Cronaca

Non si vedono più le strisce per il parcheggio disabili….

Passeggiare, guardare una vetrina con tranquillità o più semplicemente uscire dal portone di casa senza trovarsi dinanzi auto parcheggiate sul marciapiedi, oppure, ancora peggio, non poter usare lo spazio riservato per parcheggiare la propria, di auto, perché le strisce gialle sono oramai invisibili: a Bari accade di tutto e i disabili sono prigionieri in casa. Le loro carrozzine non riescono a farsi largo sul marciapiede o a parcheggiare come loro diritto perché gli spazi invisibili occupati. Una vergogna. Sono furiosi i residenti del rione Libertà, ma anche gli automobilisti disabili per i ritardi del Comune. L’ultima denuncia arriva da Luigi Cipriani, segretario del Gruppo Indipendente Libertà, pronto anche lui a denunciare l’ennesimo caso di insensibilità ed inerzia amministrativa da parte della Ripartizione al Traffico del Comune di Bari, ai danni delle categorie dei più deboli della città di Bari. I fatti. Poco più di sei mesi e precisamente a giugno e settembre dello scorso anno, un invalido civile totale residente in Via Trevisani (siamo sempre al quartiere Libertà) inviava un paio di note a poca distanza l’una dall’altra al Direttore della Ripartizione Traffico del Comune. Due missive aventi a oggetto la richiesta di rifacimento della segnaletica dell’area riservata ai disabili, tenuto conto che la stessa – sita prospiciente al civico 319 di Via Trevisani – risulta da tempo praticamente invisibile. Tanto che conseguentemente l’area medesima viene “sistematicamente” occupata da auto estranee (non certamente condotte da disabili), mentre al contrario, s’arrabbia Cipriani, le strisce per le aree a pagamento risultano sempre “…ben visibili da non potersi confondere”. Per l’ex consigliere comunale Gil la misura è colma: l’Amministrazione Comunale continua ad ignorare i diritti verso i più deboli, ignorando problemi facilmente risolvibili. Se soltanto amministratori e funzionari comunali mostrassero un pizzico di sensibilità in più nei riguardi di cittadini e ceti deboli…


Pubblicato il 2 Febbraio 2011

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