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Nicol Diliso: “Al primo posto la crescita e i valori umani”

Iniziamo quest’oggi un viaggio attraverso le Scuole Calcio di Bari e della provincia barese, anche se attraversiamo un difficile momento storico, e non vediamo più rotolare il pallone sul prato verde, nei campi allenamento delle strutture sportive, neanche per la partita di calcetto tra amici, ma è giusto che sia così, quell’amore per quello sport chiamato calcio resta incondizionato, e siamo certi che presto torneremo ad abbracciarci, a stringerci assieme per esultare per un gol o una vittoria, ma sempre all’insegna del divertimento, della socialità e nel caso specifico delle Scuole Calcio, il tutto passa attraverso i valori che vengono inculcati e trasmessi dai più piccolini fino a coloro che arrivano ad avere una chance in società sportive. Di recente, in una nostra intervista l’ex capitano del Bari e del Verona di Bagnoli, Totò Di Gennaro, ha affermato che negli anni Settanta si iniziava a giocare a calcio a partire dall’età di dieci anni nel Nagc (Nucleo addestramento giovani calciatori) fino a quattordici anni, per poi i più promettenti e talentuosi, passare direttamente nel vivaio delle squadre. I ragazzini di oggi sono molto più fortunati perché a prescindere se diventeranno promesse del calcio, o dovessero giungere a giocare a livello professionistico e semi-professionistico, hanno la possibilità di intraprendere un percorso di crescita attraverso le Scuole Calcio e preparatori efficienti e qualificati. Noi abbiamo iniziato il nostro viaggio dalla Scuola Calcio ‘Asd Palese Diliso’ intervistando colui che ne ha rilevato il 100% del capitale sociale dell’ASD Palese nel 2011, e l’trasformata in una Scuola Calcio, stiamo parlando di Nicola Diliso, ex calciatore ad alti livelli di Reggina, Cagliari, Vicenza e Verona, che annovera peraltro ben 35 presenze in A e 116 in B.

Quando è stata fondata la tua Scuola Calcio. Illustraci.

Nell’A.S.D. Palese ho iniziato a muovere i primi passi e di lì ho avviato la mia carriera prima da tecnico delle giovanili e poi facendo la mia offerta ai dirigenti e tecnici, nel 2011, per poterne rilevare il titolo e dare vita alla Scuola Calcio, un sogno che ho maturato da quando ero divenuto calciatore professionista.  Ci tenevo tantissimo a voler dare la possibilità di crescere a tanti ragazzini che coltivano il sogno di diventare calciatore, ed allo stesso tempo di divertirsi facendo attività motoria. Noi infatti partiamo dall’attività di base fino a quella agonistica. Ad oggi, vantiamo circa 300 iscritti, ben suddivisi nelle varie categorie, con tecnici qualificati. Facciamo attività di base, agonistica e una chicca è anche il gruppo dei senior che allenano due volte a settimana”.

Da chi è composto il tuo staff e se vi avvalete anche della figura del nutrizionista e di persone specializzate. Teniamo a precisare che le vostre attività sportive si svolgono tutte presso il ‘Centro Sportivo De Palo’, noto anche per i campi al coperto.

Nel grande Centro Sportivo De Palo dove ci alleniamo sono presenti campi al coperto. Prendiamo parte ai campionati federali F.I.G.C. in tutte le categorie, tecnici qualificati messi al servizio dai più piccoli ai più grandi, i senior come ho già citato prima ed ho il piacere anche di allenarli. Divertimento, ma al primo posto, il nostro motto: “Educazione e crescita, le priorità prima della vittoria sul campo”. Quest’anno ho inserito tre nuovi membri dello staff. Il nutrizionista? E’ sicuramente una figura innovativa e ce ne avvaliamo come collaborazione e consulenza esterna a partire dagli ‘Esordienti’, per i più piccoli, non possiamo imporre diete, ma dare delle schede e suggerimenti di una buona e corretta educazione alimentare, certamente.

