Cronaca

Niente accessori di ricambio per la donna che supplica assessori ed esperti

Quante volte bisogna leggere articoli sui giornali, inviare lettere accorate ad amministratori freddi e senza scrupoli, supplicarli, sperare che mettano fine al tuo supplizio? Quello della signora Caterina Caro, purtroppo, resta un problema aperto e ancora da risolvere, nonostante il tanto tempo trascorso da quando s’è posto all’attenzione di politici e amministratori della sanità regionale pugliese quello della fornitura di accessori idonei in favore di malati cronici e assai gravi, accessori che servono solo a lenire un dolore grave e quotidiano, per questa donna cinquantenne barese. E finora sono servite a poco o a niente le numerose istanze della signora Caro, istanze rappresentate addirittura anche all’attenzione dell’assessore pugliese alla Salute dell’epoca Ettore Attolini, anni or sono, e poi ai suoi successori per fargli comprendere bene la situazione incresciosa con cui erano ( e sono…) costretti a convivere quotidianamente migliaia e migliaia di ammalati pugliesi a causa della fornitura di pannoloni di bassa qualità. Pannoloni non idonei a risolvere problemi di dermatite da contatto che, nella signora Caro come in tanti altri poveri sofferenti, provocano piaghe sul corpo, febbre nonchè grave disagio ai familiari e alle persone deputate ad attendere ai bisogni dei medesimi invalidi. “”La questione è stata portata a conoscenza anche attraverso gli organi di stampa e, nella circostanza, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Bari, ha dato piena disponibilità per la risoluzione di quest’angoscioso problema provvedendo ad indire una gara per la fornitura unica per tutto il territorio Asl e con particolare riguardo ai requisiti qualitativi di tali presidi””, rimarca Peppino Calabrese, già assessore comunale barese e ora vicesegretario pugliese del Partito Repubblicano Italiano in una delle tante missive rivolte inutilmente ai responsabili dell’azienda sanitaria barese. Calabrese, nelle sue note vecchie e nuove indirizzate senza risultati sulla questione ad amministratori e dirigenti della sanità, ha anche ricordato che, purtroppo, il prodotto offerto con la gara bandita dalla Regione non rispondeva alle attese dei disabili, in quanto anche i pannoloni della nuova fornitura producono allergie, piaghe e in alcuni casi anche febbre. A tutto ciò bisogna aggiungere che i soggetti “diversamente” abili, al fine di sopperire a tutte queste deficienze, continuano a sostenere il pagamento della differenza, onde ottenere gli ausili per incontinenza antiallergici da contatto (tipo Lines Idea Notte extralungo ipoallergico) e, comunque, rispondenti a prodotti di buona fattura, indispensabili per una migliore qualità della vita in ossequio anche alle regole imposte dalla Unione Europea. Ecco, dunque, che Calabrese è tornato in campo per sciogliere un nodo che riguarda migliaia di sofferenti non solo anziani, interessando nuovamente i vertici della sanità regionale pugliese per una positiva e definitiva risoluzione delle richieste. Richieste, vale la pena rimetterlo in rilievo, che ora dovranno prendere in considerazione l’assessore alla Sanità ‘ad interim’ Michele Emiliano con il suo stuolo di esperti e collaboratori, riguardanti cittadini bisognevoli di particolare aiuto per la  qualità della fornitura di pannoloni non inidonei ed inefficaci: quanto tempo bisognerà aspettare per porre fine al calvario di una malata cronica che abita sola e che continua quotidianamente a supplicare e a lamentarsi in un silenzio che non fa onore a nessuno….

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 17 Maggio 2016

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