Cronaca

“Non possiamo permetterci di mancare le riforme”

Non possiamo permetterci di mancare le riforme”: lo dichiara in questa intervista che ci ha rilasciato il dottor Leonardo Patroni Griffi, Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata che ha organizzato con Exprivia dei forum in concomitanza con quello di Cernobbio. Con lui abbiamo realizzato un bilancio della manifestazione.

Presidente Patroni Griffi, qual era lo scopo della vostra manifestazione?

“E’ una manifestazione giunta felicemente alla seconda edizione che nella prima parte ha lo scopo di interagire col Forum di Cernobbio e tutti sappiamo che è una platea molto qualificata dell’economia. Nella seconda abbiamo discusso con delle giornate tematiche su temi nazionali e locali”.

Una manifestazione di ampio respiro…

“Certamente, anche per gli invitati che hanno dato la loro adesione e per i temi trattati. Sinceramente le dico che siamo molto, ma molto soddisfatti”.

Da Presidente di banca, come sta messa oggi la Puglia?

“La situazione della nostra regione a conti fatti è molto promettente. Uno dei problemi semmai è la digitalizzazione che va incrementata e incentivata al pari delle imprese digitali che in questo momento sono fondamentali. Bisogna insistere e accelerare sulle competenze digitali”.

Situazione economica della Puglia…

“Non ci possiamo lamentare, almeno rispetto ad altre realtà. Non vedo all’orizzonte situazioni di tensioni sociali anche se il problema del caro bollette e materiali si fa sentire pesantemente”.

E l’ inflazione?

“Naturalmente pesa e molto il tasso di inflazione che è elevato. Bisogna riconoscere che questa tuttavia, non è una inflazione da domanda, ma è importata a causa di fattori e fenomeni geopolitici, penso alla guerra in corso. A mio avviso sarà destinata a calare solo quando la situazione internazionale si riassesterà in senso positivo. Al momento non vedo grandi cose da poter fare, purtroppo”.

Ottimista?

“Da banchiere ovviamente lo sono, ma con cautela e prudenza perchè la banca investe e tratta soldi dei clienti, non propri. Ecco perchè pur ottimisti di fondo, dobbiamo necessariamente andare con i piedi di piombo”.

Pnrr, che effetti porterà?

“Sicuramente positivi e benefici. Penso che sia una grande opportunità per tutto il nostro Paese, spinge a programmare per cinque dieci anni”.

Possiamo permetterci il lusso di lasciarcelo scappare o di non realizzarlo?

“No. E’ assolutamente necessario per il benessere sociale. Ma a mio avviso quello che non dobbiamo mettere da parte sono le riforme. Forse le riforme da un punto di vista concreto sono persino più importanti del Pnrr. Bisogna lavorare in tal senso tenendo presenti i tempi, cioè la data del 2026 che è dietro l’ angolo”.

BV


Pubblicato il 7 Settembre 2022

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