“Non escludo turbolenze sociali, la gente non arriva a fine mese”
“Non escludo turbolenze sociali, la gente non arriva a fine mese”: il parlamentare europeo ed economista Antonio Maria Rinaldi in questa intervista al Quotidiano parla della non facile situazione economica e soprattutto dell’aumento dei prezzi.
Rinaldi, come siamo messi?
“Male. Gli italiani se ne stanno accorgendo ora, quando hanno raschiato, o stanno raschiando, il fondo del barile. Uno dei grandi problemi del nostro Paese ad esempio sono i salari troppo bassi. Abbiamo poi mitizzato oltre ogni lecita aspettativa il PNRR, lo abbiamo aspettato messianicamente, non si parla d’ altro, però i cittadini non arrivano alla fine del mese. Vi è uno scollamento tra la base e chi governa, in specie la governance europea. Ci si metta in testa che il PNRR non è e non sarà risolutivo”.
Luce e gas fiaccano le tasche dei connazionali e delle imprese…
“Dopo la fine della pandemia vi era una fondata idea e speranza di ripartenza, anche a livello globale. Oggi i timori legati alla guerra Russia Ucraina gettano ombre e soprattutto incertezza sui mercati. In quanto a gas ed energia elettrica mi faccia dire che vi è una netta speculazione, non mi si prenda la guerra come giustificativo. L’ erogatore ha comprato le scorte attuali un anno o sei mesi fa quando la guerra non c’era, dunque ha pagato quelle risorse al prezzo vecchio, cioè senza guerra in corso. Ecco perchè è palese che vi è speculazione e tutto questo purtroppo si ripercuote sulle tasche di chi alla mattina va al mercato a comprare le patate e le zucchine. La maggior parte dei prodotti infatti viaggia su gomma”.
Teme che possano esserci turbolenze sociale?
“Alla gente puoi toccare il telefonino di ultima generazione, la tv più sofisticata, ma non il mangiare. Le primavere arabe scoppiarono per il pane non dimentichiamolo. In più il Paese è fatto in maggioranza da piccole medie imprese che sono quelle maggiormente esposte. Rischiamo una ecatombe sociale se chiudono. A settembre ottobre non sono da escludere turbolenze sociali se la gente non arriva a fine mese”
Teme l’attuale inflazione?
“Certo che la temo ed è pericolosa perchè non causata da esplosione dei consumi, ma dall’ aumento dei prezzi degli alimentari e dell’energia e gli stipendi non si adeguano ad essa”.
Lei parlava di scollamento delle istituzioni…
“Faccio un esempio. L’Europa vuol mettere dal 2035 obbligatorie le auto elettriche correndo dietro a questa ossessione ecologista. Facciamo in questo modo un colossale regalo ai cinesi che hanno il monopolio di materie prime adeguate. Inoltre rischiamo di danneggiare marchi del made in Italy ed eccellenze come Ferrari e Maserati”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 16 Giugno 2022