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“Non possiamo neanche escludere fenomeni estremi come temporali, grandinate e bombe di acqua”

Il colonnello Antonio Laricchia analizza così il particolare momento climatico

 

“Adesso non possiamo neanche escludere fenomeni estremi come temporali, grandinate, bombe di acqua”: il noto meteorologo barese colonnello Antonio Laricchia analizza così il particolare momento climatico che ha visto la Puglia e Bari tra le mete più esposte al calore e al bollino rosso. Lo abbiamo intervistato.

Colonnello Laricchia, il caldo si è fatto sentire e anche molto…

“Le ondate di calore ci sono state pure nel passato, penso alla estate del 2007. Anzi nel luglio del 2007, statistiche e dati alla mano, Bari raggiunse i 45,7 gradi, record assoluto, Foggia 45 e Lecce 44”.

Quale la causa?

“Bisogna imputare queste ondate di caldo torrido all’anticiclone africano che manda aria calda dal deserto. Tuttavia la particolarità di questa nuova situazione rispetto al passato è un’altra”.

Cioè?

“Cioè praticamente è tutto luglio che andiamo avanti in questo modo, è il luglio più rovente degli ultimi cento anni, di fatto abbiamo avuto tre ondate di calore praticamente consecutive. Bari ha toccato il picco martedì scorso con 42 gradi e Taranto con 41. Possiamo senza tema di smentita definire questa l’estate o il luglio più caldi degli ultimi anni”.

E l’amico maestrale?

“Per fortuna porterà abbassamento di temperature e lo si deve alla discesa di aria atlantica fresca dal nord Europa. Ovviamente tutto questo potrebbe determinare problemi e fenomeni estremi se consideriamo che la temperatura del mare è di 28 gradi, sei più della norma, e tutto ciò causa una ricarica energetica non indifferente. La ricarica energetica del mare, scontrandosi con le correnti umide atlantiche potrebbe causare, non lo escludiamo, fenomeni estremi quali grandinate, rovesci, forti piogge, bombe di acqua”.

Qual è la causa di questi continui cambiamenti e del riscaldamento tanto esagerato?

“La risposta sta nell’inquinamento selvaggio e nel riscaldamento globale del pianeta che a sua volta, porta le correnti calde del Pacifico, il cosiddetto Nino e un vero subbuglio termico dalla Terra del Fuoco. Per intenderci, non è un fenomeno soltanto italiano, ma mondiale e ricordo che a giugno a Madrid ci sono stati 48 gradi, penso alla Grecia, alla stessa Spagna.”.

Adesso un poco di tregua, e nel resto di agosto?

“E’ presto per fare delle previsioni, tuttavia non è da escludere affatto ad agosto una nuova e persistente ondata di calore. Ovviamente previsioni a lungo raggio non si possono fare con esattezza”.

In tutto questo esiste lo zampino dell’uomo?

“Innegabilmente. L’ uomo ha creato pasticci. Ancora oggi i Paesi del Brics non intendono fermare le emissioni e ci vorranno anni per regolarizzare le cose, ovviamente se l’uomo riuscirà a capire che deve fermarsi”.

Ripercussioni negative e dannose sulle campagne….

“Per fortuna a maggio e giugno ha piovuto parecchio e gli invasi sono pieni, tuttavia la terra è secca. Il caldo ha creato disastri, bruciato verdure e ortaggi nella campagna. Penso alle nefaste conseguenze che avremo sull’ uva dove si annuncia un calo nella produzione pari al 40 per cento ed anche sull’ olivo, con una riduzione del raccolto che dovrebbe aggirarsi sul trenta per cento. Insomma, le conseguenze del caldo e della sconsiderata condotta umana hanno lasciato uno strascico di danni e problemi non da poco. Bisogna rendersene conto e cercare di correre ai ripari”.

BV


Pubblicato il 27 Luglio 2023

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