Non sono solo gli autobus a viaggiare a scoppio ritardato, ma anche le denunce
All’Amtab, l’Azienda di trasporto pubblico barese interamente di proprietà comunale, non sono solo gli autobus ad arrivare in ritardo, ma anche le denunce su presunte irregolarità nella gestione di alcuni appalti per l’acquisto di autobus usati e sulla manutenzione dei mezzi. Infatti, ben presto la Procura barese potrebbe aprire un nuovo filo d’indagine sulla ex municipalizzata del trasporto pubblico di Bari in base ad un dossier consegnato martedì scorso dall’ex presidente Antonio Di Matteo al sindaco, Antonio Decaro, e da questi ai carabinieri. I militari della “Benemerita”, infatti, hanno già mercoledì mattina depositato tutta la documentazione pervenuta da Palazzo di Città all’apposito Ufficio di via Nazariantz. Come è noto, sull’Azienda comunale di trasporto pubblico la Procura ha già avviato due diversi procedimenti investigativi. Uno relativo al degrado dei mezzi, aperto dopo un esposto depositato da alcuni rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendale ed un altro, coordinato dal pm Francesco Bretone, riguardante l’ipotesi di truffa ai danni della partecipata del Comune, per presunti illeciti nell’affidamento dei lavori di manutenzione dei mezzi, di abuso d’ufficio per i contratti di proroga di alcuni appalti relativi a servizi di pulizia ed a quelli di vigilanza, oltre ad altre indagini attinenti la manutenzione dei sistemi informativi e di telecontrollo e ad un sospetto falso in bilancio e peculato che vede tra gli indagati anche un ex presidente dell’Azienda, Tobia Renato Binetti. Quindi, ora che la Procura ha acquisito il dossier inviato al sindaco Decaro dall’ex presidente Di Matteo, predecessore di Binetti, i filoni di indagine potrebbero essere allargati ad altri fronti non presi in considerazione precedentemente. E’ strano, però, che l’ex presidente Di Matteo, che è cessato dalla carica da oltre quattro anni (per l’esattezza da fine giugno del 2011) solo adesso si è ricordato di inviare al Comune, che – da non dimenticare – è il proprietario unico dell’Amtab Spa, un dossier di eventuali sospetti su talune gare ed affidamenti che potrebbero avere rilevanza penale. Infatti, per la cronaca, è bene ricordare che al tempo in cui Di Matteo era presidente dell’Amtab il sindaco di Bari era Michele Emiliano, che – come è noto – è un pm in aspettativa, ed a cui lo stesso Di Matteo avrebbe a suo tempo dovuto comunicare (oltre che all’Autorità giudiziaria, ovviamente) eventuali sospetti sulle dinamiche amministrative interne all’Azienda di trasporto sia perché, in quel momento, Emiliano era il capo dell’Ente proprietario della ex municipalizzata, sia perché era stato proprio lo stesso Emiliano a nominarlo nel 2007 al vertice dell’Amtab. Nomina che – come è noto – per legge ha prevalentemente un valore fiduciario. Ma c’è di più. Nel 2011 – come si ricorderà – a succedere a Di Matteo alla guida dell’Amtab, sempre per scelta dell’allora sindaco Emiliano, fu l’ex prefetto Michele Lepri Gallerano in veste non di presidente, ma addirittura di amministratore unico. Ruolo che l’ex alto dirigente del Ministero degli Interni ricoprì per oltre un anno e mezzo, fino alla nomina dell’avvocato amministrativo Tobia Binetti che, però, assunse – sempre per decisione del sindaco ex pm – la carica di presidente, ripristinando quindi una gestione collegiale con il Cda e non più singola della partecipata comunale del trasporto urbano di Bari. Quindi, ci sarebbe anche da chiedersi come mai l’ex presidente Di Matteo non abbia comunicato subito e – come suole dirsi – a caldo, perplessità e sospetti su talune vicende interne all’Azienda al suo successore, l’ex prefetto Gallerano per l’appunto, trattandosi di una figura altamente qualificata e specializzata a poter approfondire fatti ed atti oggetto di eventuali sospetti? E’ possibile pure che Di Matteo si sia già attivato allora in tal senso. Però, appare comunque poco comprensibile il fatto che soltanto adesso che sulla poltrona di primo cittadino di Bari non siede più Emiliano, ma soprattutto ora che l’Autorità giudiziaria già indaga da diverso tempo sulle anomalie dell’Amtab, l’ex presidente Di Matteo si è deciso ad inviare al sindaco un dossier che potrebbe contenere notizie ed informazioni con eventuali risvolti di natura penale, visto che Decaro lo ha subito presentato ai Carabinieri. In ogni caso, considerazioni e sviluppi a parte sulla vicenda, alla luce della recente notizia di presentazione del dossier sull’Amtab dell’ex presidente Di Matteo, non più in carica dal 2011, di certo si può affermare che nell’Azienda barese di trasporto pubblico a viaggiare a scoppio ritardato non sono soltanto gli autobus, ma anche le denuncie. Ed anche questo è sicuramente un disservizio in linea con tutti quanti gli altri, già noti, di quella partecipata del Comune del capoluogo pugliese.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 7 Aprile 2016