleate del partito di Berlusconi non è arrivato nessun contrordine alla celebrazione delle primarie già fissate per febbraio prossimo. Infatti, per domani, venerdì 14 c.m., è previsto – secondo il crono programma sottoscritto lunedì scorso dai responsabili pugliesi di Lega, Fdi e Dit – l’insediamento ufficiale del “Tavolo delle regole” per le primarie del centrodestra. Incontro a cui sono stati indicati gli ex deputati Nuccio Altieri della Lega, Antonio Distaso di Dit e l’esponente pugliese di Fdi a Montecitorio, Marcello Gemmato, per fissarein tempi stretti i criteri di operatività dei gazebo, in modo che sia rispettato il crono-programma che prevede per la metà di gennaio la presentazione delle candidature a sindaco, con relative sottoscrizioni, ed entro febbraio le primarie per le comunali di Bari e Foggia.Decisione, questa, scaturita dopo ben cinque mesi di nulla di fatto a cui è giunta la coalizione di centrodestra pugliese per un’individuazione condivisa dei nomi da candidare a sindaco a Bari e Foggia, nonostante nel capoluogo dauno, diversamente dalla città capoluogo di regione, vi sia un sindaco uscente, Franco Landella di Fi, che è al suo primo mandato d aspiri ad essere riconfermato nella candidatura. “Rimaniamo convinti che il metodo che delega alla base, ai cittadini, la scelta di chi deve rappresentarli nelle urne e poi governare le nostre città sia il migliore anche nell’ottica di ravvivare un elettorato di centrodestra, ma non solo”, hanno dichiarato con una nota i coordinatori pugliesi di Lega, Andrea Caroppo, di Fdi, Erio Congedo, e di Dit, Francesco Ventola. Affermazione, questa, che evidentemente ha ancor di più irritato i rappresentanti locali del partito di Berlusconi che, forse, sperano ancora di poter riconfermare in modo unitario nel centrodestra la candidatura di Landella al Comune di Foggia e di trovare un nome su cui convergere unitariamente a Bari, per sfidare il sindaco uscente di centrosinistra, Antonio Decaro del Pd, che si ripresenta ed è già da tempo in campagna elettorale e lavora, forse non senza difficoltà, per la formazione della “squadra” che dovrà sostenerlo. Ma i responsabili pugliesi delle tre sigle politiche di centrodestra che all’inizio di questa settimana hanno dato un’accelerata per le primarie di Bari e Foggia confidano ancora – come essi stessi hanno dichiarato – “che anche da Forza Italia pugliese ci sia uno slancio di determinazione per la vittoria e per tornare al governo del capoluogo pugliese dopo 15 anni di disastri del centrosinistra e per riconfermare il centrodestra al governo della città di Foggia”, aggiungendo: “Siamo fiduciosi, così come sta avvenendo a Bari, che altre forze politiche e movimenti civici di centrodestra e centro guarderanno a questa importante iniziativa dando il loro contributo in termini di partecipazione e candidature”, perché per loro l’unico e vero “obiettivo” è di “essere una valida e seria alternativa al centrosinistra”. Ma il centrodestra è già “alternativa al centrosinistra” – come fa presente un addetto ai lavori della politica locale – per definizione, perché a Bari, invece, il vero problema è quello per il centrodestra di essere anche “vincente”, perché dal 2004 in poi, alle amministrative, come pure alle regionali, è stato sempre perdente, pur primeggiando sistematicamente alle diverse elezioni politiche succedutesi, tranne alle ultime del 4 marzo scorso. Questo, però, è un altro discorso. Per la cronaca, riferiamo che all’appello di Lega, Fdi e Dit per le primarie baresi del centrodestra hanno già risposto i rappresentanti delle sigle civiche “Patto per Bari” del sindacalista Claudio Montefusco, il “Popolo della Famiglia” di Vito Pietro Loporcaro e Angelo D’ingeo, “Riprendiamoci il Futuro” di Gino Cipriani e “Bari Nasce” di Michele Suriano e Fabio Tamma, oltre al consigliere comunale barese Pasquale Di Rella (ex Pd ed attualmente indipendente) già candidatosi a sindaco a capo di tre liste civiche, che di recente ha dichiarato, attraverso il proprio profilo su Facebook, la propria disponibilità a partecipare alle primarie del centrodestra, qualora si svolgessero effettivamente, come annunciato da Lega, Fdi e Dit. “Ma si faranno davvero?” si chiede forse Di Rella, come pure i tanti elettori baresi che per le prossime amministrative sperano in un cambio di vertice nella guida della città, oltre che di gestione del Comune più importante della Puglia.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 13 Dicembre 2018