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Nicola difende la squadra: “Ci rifaremo”

E’ finita 4-1 per il Crotone allo stadio “Ezio Scida’ con il Bari che se ne è tornato a casa mesto dopo una serataccia, peraltro, conclusa nella ripresa in inferiorità numerica e con il primo Ko stagionale collezionato. Così non va e non tanto per le quattro scopole incassate che lasciano perplessi dopo un promettente avvio di campionato, ma per le tante novità apportate dal tecnico Davide Nicola: a partire dal 3-4-3 iniziale, dall’aver schierato un Gemiti nel ruolo di centrocampista apparso quest’ultimo del tutto spaesato ed inadeguato nel ruolo, nell’aver lasciato fuori il tandem De Luca-Maniero, e nell’aver assistito ad un Bari in balia dell’avversario per tre/quarti del match, salvo la piccola reazione dopo il 2-0 che ha portato al gol dalla distanza di Sansone sullo scadere del primo tempo. In Coppa Italia ad agosto contro il Foggia si era già verificato un episodio simile ed il Bari pareva che stesse giocando contro il Barcellona, e martedì sera la sensazione per tutti è stata quella che la compagine barese stesse giocasse contro un avversario di categoria nettamente inferiore, troppo per una formazione attrezzata per vincere il campionato o che deve arrivare in fondo. Una serata storta la storia insegna che può capitare e probabilmente ce ne saranno delle altre, ma è doveroso uscire dal campo seppur vinti, a testa alta.  I marcatori della partita sono stati: dopo novanta secondi Budimir su assist dell’ex assatanato Stoian che venti minuti dopo ha siglato lui stesso la seconda rete; prima della fine della prima frazione di gioco, il Bari ha accorciato le distanze con un siluro da distanza siderale di Sansone e nella ripresa c’è stato il tracollo con l’espulsione di Contini che  ha trattenuto palesemente Budimir, di conseguenza il rigore è stato trasformato da Salzano e nei minuti finali, i pitagorici hanno realizzato la quarta rete sempre con Budimir che ha infilato l’estremo difensore barese trovando l’angolino.

Domenica pomeriggio c’è l’Avellino ed il Bari dovrà cambiare ruolino di marcia. Intanto la campagna abbonamenti è stata prolungata dal presidente nella speranza di superare il record dello scorso anno, ma se non dovesse avvenire una scossa immediata di tutto l’ambiente ed in primis da parte dell’allenatore che ha il compito di trovare quanto prima il bandolo della matassa in una squadra zeppa di individualità, si rischia seriamente di rimediare un’altra figuraccia anche contro l’Avellino e che le dirette concorrenti continuino ad allungare la distanza in campionato. Tuttavia, il tecnico Davide Nicola al termine della partita ha rilasciato tali dichiarazioni ai giornalisti locali ed inviati baresi: “Abbiamo perso una battaglia ma non è tutto da buttare. Non ho cambiato modulo, ma piuttosto ho chiesto un adattamento rispetto al nostro modo solito di stare in campo. I cambi erano doverosi e dovuti alla forma dei miei ragazzi e forse ne avrei dovuti cambiare anche di più per avere maggiore freschezza che desideravo. Avremmo dovuto giocare con il baricentro alzato ed invece non è andata così. I primi 15 minuti abbiamo affrontato i nostri avversari molto sotto tono concedendo troppo, mentre nella seconda parte del primo tempo c’è stata una risposta coraggiosa. Il loro gol su rigore è arrivato nel nostro momento migliore ed ha fortemente complicato la situazione. Se fossimo stati più coraggiosi dall’inizio avremmo parlato di un’altra partita ma accettiamo il risultato e ripartiamo. Sotto con la prossima ora!”. Da quanto dichiarato dal tecnico non si è evinto una risposta sul ‘non gioco’ ancora non pervenuto, ma piuttosto una difesa strenua dei suoi ragazzi per la serata storta, assicurando con fermezza che si sarebbe potuta concludere diversamente se solo avessero avuto maggiore impeto dall’inizio delle ostilità. Voltare pagina a questo punto diventa categorico, e tale sconfitta potrebbe essere soltanto salutare alla luce di un campionato lunghissimo dove vince ed arriva a tagliare il traguardo chi commette meno errori.

Marco Iusco


Pubblicato il 24 Settembre 2015

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