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Niente corsi formativi: fermo l’avviso “Mi formo e lavoro”

 

Anche se in tutti i comunicati diffusi dalla Regione Puglia si parlava dal primo momento di corsi in attesa di approvazione, sono state parecchie le aspettative create in disoccupati e giovani dopo la pubblicazione del bando ‘Mi formo e lavoro’, avvenuta a fine luglio scorso. Invece ancora oggi, come rimarca il consigliere regionale di “Liberi E Uguali” Mino Borraccino, tanti dubbi e perplessità sul funzionamento del Centro per l’Impiego di Bari. Dove, bisogna dirlo subito, continuano i rimpalli e i dinieghi alle numerose richieste di sottoscrizione del patto di servizio da parte di numerosi utenti che intendono cogliere l’opportunità di qualificare le proprie competenze attraverso la frequenza di corsi di formazione gratuiti, anzi con indennità di frequenza nell’ambito del progetto, appunto, “Mi formo e lavoro”. Tanto per capirci, da un paio di mesi l’Ente Regionale, con Determinazione Dirigenziale Sezione Promozione e Tutela del Lavoro n. 383 del 03/07/2018 ha pubblicato sul BURP n.93 del 12 Luglio 2018, l’Avviso per la concessione di un voucher formativo in favore di disoccupati italiani ed extracomunitari con permesso di soggiorno. Come già evidenziato nella  D.G.R. n. 489 del 27/03/2018, il contributo consisterebbe in un corso di formazione a scelta di ciascun partecipante della durata max di ore 210 ed una indennità di 6 euro per ogni ora di frequenza, per coloro che non hanno sostegno al reddito ed euro 2,50, invece,per coloro che hanno sostegno al reddito. Insomma, sono percorsi formativi per promuovere l’accrescimento delle competenze professionali, mediante due linee di intervento attraverso le quali mettere in campo tutti gli attori della formazione e del mercato del lavoro. La linea A, prevede che ad attivare percorsi formativi siano gli organismi accreditati attraverso la rilevazione delle esigenze del mondo delle imprese e del territorio, per garantire l’acquisizione di competenze e capacità operative utili per ricollocarsi nel mercato del lavoro. La linea B, prevede per coloro che avranno completato con successo i percorsi formativi previsti dalla linea A, la possibilità di accedere a interventi di tutoraggio e assistenza nella ricerca di nuova occupazione. Gli aspiranti partecipanti avranno la facoltà di scegliere il percorso formativo di proprio interesse e l’Ente di Formazione presso il quale frequentarlo; in piena libertà e senza alcun condizionamento da parte del Centro per l’Impiego. Non sono previsti limiti reddituali o di età per le iscrizioni, tuttavia è possibile partecipare a un solo corso tra quelli indicati, che prevedono aree relative ad arte, turismo, informatica, artigianato e tanto altro. Ma, come detto, a Bari pare tutto fermo, come ha denunciato il consigliere Mino Borraccino, che attende – naturalmente assieme ai disoccupati pugliesi – un cenno di risposta dall’assessore al Lavoro Leo, sempre evanescente. <<Contrariamente ad altre realtà virtuose (ad oggi il Centro dell’impiego di Modugno, ad esempio, funziona regolarmente) a Bari continuano a non rilasciare alcunché, e al massimo fissano appuntamenti per non prima della  metà di ottobre, finalizzati alla sottoscrizione dei patti di servizio, dicendo che l’appuntamento è sufficiente per iscriversi ai suddetti corsi. Non è così, il bando parla chiaro: é necessario essere in possesso del patto di servizio. Ora, se ci fossero deroghe -continua Borraccino – occorrerebbero chiarimenti da parte di chi ha la responsabilità del procedimento e una standardizzazione delle opportunità di accesso ai servizi propedeutici all’ottenimento del voucher per frequentare i corsi>>. Chiarimenti che per adesso non sono arrivati da dirigenti e assessori regionali pugliesi, lasciando a bocca asciutta i tanto corteggiati disoccupati baresi…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 31 Agosto 2018

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