Cultura e Spettacoli

Nicolò, ‘citrone’ e vigliacco

Un esemplare zoticone parte volontario per la guerra. Non lo attirano né la causa né la gloria, bensì il vil denaro di cui ha bisogno per continuare a condurre la sua vita di crapulone. Essendo però un vigliacco, appena vede la mala parata, diserta e torna indietro. Scopre così che durante il periodo d’assenza la sua donna non gli è rimasta fedele… Intorno a questo spunto gira ‘Nicolò Citrone da ‘nderr a la lanza’, spettacolo che, diretto da Cristina Angiuli, è stato in cartellone al Duse nelle due ultime settimane. Tutto avrebbe luogo a Bari, come il noto toponimo farebbe intendere, ma la lingua adottata, un bizzarro miscuglio idiomatico, sembra collocare la vicenda in un ideale entroterra del Mezzogiorno. Incerta anche la collocazione temporale, per quanto alcuni elementi retrocederebbero i fatti ai giorni della dominazione spagnola. Questo ‘limbo’ popolato da poveracci (Tano D’Amore) e sboccate plebee (Monica Angiuli) fa da palcoscenico al più classico ‘povero a lui’. Con la divisa ridotta a uno straccio e un randello appuntito al posto di una spada, un miles gloriosus sproloquia di mischie furibonde quanto improbabili. Troppo poco per convincere la bella Maddalena (Antonella Radicci) ad abbandonare il concupiscente Don José (Giancarlo Ceglie). E ancora meno per riconquistare credito agli occhi di tutti, ammesso che in partenza il rozzo (Francesco Casareale) avesse un nome da difendere. Popolani, reduci di guerra, donne volubili, signorotti prepotenti… Abbondano i ‘tipi’ in ‘Nicolò Citrone da ‘nderr a la lanza’. Ciò di tanto in tanto avvicina lo spettacolo ora al teatro delle maschere, ora a quello da baracca, mentre in altre gag si occhieggia addirittura all’avanspettacolo. Musiche, canti e accenni coreutici allietano un racconto che in altri momenti, per contrasto, si fa comicamente ruvido. Nel complesso uno spettacolo abbastanza gaio e variegato, misurato nel ritmo. – Da stasera fino a giovedì 21 sarà in cartellone ancora al Duse e in prima nazionale ‘Questo mondo di ladri’, un testo scritto, diretto e interpretato da Franco Minervini. In scena, oltre allo stesso Minervini, Elena Cascella e gli attori della compagnia Tavole Magiche. Dalle note di regia : In un paese (non tanto) immaginario il popolo è tormentato dai troppi ladri. Tutti si lamentano, ognuno dice la sua, ognuno propone la sua ricetta contro i furti. Ma qual è il sistema giusto? E soprattutto qual è il confine fra onestà e disonestà? Finalmente qualcuno offe una proposta geniale ed efficacissima dalla quale si sviluppa un imprevedibile intreccio ricco di colpi di scena. La vicenda fa emergere le contraddizioni, le speranze, le ipocrisie tipiche della società attuale. Una commedia brillante e satirica, che tratta un tema di attualità con toni leggeri e divertenti.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 6 Aprile 2016

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