Cronaca

Non c’è pace a Modugno per l’amministrazione Gatti

Non c’è pace a Modugno per il sindaco Mimmo Gatti, eletto alle amministrative dello scorso anno. Ieri mattina ha rassegnato ufficialmente le proprie dimissioni dalla giunta l’assessore all’Urbanistica, Carmine Viola, esponente tecnico nominato in quota alla lista “La Puglia per Vendola” al momento dell’esordio dell’amministrazione Gatti. L’uscita dell’assessore Viola è la quarta in ordine di tempo al Comune di Modugno da quando si è insediata la giunta Gatti.    A dicembre scorso, dopo appena sei mesi dal voto ed a cinque dall’insediamento della sua neo amministrazione, Gatti ha perso il suo vice, Filippo Bellomo (Udc), che ha abbandonato la giunta non senza strascichi polemici, per le poco convincenti motivazioni personali, e non politiche, addotte dall’interessato a giustificazione della decisione. Un’uscita, quella di Bellomo, che è stata solo l’inizio per Gatti di un esodo dal suo esecutivo di altri tre assessori che hanno abbandonato la scena politica locale a distanza di pochi mesi uno dall’altro. Qualche mese dopo l’uscita di Bellomo seguirono le dimissioni dell’assessore Leonardo Bozzi (Udc), che lasciò la giunta a seguito dell’uscita del suo partito dalla maggioranza che sostiene il sindaco. Una decisione, quella dell’Udc, che risultò alquanto strana politicamente, in quanto appena qualche mese prima il gruppo consigliare del partito di Pierferdinando Casini aveva ribadito il proprio convinto sostegno al sindaco Gatti proprio in occasione della discussione in Aula sulle dimissioni di Bellomo che, pur non entrando nel merito dei motivi personali che lo avevano indotto a lasciare la giunta, aveva lasciato intendere anche qualche dissapore di natura politica con il suo stesso partito, che evidentemente non lo aveva sostenuto adeguatamente nella posizione amministrativa affidatagli. Dopo qualche mese dall’uscita dei centristi dell’Udc dalla maggioranza di centrosinistra un altro assessore, Saverio Vacca, dello stesso partito del sindaco, il Pd, rassegnò le dimissioni, senza per altro aver mai ben chiarito le motivazioni politiche e personali di una decisione che, se per Bellomo e Bozzo non aveva provocato una verifica nella maggioranza, nel caso di Vacca ci si  aspettava per lo meno un chiarimento all’interno della coalizione tra il Pd e le altre forze politiche che partecipano al governo cittadino. Il Pd, partito di maggioranza relativa in consiglio, nell’indifferenza degli altri partner di coalizione, Api, Sel, Idv e La Puglia per Vendola, ha lasciato cadere ogni discussione in merito ad una vicenda che apparsa quantomeno gattopardesca per come si è poi risolta all’interno del Pd e della maggioranza. Ora si è dimesso il rappresentante in giunta de “La Puglia per Vendola” ed anche in questo caso il quadro politico della coalizione, da cui è stata generata quest’ultima uscita, non appare neppure in crisi, tanto che Gatti non sembra affatto preoccupato da questa ennesima fuga dalla giunta. Infatti, i numeri per avere comunque una maggioranza in consiglio per Gatti dovrebbero esserci anche senza il voto a favore dei due rappresentanti della civica “La Puglia per Vendola”, Manzari e Scelsi, che al momento non sembrerebbero neppure tanto dispiaciuti dal momentaneo allontanamento del loro partito dalla gestione col sindaco Gatti, atteso che da tempo si è conclusa l’inchiesta della Procura barese su alcune vicende urbanistiche al Comune di Modugno, che vedrebbero tra gli indagati numerosi esponenti politici locali e fra di essi anche il sindaco Gatti ed il suo predecessore Pino Rana, oltre ad alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Un’inchiesta i cui sviluppi finali non dovrebbero tardare ad essere resi noti e da cui verosimilmente dipenderà effettivamente la sorte dell’amministrazione Gatti, più di quanto possa dipendere dagli intrighi politici e personali su cui regge sin dalla nascita.

 

Giuseppe Palella            


Pubblicato il 4 Luglio 2012

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