Cronaca

Niente scorrimento delle graduatorie di concorso, e il tempo stringe

 

Sempre in lista d’attesa lo scorrimento delle graduatorie di concorso dalla Cat. A alla B e dalla B alla C, in accoppiata con l’altro concorso per dirigenti, alla Regione Puglia. Ma nell’Ente governato da Michele Emiliano ci sono molti dipendenti che Aspettano da tempo l’esodo incentivato e il nuovo piano assunzionale. Il Sindacato “C.S.A. Regioni Autonomie Locali”, nell’attesa di un cenno di riscontro alle richieste per la costituzione del fondo per il salario accessorio e della conseguente convocazione del tavolo della delegazione trattante, con un’altra missiva indirizzata a capo della giunta e organi vari, ha chiesto un incontro al fine di giungere ad una risoluzione delle 22…problematiche non più procrastinabili che mortificano i dipendenti regionali e ad oggi ancora irrisolte”, si legge nella nota. Quali? Prima di tutto lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi da A a B e da B a C per dare al personale storico, per lo più sotto inquadrato ed in gran parte diplomato e laureato e che da decenni svolge mansioni superiori nell’indifferenza generale dell’Amministrazione, un seppur minimo riconoscimento a fine carriera,  considerato, peraltro, che l’inquadramento nella categoria superiore del personale interno è a costo zero. Eppoi in agenda ci sarebbe l’altro scorrimento, quello della graduatoria del concorso per dirigenti, ormai in scadenza visto che dal 2009 i vincitori e idonei sono stati praticamente lusingati con il superamento delle prove. Per di più, considerato che attualmente sono inquadrati nell’Amministrazione Regionale figure professionali a contratto dall’esterno come dirigenti e di contro ci sono vincitori di concorso in lista di attesa, scrive il segretario CsA Carlo Cirasola a Emiliano. Ma Cirasola chiede giustizia soprattutto di intervenire anche per i regolamenti attuativi per l’esodo incentivato, che pur interessando esclusivamente il personale storico, di fatto favorirebbe l’ingresso di nuove forze lavoro da attingere dalle graduatorie dei concorsi già espletati e dalle stabilizzazioni. Logico che il C.S.A. Regioni Autonomie Locali non rinuncerà a tutte queste vertenza tanto facilmente, adottando tutte le iniziative sindacali atte alla salvaguardia e tutela dei diritti dei dipendenti regionali, come si dice. C’è un aspetto curioso, per di più, nella vicenda degli scorrimenti dei concorsi delle categorie con mansioni esecutive e impiegatizio. Tutti dipendenti, bisogna dirlo, risultati vincitori e idonei alle prove concorsuali per progressione verticale dalla categoria B alla categoria C, la sospirata posizione di impiegato di concetto, già sesto livello.

Un concorso che l’Ente regionale ha concluso in fretta e furia dopo che i giudici amministrativi avevano ventilato l’ipotesi commissariale, per condurlo in porto, visti e considerati i ritardi accumulati da funzionari e dirigenti regionali. Ed ora che le procedure si sono concluse, figurarsi, i problemi non mancano certo, come detto, visto che ai dipendenti proclamati vincitori è stata assegnata una palma senza valore. Nel senso che il riconoscimento di impiegato appartenente alla Categoria C è solo di natura giuridica e non economica. Tradotto, significa che i novanta vincitori non vedranno un euro in più in busta paga, almeno fino alla fine di questo 2014. Ma anche nel 2015, confermano alcuni sindacalisti, sarà molto difficile rivendicare il pagamento di eventuali arretrati, tanto che qualche vincitore ormai vicino alla pensione potrebbe non firmare il nuovo contratto, per questa ragione. Un impiegato di Cat. B/7, infatti, guadagna più di un collega C/1 ed è tutto dire. Ma questo, forse, pochi lo sanno tra i politici regionali, tanto che lo stesso consigliere che ha avanzato richiesta di distribuire , ha anche avanzato la richiesta di procedere al più presto all’approvazione delle graduatorie concorsuali. Tutto quanto al fine di proclamare i vincitori e attivare lo scorrimento delle graduatorie, in ragione dei posti disponibili nella pianta organica dell’Ente. In effetti ci son voluti sei anni di attese per vedere attivate finalmente le di partenza per i concorsi indetti per 90 posti di Cat. C e 36 di Cat, B che la Regione doveva aver concluso già a dicembre 2010, stando almeno alla Legge Brunetta. Concorsi nati sotto la cattiva stella (come abbiamo già scritto su queste colonne) per il ritardo di 3 anni sui termini imposti dall’ex Ministro Brunetta (accumulati quando a capo del Servizio Personale e dell’Area Organizzazione della Regione Puglia c’era un docente fiduciario di Vendola, il prof. avv. Pasquale Chieco. , rimarcava un paio di anni fa la Uil/Regione. Alla fine sono arrivate le ordinanze dei giudici amministrativi che hanno costretto la Regione a concludere questi concorsi in fretta e furia, con parole durissime per la ‘perdita di chance’ dei dipendenti ai quali, da ultimo, sarà pure riservata la ultima, atroce beffa di non vedere un euro in più in busta paga, dopo anni di dedizione e mansioni superiori svolte nei loro livelli. 

 

Francesco De Martino    

 


Pubblicato il 14 Maggio 2016

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