Cronaca

Niente da fare: a “Villa Roth” manca ancora l’acqua

Tra non molto sarà quasi un mese che non arriva l’acqua corrente, al primo piano di “Villa Roth”, nonostante le visite continue e i giri tra assessorati comunali di Giuseppe Marcato, il povero barese che un paio di anni fa viveva in una stamberga a ridosso dell’ex ‘Gs’ sul lungomare a sud della città. Sempre peggio, dunque, nell’area attorno all’antico immobile storico alle spalle di via Quarto, dove basterebbe secondo lo stesso Marcato la sostituzione di una semplice pompa per aumentare la pressione di quella benedetta acqua corrente che, per adesso, arriva al primo piano soltanto dalle tre alle cinque del mattino. Insomma, come abbiamo già detto e scritto su queste colonne qualche giorno fa, la rete fognaria non era e non è assolutamente sufficiente per i troppi ospiti a “Villa Roth”, in un tutto una trentina compresi gli extracomunitari spediti a suo tempo dal capannone ex Set per non pesare troppo sull­’altra struttura di seconda accoglienza, a Bari/Palese. “Da martedì scorso l’acqua non arriva al primo piano e, nonostante l’abbiamo subito denunciato a Polizia, Vigili Urbani e Carabinieri, dal Comune ci dicono che provvederanno. Sì, provvederanno, ma dico io, ci vuole tanto a riparare una pompa rotta? Possibile che solo a parole sindaco e assessori comunali nei loro incontri e convegni dicono che noi non siamo ultimi, però poi al momento del bisogno ci abbandonano sempre?”, si sfogava Pinuccio Marcato la settimana scorsa. Ma da allora, come detto, agli ospiti sono arrivate solo promesse di intervento, quasi che la spesa per rimettere in moto l’acqua corrente a carico del Comune a beneficio di un immobile oramai acquisito al proprio patrimonio immobiliare, fosse di quelle insormontabili. Da impegnare a carico di chissà quale servizio manco si trattasse di deliberare un incarico di fattibilità per ricostruire le piscine comunali o lo stadio S. Nicola. Invece parliamo di un immobile storico affidato a una trentina di persone, tra migranti e locali, che stanno imparando a convivere in condizioni che evidentemente all’Ente proprietario non interessa più di tanto. Spesso, infatti, ci siamo occupati, per esempio, della minuscola area a verde all’interno di ‘Villa Roth’ che dovrebbe rappresentare un prezioso giardinetto, eppure sempre disseminata da rifiuti e sporcizia dappertutto. La struttura, che in origine ospitava soltanto i senza tetto baresi e, da qualche tempo anche i migranti di origine africana, oltre a essere così malridotta, evidentemente non rappresenta una priorità –come la chiamano loro…- per gli amministratori municipali. (fdm)


Pubblicato il 18 Novembre 2016

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