Dieci sono i nostri tecnici: il preparatore dei portieri, Gianluca Martellotta. Poi Mimmo Chieppa, il veterano che mi ha allenato ad inizio carriera, c’è anche un giovanissimo Nico Chieppa che ha fatto le giovanili da calciatore nel Bari, Luca Tonti, un ragazzo di una grande umiltà e preparatissimo che da calciatore ha giocato in serie Dilettanti; abbiamo anche Federico Mazzola, fresco di patentino da allenatore, Marco Percoco, un ingegnere e mio stretto collaboratore tecnico con noi già da quattro anni.  A seguire, c’è il grande ed esperto Bartolomeo detto mister ‘Meo’ Testini che allena gli Allievi, Nicola De Candia allena i Giovanissimi provinciali ed il sottoscritto che allena e fa da supervisore”.

Tra le novità di quest’anno vi siete affiliati alla Ssc Bari Generation con a capo Marcello Sansonetti. Degli oltre trecento iscritti, svelaci a quali categorie insegnate calcio con i vostri tecnici.

Ci siamo affiliati all’interessante progetto di crescita della Ssc Bari. Come ho spiegato in precedenza, io metto al primo posto i valori umani. Non a caso, i tecnici hanno un bellissimo rapporto con i bambini, fungono anche da psicologi, danno loro insegnamenti di tecnica, ma li fanno divertire ed aiutano nel percorso di crescita, che deve avvenire gradualmente, ed ogni età ha le sue fasi di sviluppo. Abbiamo ben 8 gruppi tra ‘Piccoli Amici’ e ‘Primi Calci’, quattro per ciascuna delle due citate. Poi ci sono i ‘Pulcini’, poi gli ‘Esordienti’, gli ‘Allievi’ ed il gruppo dei senior”.

Lo scorso anno, ma non solo, è prassi da sempre che verso fine stagione organizzi stage presso club importanti di serie A e B, per i tuoi ragazzi. Quest’anno dove avevate progettato, sperando che si ripristini la normalità ed i bambini tornino a gioire per l’esultanza di un gol, o la vittoria anche di una partitella di allenamento.

Ogni anno organizziamo stage di livello. Non mi interessa il risultato o piazzamento ma che i miei ragazzi possano crescere, e vi posso garantire che i risultati sportivi non mancano, assolutamente, ne abbiamo ceduto uno a Lecce ed un altro al Bari, ma per me viene dopo il percorso di crescita che devono fare. Avendo giocato in importanti club e mantenuto un ottimo rapporto con società di serie A, dove magari sono stato anche solo avversario da giocatore, mi impegno ed organizzo degli stage che devono mettere nella condizione ai ragazzi di imparare laddove io ho avuto determinate possibilità. Quest’anno avevo organizzato di andare a Verona, dove da calciatore ho giocato, ed è una bellissima realtà da far conoscere ai ragazzi, dagli stadi, ai campi di allenamento di squadre professionistiche, ma soprattutto consentire loro di socializzare, renderli più autonomi e creare quell’amalgama che li unisce anche nelle difficoltà. Ho amicizia anche Filippini, talent-scout dell’Inter, quando un ragazzo ha delle qualità sono il primo a darmi da fare per poterlo mettere nelle migliori condizioni, ma il mio primo obiettivo è che insieme si divertano e la loro crescita sotto il profilo umano. Lo scorso anno gli ‘Allievi’ ed i ‘Giovanissimi’ li ho portati a fare lo stage a Parma, mentre gli Esordienti e Pulcini a Verona, ed a Pescara, i più piccoli. In passato ho portato i miei ragazzi anche a Lugano. Mi occupo dell’organizzazione dettagliata ed accurata di determinati viaggi e sono sempre io che ci metto la faccia con i genitori, per rapportarmi, e poter consentire ai tecnici di concentrarsi sul proprio lavoro con i ragazzi. Io quando torno la sera a casa, chiamo i genitori, quando non vedo i bimbi, faccio da intermediario, laddove possa esserci qualche ragazzino meno contento. Ad oggi, sono, felice che i genitori sono rispettosi, mi seguono e lasciano crescere i propri figli. Non è semplice, ma facciamo in modo che tutto vada per il verso migliore”.

Marco Iusco

 

 


Pubblicato il 28 Marzo 2020

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