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Non è solo la Xylella a flagellare l’agricoltura pugliese

Quasi che non bastassero da sole le calamità naturali a flagellare l’agricoltura pugliese, ci si è messa anche la Regione Campania (guidata anch’essa da una maggioranza di centrosinistra analoga a quella che governa la Puglia e da un presidente, Vincenzo De Luca, anch’egli del Pd come il governatore pugliese Michele Emiliano) a tentare di contrastare la Dop (Denominazione d’origine protetta) di uno dei prodotti tipici e più rinomati di Puglia,qual è la mozzarella di Gioia del Colle. Infatti, lo scorso 28 Agosto il Ministero delle Politiche agricole, con un decreto da firma del ministro Maurizio Martina, ha comunicato la volontà di accordare il marchio Dop alla mozzarella tipica pugliese, così come già fatto precedentemente per quella stessa tipicità della mozzarella di bufala campana. Decorsi, come è noto, trenta giorni dalla pubblicazione del riconoscimento, senza opposizione alcuna, la richiesta può essere trasferita alla Commissione Ue per il riconoscimento definitivo. Ma così non sarà, perché – come innanzi detto – la Regione guidata dal presidente Deluca si è messa di traverso, impugnando in extremis il decreto ministeriale ed aprendo così un contenzioso che, almeno per ora, ha bloccato il completamento dell’iter procedurale per il riconoscimento definitivo, che resta sospeso in attesa che venga definita la controversia in atto. In definitiva, una “guerra” tra poveri, innescata da una Regione meridionale nel già bistrattato comparto agricolo, contro un’altra Regione (pure meridionale) con un comparto primario ancora più disastrato, vista la situazione che già da qualche anno la Puglia sta attraversando con la problematica della Xylella fastidiosa degli ulivi. Problema, questo, che a detta dell’assessore pugliese all’Agricoltura. Leo Di Gioia, deve “coesistere” in maniera endemica, perché “é parte ormai del contesto, soprattutto sugli ulivi”. Inoltre, parlando del batterio che sta essiccando gli ulivi nel Salento, l’assessore ha detto che “sappiamo bene ci sono fughe in avanti del batterio: siamo spaventati ma anche consapevoli che soltanto con un lavoro meticoloso, sistematico, si potranno ottenere dei risultati”. “E che – ha aggiunto – attuando tutte le prescrizioni di Bruxelles, però con una sapiente attività di confronto, si potrà raggiungere il risultato che in questo momento, nel migliore dei casi, é quello del contenimento”. “Siamo consapevoli – ha rimarcato – che la estirpazione del batterio é difficile”. Di Gioia, poi, ha rilevato che “non dobbiamo buttarci giù definitivamente” perché “abbiamo le risorse e gli strumenti. E anche l’umiltà di cogliere gli spunti che arriveranno dal territorio”. E, per tranquillizzare il comparto, l’assessore Di Gioia ha assicurato che “siamo prossimi all’ottenimento del diritto al reimpianto” di varietà di ulivo tolleranti alla batteriosi della Xylella e che il rinvio della decisione, da parte dell’Ue, sulla modifica delle misure di contrasto al batterio che sta essiccando gli alberi tipici del Salento. L’assessore ha spiegato che il rinvio “è stato tecnico” e “contiamo che a ottobre si porti a termine questo particolare procedimento” che é “una prima visione di futuro che si concretizza”. Il reimpianto – ha spiegato Di Gioia – significa riguardare alla produttività dei luoghi che oggi sono impoveriti della propria potenzialità”. L’assessore ha precisato che “bisognerà reimpiantare ciò che ha potenzialmente possibilità di rimanere in vita”, ma si tratta di “un passo avanti che, abbinato al pagamento delle attività relative alla calamità, rappresenta quello che più di tutto sta a cuore ai nostri agricoltori”. “Sulla calamità – ha sottolineato l’assessore – ormai il portale informatico é attivo” e “quindi ci sono le condizioni per dare gli 11 milioni di Euro che abbiamo già, e per pianificare la distribuzione di quelli che con il ministero otterremo già nei prossimi mesi e quando verrà conclamata la calamità anche per gli anni successivi al 2014”. Quanto alle altre misure per il contrasto alla Xylella, l’assessore ha elencato “quelle per la prevenzione che vanno dalle buone pratiche agronomiche che noi imponiamo alle amministrazioni pubbliche e ai proprietari privati. E quelle facoltative ma che riteniamo di poter finanziare all’interno del Psr (Piano di sviluppo rurale) come strutture specifiche a tutela degli alberi, soprattutto monumentali”. “Si pensa ad esempio – ha rilevato Di Gioia – agli incappucciamenti preventivi”. Ad ogni modo, per il responsabile politico regionale dell’Agricoltura pugliese, la Xylella “è una emergenza di portata unica al mondo” e la Regione Puglia, non avendo rango di uno Stato, sta tuttavia lavorando con risorse e mezzi legislativi adeguati alla sua dimensione. Ma ciò non è risolutivo del problema. “Il caso, quindi, – per Di Gioia – deve essere portato sempre più all’attenzione nazionale con strumenti eccezionali da un punto di vista soprattutto finanziario”. “La Puglia – ha in fine ribadito l’assessore – sta facendo il proprio lavoro con dignità, orgoglio, e con la consapevolezza che quei luoghi, in particolare il Salento, devono avere risposte rapide”. E, per questo, la Regione sta facendo “una sorta di Psr (Piano di sviluppo rurale) dedicato”, sapendo che al ministero si dovranno poi chiedere risorse aggiuntive in tal senso. E questo “perché – ha rilevato ancora Di Gioia – non è il Psr lo strumento per gli eventi eccezionali”. In conclusione, l’assessore ha pure ammesso che “la situazione è complessa”, in quanto ci sono parti estese di territorio pugliese che soffrono in agricoltura, ma – a suo dire “la Regione c’è”. Peccato, però, che in molti nel settore non se ne sono ancora accorti. Anzi, pensano esattamente il contrario.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 30 Settembre 2017

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