Nodo ferroviario: ancora divisi sulle opere da realizzare
Disponibilità per un tavolo di confronto con RFI , con il consiglio della prima circoscrizione e con tecnici qualificati tra cui il Prof Civitella per una rivisitazione del progetto preliminare di RFI che prevede un abbattimento abnorme di case a Palese. Queste, le conclusioni dell’Assessore ai trasporto della Regione Puglia, Guglielmo Minervini all’assemblea pubblica su “Il futuro del nodo ferroviario su Palese Santo Spirito”, organizzata dalla Parrocchia S. Michele e dall’associazione “Città dell’uomo”. Molti gli interventi di cittadini, amministratori, politici e tecnici presenti l’altro giorno a Palese, tra i quali Maiorano, Civitella, Lombardi, Bavaro, Lomazzo, Damiani, Liantonio e un rappresentante dei proprietari delle case a rischio abbattimento. Tutti hanno sottolineato l’importanza della questione per la comunità locale. Nel contempo hanno chiesto chiarimenti sulla difformità tra il piano di fattibilità della società “Proger”, pubblicizzato al massimo, poco invasivo sugli edifici circostanti e messo da parte ed il piano preliminare di RFI ,mai reso pubblico e molto invasivo . E’ stato inoltre chiesto a Minervini chiarezza sui modi di intervento, sulle fonti di finanziamento e sui tempi certi di realizzazione. E’ utile ricordare che il piano di fattibilità della “Proger” fu commissionato dalla Regione Pubblica e reso pubblico durante un consiglio comunale di Bari e successivamente nella sala consiliare della Prima Circoscrizione. Minervini non si è tirato indietro alle numerose domande e quesiti ed ha esposto in maniera articolata i vari passaggi della vicenda fino ai giorni nostri precisando che gli interventi a Sud ed a Nord di Bari ,sono stati sempre inseriti, nel corso dell’ iter tecnico -amministrativo , nello stesso progetto. Per la parte finanziamenti l’intervento a Sud (Japigia) è stato finanziato con fondi P.O.N, ben 380 milioni di euro, derivanti da finanziamenti europei mentre la parte Nord (Palese-S.Spirito) dai fondi F.A.S nazionali. Stante le scadenze di tipo fiscale (2015) che l’Europa impone per la realizzazione delle opere finanziate la Regione aveva chiesto a RFI di passare subito al progetto definitivo ed esecutivo per la parte Sud (Japigia) per non rischiare la perdita dei fondi. Tale proposta, secondo Minervini, veniva respinta da RFI interessata invece alla realizzazione dell’intero progetto da realizzarsi entro il 2020. La Regione, a detta dell’assessore, ha in programma questa settimana un incontro a Roma per un tavolo di confronto con RFI per convincere i vertici dell’Azienda a cambiare idea. Per l’interramento a Palese e S.Spirito ci sono problemi finanziari e tecnici, ha dichiarato l’Assessore ai trasporti, derivanti dalla diversa fonte di finanziamento rispetto a Japigia e cioè i FAS che rappresentano in questo momento una vera incognita in quanto a disponibilità per varie cause. Per la parte tecnica RFI ,ha continuato Minervini, ha redatto un progetto preliminare per l’interramento molto invasivo prevedendo l’abbattimento di ben settanta case, progetto che doveva essere discusso e concordato con le comunità locali con il sostegno degli amministratori comunali (l’Assessore all’urbanistica Sannicandro relatore, insieme a Minervini, era assente, naturalmente). Diversi mugugni hanno sottolineato quest’ultimo passaggio di Minervini che, comunque si è impegnato ad organizzare un tavolo di confronto con RFI insieme a tecnici locali, prof. Civitella e Circoscrizione per modificare il progetto preliminare che prevede l’abbattimento di 70 case.
A margine dell’incontro alcuni cittadini, pur apprezzando il discorso e le spiegazioni di Guglielmo Minervini, sono rimasti scettici su alcune scelte “politiche”che ,a loro parere, hanno determinato il finanziamento con i PON (fondi certi), a favore dell’intervento della Zona Sud invece che di quella Nord. Sarebbe stato più giusto ripartire la somma fra i due interventi e costringere Governo Nazionale e la stessa Regione a fare la loro parte con i Fondi FAS per la rimanente parte di finaziamento dell’intera opera. Resta l’impegno di Minervini per il tavolo di confronto e si questo i cittadini hanno dichiarato che saranno vigili. Un giudizio negativo al massimo, è stato espresso da molti cittadini nei confronti dell’Assessore Sannicandro, relatore ufficiale nell’assemblea, assente ingiustificato. I cittadini lo accusano di boicottare apertamente le comunità di Palese e Santo Spirito su diverse questioni tra cui il tappeto di erba sintetica al campo sportivo di Palese, il dragaggio del porticciolo di Palese ,il piano particolareggiato di S.Spirito e quant’altro.
Gaetano Macina
Pubblicato il 17 Marzo 2011