Nico, il meritato riconoscimento
Il 29 marzo, nell’ambito del Bif&st, Antonietta De Lillo riceverà il Premio per il cinema indipendente intitolato a Nico Cirasola
Tra le novità più rilevanti della XVII edizione del Bif&est, che andrà in scena da sabato 22 a sabato 29 marzo, spicca l’assegnazione di un Premio per il cinema indipendente intitolato a Nico Cirasola ; ad esserne insignita sarà Antonietta De Lillo, che firma la regia di ‘L’occhio della gallina’. Un riconoscimento meritato per il regista pugliese prematuramente scomparso due anni fa e che fu figura indipendente all’interno del cinema indipendente. Cineasta inafferrabile per chiunque cerchi di classificarlo, Cirasola fu un contro-Maestro, un antieroe della macchina da presa, un poeta-sognatore prestato al cinema e con esiti meravigliosamente inattesi. Un personaggio curioso, attento ai personaggi che non amano stare in riga, come la De Lillo, ad esempio. Gli sarebbe allora piaciuto questo ‘L’occhio della gallina’ ? Vediamo… Napoletana classe ’60, la De Lillo ha firmato sette corti, nove mediometraggi ed altrettanti lungometraggi. Autrice assai apprezzata, con ‘Il resto di niente’ (2004) ha ottenuto un David di Donatello per i migliori costumi, due candidature ai Nastri d’argento per migliore attrice e migliore scenografia e il Premio Flaiano per la sceneggiatura insieme a Giuseppe Rocca e Laura Sabatino. ‘L’occhio della gallina’ esce a vent’anni di distanza dal parziale successo di ‘Il resto di niente’ (la pellicola ebbe un così insufficiente circuito di distribuzione da spingere la regista campana a citare in giudizio la casa distributrice) ed ha il sapore sospeso tra l’autobiografico e il rendiconto esistenziale. La pellicola infatti raccoglie molto materiale fra il video archivio privato e film autoprodotti. Che c’entra il pollo, allora ? A inframmezzare le sequenze è una gallina irriverente che, quasi un non acciuffabile alter ego della regista, zampetta per la stanze di casa De Lillo sui cui muri vengono proiettate le immagini suddette… La De Lillo ripercorre la propria carriera partendo dai primi passi come giornalista e pubblicista per importanti quotidiani e settimanali prima di approdare al cinema in qualità, inizialmente, di assistente operatore a varie produzioni televisive e cinematografiche. ‘L’occhio della gallina’ è autoritratto sui generis, sorprendentemente fluido, considerata l’eterogeneità dei materiali assemblati e che si pone “come diario clinico, catartico, non compilativo, né autocelebrativo, semmai vettore di spinta propulsiva, creativa” (Raffaella Giancristofaro su Mymovies.it). Allora, sarebbe piaciuto a Nico questo lavoro ?… Viene da credere di sì, soprattutto per l’attenzione che una volta di più la De Lillo volge verso quei personaggi che, come ebbe a dire in un’intervista, “ hanno voglia di vivere e non vogliono farsi schiacciare dalla catena di montaggio, dalla monotonia della vita”. Nico Cirasola rientrava nella categoria.
Italo Interesse
Pubblicato il 13 Marzo 2025