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“No” del nuovo consiglio comunale ai muri al posto dei passaggi a livello

Che sarebbe stato complicato ottenere con l’ordinaria procedura amministrativa che prevede il passaggio dal consiglio comunale dell’approvazione di un progetto unico che sopprime, con dei muri,  otto passaggi a livello della tratta ferroviaria a nord di Bari, di cui sette nel territorio del V Municipio di decentramento comunale di Bari e tra questi ben tre che interessano altrettante vie centrali di Palese, Rfi lo aveva capita da tempo. Non a caso Rfi, dopo aver ottenuto dall’amministrazione Decaro, nel maggio del 2016, l’ok ad un progetto preliminare unico per la chiusura di tutti gli otto pp.ll. in questione, ultimamente per l’approvazione definitiva di detto progetto ha pensato invece di avvalersi di una procedura approvativa speciale, qual è – per l’appunto – quella  della “Conferenza di servizi”, contemplata dal Tuel (Testo unico sugli enti locali), che consentirebbe ad Rfi di ottenere, con un formalismo alternativo, il risultato voluto. Infatti, l’avviso di convocazione della “Conferenza di servizi”, per la soppressione degli otto passaggi a livello ancora presenti nella tratta nord del capoluogo, Rfi lo ha emesso il 30 luglio scorso, ma questo escamotage di Rfi (ma verosimilmente anche in accordo con l’Amministrazione barese!) non è piaciuto di certo ad una larghissima fetta di residenti del V Municipio barese (in particolare a quelli di Palese, che sarebbe la località sicuramente più penalizzata dalla soppressione degli attraversamenti a raso dei binari senza un’adeguata osmosi urbana carrabile in corrispondenza dei pp.ll. da murare) che, accortisi dell’inganno, le scorse settimane è scesa sul “piede di guerra” sia con Rfi che con il Comune di Bari, per sventare il disegno di Rfi di acquisire nella “Conferenza di servizi”, fissata per martedì 10 settembre, l’atto autorizzativo unico per la chiusura dei locali pp.ll. A Palese sono numerosi i cittadini e le associazioni pronti ad impugnare al Tar (Tribunale regionale amministrativo) l’eventuale approvazione in “Conferenza di servizi” del progetto unico dei pp.ll. Per intanto, però, un primo segnale a favore di coloro che non voglio Palese divisa in due dai muri, oltre che dai binari delle ex FF.SS. già presenti da oltre un secolo, è giunto dal neo consiglio comunale barese che nella mattinata di oggi (ndr – ieri, per chi legge sabato) ha approvato una “mozione urgente che impegna il sindaco a riportare nella prossima seduta della Conferenza di servizi, fissata da RFI per martedì 10 settembre, la posizione dell’Amministrazione comunale tutta, condivisa anche dal consiglio del V Municipio, sul “progetto definitivo per la realizzazione di opere sostitutive dei passaggi a livello in località santo spirito Palese e Lamasinata”. E questo è quanto riportato da un apposita nota del Comune, che proseguendo ha specificato: “il Consiglio comunale ha oggi espresso la ferma intenzione di approvare unicamente tre dei progetti delle opere sostitutive periferiche che saranno realizzate in corrispondenza dei passaggi a livello soppressi. Le opere previste sono: il sottovia Caladoria e viabilità di collegamento via Napoli e via Lucca, il sottovia Catino e viabilità di collegamento Strada Catino, e il viadotto Lamasinata con la viabilità collegata. Per gli altri stralci previsti dall’intero programma del nodo Bari nord al momento il Consiglio comunale non intende procedere”. Ed ancora nella stessa nota: “La mozione urgente conferma l’intenzione espressa in più di un’occasione dal sindaco (ndr – Antonio Decaro), di voler procedere all’approvazione di un primo stralcio delle opere di viabilità alternative rispetto a tutti gli interventi previsti da RFI, sbloccando i lavori soltanto per alcuni degli otto passaggi a livello inseriti nel programma iniziale, confermando altresì il forte interesse dell’Amministrazione a procedere con i successivi livelli di progettazione della variante ferroviaria nord di Bari, a seguito della elaborazione della progettazione preliminare già presentato nei mesi scorsi da RFI, così come previsto dallo studio di prefattibilità elaborato dalla stessa RFI”. Si evidenzia che nella nota il Comune parla di “viabilità alternativa” a quella attuale dei pp.ll., ma in realtà dall’esame del “progetto unico” di Rfi si evince che trattasi di “viabilità sostitutiva”. Ma, tralasciando tale dettaglio pur non secondario per le comunità interessate, proseguiamo a rendere noto quanto comunicato dal Comune sull’argomento. “I programmi di sviluppo della mobilità nell’area nord di Bari che l’Amministrazione intende portare avanti – si afferma inoltre nella nota – prevedono lo spostamento dell’attuale tratta ferroviaria RFI, con il relativo traffico ferroviario dei treni a lunga percorrenza e ad alta velocità, su un nuovo tracciato ferroviario in variante a quello attuale che per un tratto significativo scorre in adiacenza alla SS. 16 (bis) utilizzando un corridoio di suolo già utilizzato dalla predetta infrastruttura stradale”. Detto “programma” dell’Amministrazione barese al momento però è solo nelle intenzioni di coloro che lo annunciano e su di esso non vi è una benché minima certezza di fattibilità, oltre che di spesa da parte degli Enti che sarebbero chiamati a farvi fronte, qualora risultasse fattibile ed ottenesse tutte ne necessarie approvazione ed autorizzazioni amministrative per essere portato a compimento. Ora, invece, in assenza di altre certezze ciò che c’è di “vero” è la “Conferenza di servizi” indetta da Rfi a Roma, per martedì della prossima settimana, e che tantissimi residenti di Palese e Santo Spirito vorrebbero evitare che vada a buon fine l’escamotage del “progetto unico” di soppressione di tutti i pp.ll. in maniera indistinta. Il neo consiglio comunale, con l’approvazione unanime della mozione citata, ha quantomeno fornito al sindaco Decaro il pretesto di potersi sfilare da un accordo con Rfi verosimilmente in precedenza già chiuso. E, quindi, di bocciare il preconfezionato “progetto unico” sulla chiusura dei passaggi a livello e di rimettere la “palla” al centro, in attesa di dare certezze alle comunità di Palese e Santo Spirito o su un eventuale possibile interramento della tratta, o con altra diversa soluzione, purché fattibile. E questo prima che diventi operativa “l’alta capacità” ferroviaria sulla linea Bari-Napoli. Per saperne di più occorre comunque attendere l’esito della “Conferenza di servizi” di martedì prossimo, perché non sarà verisimilmente una semplice “mozione” consigliare a far desistere (tout court) Rfi dai propositi di muratura “a scatola chiusa” dei tre pp.ll. interni all’abitato di Palese.

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 7 Settembre 2019

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