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Non c’è Decaro tra i candidati a governatore dei pentastellati pugliesi

Il tour pugliese di lunedì scorso del leader pentastellato Giuseppe Conte non poteva avere come fine soltanto quello di incontrare i cittadini baresi, per parlare di reddito di cittadinanza, la transizione ecologica o la riduzione dei consumi di suolo per evitare conseguenze ambientali irreversibili. Infatti, l’ex premier del M5S fra un incontro e l’altro con i cittadini baresi ha trovato anche il modo ed il tempo di incontrare, insieme ad una delegazione locale del M5S, il presidente della Regione, Michele Emiliano, per parlare del prosieguo della collaborazione di governo che vede in Puglia i “5 Stelle” alleati del Pd nell’aula barese di via Gentile, a sostegno dello stesso Emiliano per il governo della nostra regione. L’incontro tra Conte ed Emiliano è servito verosimilmente a mettere ulteriormente a punto il rapporto di collaborazione dei pentastellati pugliesi al fianco del governatore di centrosinistra riconfermato – come è noto – nel settembre del 2020 senza i voti del M5S, ma che subito dopo, però, è passato dal fronte dell’opposizione a quello di maggioranza con ben 4 dei suoi 5 consiglieri regionali eletti in detta tornata. Infatti, l’ex premier – come da lui stesso dichiarato – ha chiesto al governatore pugliese un’ampia garanzia sul potenziamento di protezione sociale che la Regione può effettuare nel caso in cui fosse smantellato del tutto, o solo in parte, il reddito di cittadinanza dall’odierno governo Meloni. Ma non è tutto. Perché Conte ha chiesto al Presidente della Regione Puglia anche garanzie sul programma della seconda parte della legislatura in corso riguardanti obiettivi in campo ecologico, con l’istituzione delle comunità energetiche e del reddito energetico, oltre ad un’apposita legge di limitazione al consumo indiscriminato di suolo. Tutti obiettivi, questi, accolti da Emiliano ed in linea con il programma che la maggioranza da lui guidata vuol perseguire entro la scadenza naturale della legislatura. Invece, l’unico tema su cui Conte ed Emiliano pare non si siano trovati d’accordo è stato quello di stabilire sin d’ora il nome del candidato presidente di una possibile alleanza giallo-rossa alle prossime regionali, considerato che Emiliano non sembra più interessato per un possibile terzo mandato da governatore. Infatti, il Presidente della Regione ha – come è noto – lanciato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, come suo possibile successore alla guida della Puglia, ma la proposta – come è pure noto – non ha trovato il gradimento di Conte e dei pentastellati pugliesi, che invece stanno evidentemente pensando ad un loro candidato presidente per la guida della Puglia. E ciò anche alla luce dei recenti risultati elettorali delle politiche dello scorso settembre che, in questa regione, hanno visto il M5S risultare come primo partito e, quindi, avanti financo a “Fratelli d’Italia” che, come è noto, si è classificato a livello nazionale come forza di maggioranza relativa sia alla Camera che al Senato. “La candidatura del sindaco Decaro alle prossime regionali non è all’ordine del giorno” – si è affrettato a sottolineare Conte, rilevando che “le elezioni (ndr – regionali) non sono in vista”. Infatti, ha poi commentato lo stesso Conte: “quando sarà il momento e la prospettiva sarà concreta, il ‘Movimento 5 Stelle’ lavorerà per una proposta che sia degna di questa comunità regionale”. Ma la freddezza di Conte e, quindi, del M5S nei confronti di una candidatura Decaro a presidente della Regione la si è percepita nettamente anche dalla precisazione successiva che il leader dei pentastellati ha fatto, dichiarando: “Lo dico subito a scanso di equivoci: chi in questo momento sta ipotecando delle candidature lo sta facendo a titolo personale”. Insomma, l’ex premier e leader del M5S sul nome del candidato presidente di una possibile futura alleanza con il Pd ed altre forze dell’attuale governo di centrosinistra pugliese non pare voler prendere impegni sin da ora. Il motivo? Quasi sicuramente l’intenzione di poter avanzare, quando sarà il momento, ai futuri alleati la richiesta, per tale candidatura, di un nome del M5S soprattutto in Puglia, innanzi tutto per la ragione su ipotizzata. Non è da escludere, però, che Conte ed il M5S sul nome di Decaro abbiano anche una pregiudiziale di carattere politico, dovuta alla pregressa vicinanza di quest’ultimo con Matteo Renzi, e che non abbiano voluto manifestare apertamente. Infatti, secondo indiscrezioni romane, per la scalata alla guida della Regione Puglia il Primo cittadino barese sembrerebbe disposto anche ricorrere all’aiuto del “Terzo polo” di Renzi e Calenda, pur di essere lui il successore di Emiliano alla guida della Regione. Ma un tacito feeling tra Decaro e Renzi non sarebbe di certo gradito a pentastellati di Conte, che invece per il dopo Emiliano (qualora dovesse concretizzarsi effettivamente la rinuncia di quest’ultimo ad un eventuale terzo mandato!), essendo egli originario pugliese,  starebbe quasi sicuramente pensando a sé stesso (nel caso durasse il governo di centrodestra per l’intera legislatura), oppure ad uno degli esponenti pugliesi di punta del Movimento. Ma al momento neppure questo argomento è sicuramente all’odg del leader pentastellato, Conte.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 14 Dicembre 2022

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