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Non si placano le proteste di cittadini e operatori per il “trenino” nel Petruzzelli

Non si placano le proteste degli esercenti baresi del settore della ristorazione, dello spettacolo e degli intrattenimenti in generale che, dopo la nota vicenda dei “trenini” all’interno del teatro Petruzzelli gremito di  pubblico nella notte di San Silvestro, si sono sentiti traditi dalla istituzioni locali, in particolare dal sindaco Antonio Decaro, oltre che beffati per i divieti imposti alle loro attività a causa del Covid, ma poi non rispettati, in diretta televisiva per giunta, proprio con una manifestazione autorizzata e patrocinata dal Comune di Bari. Infatti, secondo Paolo Bianchini e Maurizio Scaramuzzi, rispettivamente presidente e coordinatore pugliese dell’associazione di categoria “Mio Italia” (ossia “Movimento imprese ospitalità”), per i ristoranti, bar, pizzerie, pub, cocktail bar del capoluogo della regione Puglia, il 2021 è finito male e il 2022 è iniziato peggio. I due rappresentati del “Mio”, a commento di tale loro affermazione, hanno rilevato che “il Sindaco della città, da una parte ha vietato la festa in piazza, quindi all’aperto, che avrebbe fra l’altro dato ‘ossigeno’ agli esercenti baresi; dall’altra ha consentito il gran veglione al chiuso del Petruzzelli, al quale ha partecipato lui stesso”. Quindi, hanno esclamato Bianchini e Scaramuzzi, “per i piccoli imprenditori baresi oltre al danno, la beffa”, spiegando che il danno è consistito alla categoria nei mancati guadagni, alla terza stagione di emergenza Covid e dopo un Natale andato deserto e la beffa, invece, è stata quella di vedere in Tv i “trenini” gioiosi di Capodanno al chiuso di un teatro, il Petruzzelli per l’appunto, ovviamente gremito di spettatori. Difatti, i due esponenti dell’associazione “Mio”, ritenendo il Primo cittadino barese, Decaro, doppiamente responsabile sul piano istituzionale, sia in quanto sindaco di Bari, sia perché Presidente Anci, ossia dell’Associazione dei Comuni italiani, hanno in fine commentato sostenendo che Decaro “non solo dovrebbe rimboccarsi le maniche per attivare politiche a favore delle pmi (ndr- piccole e medie imprese italiane), ma dovrebbe anche mostrare il buon esempio a tutti i Comuni italiani”. Precisando, inoltre, che “Mio Italia vuole dare voce alle proteste che continuano ad arrivare dagli esercenti baresi, in grande difficoltà come i loro colleghi di tutta Italia, che si sentono a dir poco presi in giro”, perché “quanto accaduto – a loro dire – non deve passare sottotraccia”, trattandosi di un fatto “gravissimo”, sotto l’aspetto istituzionale, ovviamente.  A polemizzare con il sindaco Decaro per quanto accaduto all’interno del teatro Petruzzelli sono intervenuti con una nota anche i consiglieri comunali baresi di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre e Michele Picaro, che hanno definito il Primo cittadino un “sindaco sceriffo a part time”. “Abbiamo tutti tra i ricordi delle nostre bacheche social un meme con il sindaco che caccia in malo modo chiunque” non rispettoso delle normative emergenziali anti-Covid, hanno rilevato i due rappresentanti baresi del partito di Giorgia Meloni, che hanno anche commentato: “Una perfetta strategia social, diremmo oggi, che ha creato un forte risalto mediatico (immagini addirittura arrivate in Cina) e la convinzione generale che alla guida della città ci fosse un ferreo ed autoritario primo cittadino”, pronto a cacciare o far multare per strada, nei parchi o nei mercati rionali finanche anziani e ragazzini non rispettosi dei precetti normativi anticontagio. Quindi, hanno proseguito Melchiorre e Picaro: “Ci saremmo aspettati, infatti, per coerenza, che quel “tu c sta a fasc do” sarebbe diventato al plurale, perlomeno sui social se, come pare, Decaro non avesse assistito al trenino ‘live’ del Petruzzelli” Perciò, secondo i due esponenti baresi di Fdi, è “davvero incomprensibile l’atteggiamento del Sindaco” che pilatescamente ha dichiarato che  “i responsabili sono gli organizzatori” come “se di colpo i 5800 contagi, le buone norme comportamentali che lui stesso diffondeva urbi et orbi, d’improvviso riguardassero un’altra città, un’altra comunità”. Infatti, hanno poi ricordato i due consiglieri comunali di opposizione, “la scelta di spostare lo show al Petruzzelli” è stata condivisa da Decaro con gli organizzatori della manifestazione della notte di San Silvestro nel teatro di corso Cavour e, sicuramente per Melchiorre e Picaro, il sindaco avrebbe parlato di grande successo e di meravigliosa vetrina per la nostra città, ringraziando gli organizzatori dell’evento per aver consentito tutto ciò, se non ci fosse stato “il trenino”. Un trenino ripreso da un cellulare (della serie “chi di social colpisce, di social patisce”) che per gli oppositori comunali di Fdi ha trasformato come per incanto un sindaco sceriffo in un Bart Simpson dal facile “non sono stato io”. Invece,“un sindaco responsabile, pronto a chiedere scusa ai baresi per i punti del programma non realizzati”, secondo i due esponenti di Fdi, “avrebbe dovuto chiedere a nome della città scusa a tutti i gestori dei locali per lo schiaffo che stavano ricevendo”. Ma così non è stato, poiché – come è noto – Decaro ha candidamente dichiarato che “la responsabilità è altrui” benché – hanno rilevato ancora Melchiorre e Picaro – “sia lui la massima autorità sanitaria nella Città”, lasciando i cittadini smarriti. Pertanto, i due rappresentati del partito della Meloni nell’aula “Dalfino” hanno concluso chiedendo che Decaro ora “si attivi con la stessa coerenza per comprendere chi avrebbe dovuto far rispettare le regole ed il protocollo previsto” e sottolineando che “sarebbe difficile pretendere nei prossimi giorni far rispettare le regole alle tante attività ed ai tanti cittadini quotidianamente attenzionati dai rigidi controlli previsti da questa amministrazione”. Insomma, alcuni rappresentanti dell’opposizione presenti nel Consiglio comunale barese ogni tanto provano a farsi sentire su vicende eclatanti e paradossali, ma senza forse alzare troppo i toni probabilmente per non inimicarsi il sindaco Decaro. Anzi, per dargli forse qualche suggerimento o consiglio. Ma, nel caso in questione, lo sconcerto e le proteste di molti cittadini ed operatori commerciali baresi sono sicuramente più “rumorose” di quelle messe in atto dalle opposizioni.

 

Giuseppe Palella

 

 

 

 

 

 

 


Pubblicato il 5 Gennaio 2022

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