Cronaca

Non c’è pace nel centrosinistra pugliese

Non c’è pace nel centrosinistra pugliese per un’idea di un possibile allargamento della tradizionale coalizione che amministra il Comune di Bari e la Regione. Infatti,  non appena si e diffusa la notizia che al convegno organizzato a Bari, per oggi pomeriggio, dai transfughi della ‘Lista Schittulli’ all’Hotel Excelsior interverrà il sindaco del capoluogo, Antonio Decaro, ed il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Michele Emiliano, c’è stata la levata di scudi del partito del governatore pugliese uscente, Nichi Vendola, per dissentire sull’iniziativa dei due noti esponenti del centrosinistra. A suscitare le critiche di Sel è soprattutto la partecipazione del Primo cittadino barese, che con la propria presenza andrebbe a legittimare il passaggio nelle fila della maggioranza di centrosinistra dei tre consiglieri comunali di opposizione, eletti lo scorso maggio nell’omonima lista del presidente uscente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli per l’appunto, che, come è noto, alle comunali ha sostenuto il centrodestra. Ed in tale coalizione ha eletto ben tre rappresentati, Anita Maurodinoia, Livio Sisto e Gianlucio Smaldone, sul quale proprio per oggi è atteso l’esito della sospensiva presentata da Desirèe Digeronimo al Consiglio di Stato, nel ricorso d’Appello contro la sentenza del Tar Puglia che lo scorso novembre l’ha estromessa dall’aula “Dalfino”, accogliendo il ricorso dello stesso Smaldone e del ‘Movimento politico Schittulli’ e con cui questi ultimi hanno rivendicato ed ottenuto il seggio inizialmente attribuito alla Digeronimo dalla Commissione centrale elettorale. A contestare Decaro per la sua annunciata presenza al convegno degli ex ‘schittulliani’ che ha come titolo: “Nuovo Movimento Politico, il perché di una scelta” sono Michele Losappio e Leo Palmisano, rispettivamente coordinatore provinciale barese di Sel, il primo, e cittadino, il secondo, i quali con una nota congiunta hanno seccamente dichiarato: “La presenza del Sindaco Antonio Decaro al convegno che sancirà la costituzione in movimento politico degli esuli della lista Schittulli non è una buona notizia”. E, continuando, hanno poi chiarito il perché del proprio disappunto: “ Sinistra Ecologia Libertà non condivide l’idea di un centrosinistra che si allarghi cooptando pezzi e gruppi del centrodestra, invece di puntare a convincere gli elettori anche di quello schieramento”. Infatti, i due rappresentati del partito di Vendola hanno pure spiegato che “Notabilato, manovre di ceto politico, trasformismo fanno male alla politica ed al centrosinistra”. Per cui, alla fine, hanno concluso affermando: “Non capiamo quale bisogno ci sia a Bari ed in Puglia di sostenere questa cattiva politica e di esporsi in prima persona con l’autorevolezza del Sindaco di Bari, che rischia di dare dignità e copertura a operazioni diseducative e dannose.” Queste le motivazioni ufficiali della critica alla decisione del Sindaco di intervenire alla manifestazione dei dissidenti della ‘Lista Schittulli’, durante la quale verranno presumibilmente chiariti i motivi dell’abbandono e nello stesso tempo della nascita di un nuovo soggetto politico, che evidentemente ha già scelto di schierarsi a sostegno della candidatura di Emiliano a presidente della Regione. Però, è verosimile che i motivi per cui Sel non condivide la cooptazione nel centrosinistra degli ex esponenti del MpS nelle istituzionali potrebbero essere ben altri. Infatti, le ragioni del dissenso di tale operazione politica potrebbero essere non solo di natura etica e morale, ma soprattutto politica, a cominciare dal fatto che un qualsiasi allargamento dell’attuale perimetro del centrosinistra riduce di fatto il peso di Sel nella coalizione. Ma vi potrebbero essere anche altre particolari motivazioni che al momento non è dato conoscere. Sta di fatto che a non condividere tale tipo di operazione politica nel centrosinistra non sono soltanto i rappresentanti vendoliani, ma anche nel Pd ci sono alcuni esponenti, come i consiglieri comunali baresi Marco Lacarra (più suffragato alle scorse amministrative con circa 2000 preferenze) e Maria Maugeri, che, stante alle indiscrezioni, sarebbero alquanto critici con il sindaco Decaro per la sua annunciata partecipazione al convegno della Maurodinoia e degli altri ex schittulliani. E si intuisce anche il perché della preoccupazione di alcuni consiglieri baresi del Pd ad un’eventuale allargamento dei numeri della maggioranza che governa a Palazzo di Città. Stando così le cose, si tratta solo di vedere se Decaro parteciperà effettivamente al convegno degli ex schittulliani, condividendo con Emiliano lo scenario della ‘campagna acquisti’, oppure diserterà la manifestazione dei transfughi, per non irritare eccessivamente segmenti importanti del proprio partito e della tradizionale coalizione di maggioranza che lo ha sostenuto alle scorse elezioni. E questo lo si vedrà presto. Anche perché, nel caso di un futuro allargamento della maggioranza, il problema del ‘peso specifico’ non sarebbe soltanto di Sel e di alcune frange interne al Pd, ma anche di tutti gli altri che Decaro lo hanno fatto vincere.  

 

Giuseppe Palella            


Pubblicato il 19 Dicembre 2014

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