Niente bagni e rifiuti: sempre peggio alla Foresta Mercadante
Il consigliere Picaro (FdI) si rivolge direttamente all'assessore pugliese alle Risorse Agroalimentari
S’è rivolto direttamente all’assessore pugliese Donato Pentassuglia, il consigliere regionale Michele Picaro per segnalare le tante cose che proprio non vanno e richiedono interventi urgenti alla Foresta Mercadante, la vasta area boschiva tra Cassano delle Murge sino alle porte di Altamura. Un’area piena di alberi e aree da pic-nic considerata un vero e proprio “polmone verde” da residenti di paesi e città vicine e turisti, visto che sono davvero tantissimi proprio i cittadini baresi, a frequentare o ad aver acquistato seconda casa in una delle poche zone alto/collinari e davvero salubri della loro provincia. Salubre, certo, ma non proprio bella, accogliente e vivibile com’era una volta. Purtroppo, difatti, allo stato attuale la ‘Foresta’ – come la chiamano oramai tutti – non offre ai visitatori il solo paesaggio suggestivo ricco di vegetazione e di diverse specie di uccelli, rettili e mammiferi, ma anche il paesaggio sgradevole che viene restituito dalla mancanza di appositi cassonetti per l’immondizia. Senza contare vieppiù la chiusura ingiustificata della struttura adibita a servizi igienici. E invero, la mancanza di appositi cassonetti – fatta eccezione per gli unici esistenti nelle vicinanze della struttura ricettiva – incentiva l’abbandono dei rifiuti, così come anche innumerevoli sono i disagi che lamentano gli utenti per la mancanza dei servizi igienici. Insomma, ha fatto sapere Picaro all’assessore regionale all’Agricoltura, una <<situazione intollerabile sotto ogni punto di vista>>. E che naturalmente richiede l’immediato intervento risolutivo da parte di Assessorato e organi competenti deputati, affinché la Foresta Mercadante sia dotata di appositi cassonetti per l’immondizia lungo tutta la sua estensione, così come anche la struttura destinata a servizi igienici sia resa funzionale e aperta al pubblico. Bagni chiusi, degrado e rifiuti non fanno altro che allontanare i frequentatori dell’area verde a pochi chilometri dal capoluogo – come detto – anche se dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia hanno messo in campo nel recente passato iniziative volte proprio a frenare l’abbandono dei rifiuti, col supporto addirittura di Carabinieri Forestali del Parco che hanno intensificato l’attività di controllo. Da ricordare, ad esempio, il progetto “Alta Murgia Free Waste” che agiva sia su un piano repressivo attraverso fototrappole e sia sensibilizzando i cittadini nella tutela del territorio. Ora tocca alla Regione, sensibilizzata proprio l’altro ieri per iscritto dal consigliere di Fratelli d’Italia, mettere in campo tutti gli sforzi per rendere funzionali i servizi e debellare l’abbandono dei rifiuti.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 1 Settembre 2023