Cronaca

“Non ho mai sentito parlare di clan mafiosi. Quello che ho visto è stata solo mala gestione”

L’ex commissario della “Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e teatri di Bari” Carlo Fuortes, attualmente sovrintendente al Teatro dell’Opera di Roma, è stato sentito dalla commissione Cultura della Camera dei Deputati, in qualità di esperto, per la situazione dei 14 Enti lirici italiani di tradizione, una delle quali è la Fondazione barese. Nel corso dell’audizione l’ex commissario della “Fondazione Petruzzelli” è stato chiamato a rispondere ad alcune domande rivoltegli dal deputato barese Giuseppe Brescia del “Movimento 5 Stelle”, che lo ha interrogato sulla sua recente esperienza trascorsa alla guida del più importante Ente lirico pugliese, che tutt’ora all’attenzione della cronaca sia per le grosse perdite di bilancio accumulate in passato che per alcune recenti dichiarazioni rilasciate dal successore di Fuortes nella guida artistica dell’Ente, il sovrintendente Massimo Biscardi. Infatti, il deputato barese penta stellato non si è fatto sfuggire l’occasione per chiedere all’ex commissario del Petruzzelli qualche chiarimento sulla situazione gestionale dell’Ente lirico barese e, in particolare, di riferire sulle voci di presunte “infiltrazioni interne ed esterne da parte di clan” in faccende connesse all’attività del Teatro Petruzzelli. Voci per altro ribadite anche da una dichiarazione dell’attuale sovrintendente Biscardi. La risposta di Fuortes a tale domanda è stata categorica: “Non ho mai sentito parlare di clan mafiosi. Quello che ho visto è stata solo mala gestione”. Però, i dubbi e gli interrogativi sulle passate gestioni della Fondazione Petruzzelli sono tutt’altro che archiviati, poiché il parlamentare barese del M5S ha promesso battaglia sulla vicenda. Infatti, lo stesso Brescia al termine della riunione di Commissione, in cui è stato ascoltato in via informale Fuortes, ha dichiarato: “Abbiamo già depositato delle interrogazioni parlamentari in merito e sicuramente chiederemo ulteriori delucidazioni all’ex-sovrintendente”.E, proseguendo, è entrato nei dettagli dei dubbi sull’Ente lirico barese ed ha precisato: “Vorremmo capire come mai nel 2013 il costo del personale è aumentato nonostante ci sia stata una riduzione di organico rispetto al 2012”. E, sempre  sulle voci di bilancio poco chiare della Fondazione Petruzzelli, il deputato grillino ha sollevato pure altri dubbi quando, continuando, ha inoltre dichiarato : “Vorremmo sapere come mai nel 2013 la Fondazione Petruzzelli ha speso 400.000 Euro di materie prime, che per inciso è cifra analoga a quella spesa dalla Fondazione ‘La Fenice’ di Venezia, con la differenza che quest’ultima ha prodotto il triplo delle serate”, aggiungendo pure, ironicamente evidentemente, che di tale voce di costo non si conosce il dettaglio delle 400mila Euro di spese. E ciò contrariamente alla Fondazione veneziana che, ad esempio, ha specificato nel proprio rendiconto anche le spese sostenute per le fotocopie. In fine, Brescia ha concluso le sue dichiarazioni sull’annunciata battaglia chiarificatrice delle voci di bilancio della Fondazione lirica barese facendo sapere che “Vorremmo anche maggiori chiarimenti riguardo ai costi di affitto, ai costi di noleggio delle apparecchiature illuminotecniche. Insomma: vogliamo vederci chiaro.” Quindi, sembrerebbe di capire che le polemiche del giovane parlamentare pentastellato pugliese sulla gestione della Fondazione ‘Petruzzelli’ non riguarderebbe solo il periodo di attività dell’Ente in cui presidente del Cda era l’ex Primo cittadino barese Michele Emiliano, ma anche quello successivo. E precisamente da marzo del 2012 fino alla fine del 2013, quando a guidare la Fondazione per oltre un anno e mezzo è stato Fuortes in veste di commissario governativo, nominato dall’allora ministro dello Spettacolo e Beni culturali dell’ex governo Monti, Lorenzo Ornaghi. Infatti, stante al balletto delle cifre dichiarate, sia prima del commissariamento che dopo, a molti non è ancora chiaro se il deficit di bilancio dell’Ente lirico barese prima della nomina di Fuortes sia stato effettivamente ripianato, oppure sia rimasto anche dopo la gestione commissariale, perché il pareggio e l’attivo di gestione, prodotti e comunicati da Fuortes al termine del suo mandato di gestione straordinaria, siano stati solo fittizi. Infatti, il vero rischio per l’Ente lirico barese è quello che, continuando di questo passo, prima o poi, con i tempi di crisi in cui attualmente versano le finanze pubbliche, finisca per essere declassato. E, quindi, escluso dall’elenco delle 14 Fondazioni italiane ammesse al riparto dei fondi pubblici per i Teatri di tradizione. Posto che, come si ricorderà, la Fondazione ‘Petruzzelli’ si è meritoriamente conquistato da appena un decennio.     

 

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 18 Novembre 2014

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