Sport

“Non abbiamo vinto ancora nulla, con la Juve Stabia per riscattare la sconfitta dell’andata”

Neanche il tempo di rifiatare che si torna in campo, e per giunta in un orario che definire folle è poco, ma è l’ennesima scelta che non ha nessuna ratio adoperata dalla Lega Pro, perché il Bari scenderà in campo al San Nicola per la trentaduesima giornata di campionato alle ore 21.00. Dopo la bella ed entusiasmante vittoria della compagine biancorossa, i Galletti sono proiettati alle restanti sette gare, ma pensando una partita alla volta e ieri a presentare alla vigilia del match interno contro la Juve Stabia ci ha pensato il centrale difensivo Guillaume Gigliotti, franco-argentino e con moglie pugliese ed una figlia nata e cresciuta in Italia, insomma un cittadino del mondo. Il difensore dopo un avvio con poco spazio si è ritagliato sempre più spazio ed oggi è un titolare insieme a Terranova, anche se lui nel corso della conferenza ha ribadito che si “sentono tutti titolari”. Un Bari che deve lottare e non deve abbassare la guardia, è di questo parere Gigliotti: “Non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo lottare e lavorare ancora più duramente e chiudere il campionato il prima possibile. La sfuriata di Polito dopo il ko con il Campobasso? Ci ha fatto bene, il direttore prima che essere dirigente di grande temperamento è stato calciatore ed ha giocato ad alti livelli e conosce le situazioni. Sicuramente ci ha spronato a reagire”. Un campionato dove il Bari è primo dalla terza giornata al netto di un calo tra gennaio e febbraio che ha visto perdere quel vantaggio che aveva accumulato sino a dicembre, salvo poi riprenderselo con gli interessi: “Non ho mai avuto dieci in più sulla seconda. Ma a Crotone mi sono tornato in questa situazione. Stiamo sulla strada giusta, c’è entusiasmo, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Abbiamo dato un segnale al campionato per dire a tutti che meritavamo il primo posto”. Da inizio campionato ha collezionato venti presenze, di cui 14 da titolare, ma ora più che mai ha scalato posizioni nelle gerarchie del tecnico: “Non ho mai avuto problemi se non forse di ambientamento. La mia prima partita l’ho fatta però dopo oltre un mese. Arrivavo dalla Serie B ed è stato un po’ complicato adattarmi perché non ho mai avuto continuità. A Castellammare fui espulso e non ho giocato per quattro- cinque partite. Avverto però la fiducia del mister e dei compagni e ciò mi dà tranquillità e più serenità. Non è un problema che si parli di me. Sono maturo per capire quando faccio bene o male. Serve sempre equilibrio. Poi è un onore sentire una grande piazza come Bari che parla bene di me”. Un giocatore che conosce bene la Puglia per aver giocato nel Foggia ma avendo giocato anche a Salerno, con la quale la tifoseria biancorossa è gemellata da oltre trent’anni, conosce il blasone del Bari. All’andata però Gigliotti fu espulso e per lui, ma anche per i compagni potrebbe essere l’occasione del riscatto, in quanto all’andata avvenne in modo inaspettato una sconfitta: “Sì, da quella partita ho iniziato a stare fuori. Mi voglio riscattare, voglio dimostrare che quello fu un incidente di percorso. Ma è anche una partita fondamentale per noi. Non dobbiamo pensare di essere promossi, dobbiamo lavorare ancora più duramente e chiuderla il prima possibile con voglia di vincere. Titolare? Non mi sento un titolare, insostituibile. Sapevo quale fosse il mio ruolo in questa squadra. Siamo tutti sulla stessa barca e tutti titolari. Non mi sento più titolare di altri. Con Terranova mi trovo bene, perché lui ha più esperienza di me. Anche con Valerio. Ho un bel rapporto con tutti. Il mister non fa giocare qualcuno in base al nome o al curriculum. Ma chi sta meglio e chi rende più in campo. Sto bene fisicamente e mentalmente, per questo mi dà fiducia”. In campo si fa sentire non solo con gli avversari ma anche con i suoi compagni, si chiama capacità di leadership, a tal riguardo Gigliotti ha risposto: “È vero, divento un’altra persona, mi trasformo. So che se abbasso la guardia anche per un minuto può essere pericoloso, provo a tenere alta l’attenzione. Mi piace essere così”. E sull’obiettivo personale ha garantito: “Ogni anno segno un paio di gol. Tante volte abbiamo sbloccato le partite su palle inattive. Sarebbe una cosa in più segnare. Spero magari di fare un gol pesante nelle ultime sette gare. Ma è importante prima la squadra”. Un Bari però che deve essere meno sprecone e chiudere prima le gare, perché è anche vero che nelle recenti gare ha subito quasi sempre gol: “È un po’ un nostro difetto. Più volte nel ritorno abbiamo avuto occasione per chiudere le gare e non soffrire fino al novantesimo. Subiti troppi gol che potevamo evitare, anche su calci piazzati. Questione di attenzione e concentrazione. Per questo sono sempre incazzato. Dobbiamo essere più attenti e concentrati”. A Catanzaro si è distinto anche Emanuele Polverino che dovrebbe essere confermato tra i pali, in virtù ancora dell’assenza di Frattali: “E’ un portiere forte che può crescere molto. L’ho visto migliorar tanto da quando sono qui. Ha tanta personalità. Mi piace che esce molto dalla porta. Dà la possibilità alla difesa di stare più alta. Le sue uscite sui calci d’angolo sono state apprezzate da tutti domenica” queste ultime parole molto importanti che anche quando rientrerà Frattali, l’ex Parma potrebbe accomodarsi in panchina nonostante il valore e qualità del numero uno biancorosso non siano in discussione, ma gli errori consecutivi contro Campobasso, Foggia e Virtus Francavilla potrebbero aver fatto scalare le gerarchie dei portieri in vista del rush finale. Ultima chiosa sull’esperienza barese che Gigliotti ha valutato sin qua estremamente positiva: “Mi trovo benissimo. Mi piace il Sud, c’è tutto per far bene, società e città sono sane, mi piace la gente. Se dovessi dare un giudizio non troverei difetti, ma solo qualità. Il futuro? Penso esclusivamente al raggiungimento dell’obiettivo, e poi penseremo al resto”. L’arbitro della partita contro la Juve Stabia sarà  il signor Daniele Rutella della sezione di Enna, coadiuvato dagli assistenti Basile e Tomaselo, mentre il QU sarà Luongo di Napoli. Assente sicuramente Di Cesare per squalifica, scelte obbligate con diversi giovani della Primavera convocati, ma il modulo resta il 4-3-1-2: Polverino; Pucino, Gigliotti, Terranova, Mazzotta; Maita, Maiello, D’Errico, Botta; Cheddira, Antenucci. (Ph. Tess Lapedota).

 

M.I.

 

 

 

 


Pubblicato il 16 Marzo 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio