“Non esiste un segreto, ma solo la continuità gestionale”
“Non esiste un segreto, ma solo la continuità gestionale”: Don Mimmo Laddaga, amministratore delegato del Miulli di Acquaviva si confida in questa intervista al Quotidiano. Parla del suo ospedale che ormai, e da tempo, è una eccellenza nel campo della medicina e i risultati si vedono. Merito sicuramente dei medici, ma anche di una classe dirigenziale al passo con i tempi.
Don Mimmo, qual è il segreto del Miulli?
“Non parlerei di segreto, perché non vi è nulla di arcano o nascosto. E’ tutto alla luce del sole. Se proprio vogliamo usare la parola segreto direi che si chiama continuità gestionale”.
Cioè?
“In poche parole, la stabilità. Se si cambia spesso, se ogni due o tre anni per la mania del cambiamento si rimescolano le carte, è ovvio che i risultati non arrivano. Bisogna invece puntare sul medio periodo che non significa andare alle ere glaciali. Ma non è giusto avere fretta o lavorare con la fretta. In poche parole, i risultati buoni non arrivano dalla sera alla mattina, ma con calma, pazienza e competenza”.
Tuttavia occorre avere anche intuito e sapienza nel saper scegliere i medici giusti.
“Questo è vero. Ma torniamo al discorso della competenza dei dirigenti. Spesso in questo campo tanti parlano solo per parlare, ma non sanno esattamente che cosa fare. Noi preferiamo al contrario parlare poco e lavorare. Quanto ai medici non basta avere il nome, ma bisogna avere professionisti capaci e di valore”.
Uno dei pregi del Miulli è la cosiddetta verifica di risultato, da buon ente ecclesiastico…
“Non ci possiamo permettere spese pazze. Gli investimenti devono essere verificati nel tempo. Il nostro obiettivo, da buon ente ecclesiastico è fare sanità anche per i non abbienti, dare il meglio professionale a chi non è in grado di permettersi spese costose. Anche i non abbienti hanno diritto ad una sanità evoluta e di valore. Le aggiungo che se alla fine del rendiconto avanza un solo centesimo non lo spendiamo per noi, ma lo dobbiamo reinvestire in sanità e attrezzature. In questa ottica è risultato ottimo e di spessore il rapporto con l’ Università Lum. Tanti pensano che sia una cosa dell’ultima ora, ma invece era un progetto che covava da tempo . Come le dicevo, anche e soprattutto nella sanità, per ottenere risultati di spessore e buoni, occorrono due cose: competenza e stabilità gestionale. Non si va da nessuna parte quando si cambiano i vertici molto spesso”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 9 Giugno 2022