Cronaca

“Nonostante le promesse, ancora silenzio sull’Arif”

Non mollano la presa i consiglieri del Movimento 5 Stelle, nonostante omissioni e silenzi che giugono dalle stanze dell’amministrazione regionale, in particolare, sull’agenzia Irrigui e Forestali. Proprio in ARIF, difatti, come tutti sanno è presente un enorme numero di lavoratori che hanno sottoscritto un contratto individuale di lavoro in applicazione del Contratto Collettivo Regioni e Autonomie Locali ma che allo stesso tempo, fino ad oggi, nonostante l’intervento anche dei sindacati e gli atti di diffida – con tanto di sollecito dell’intervento della dirigenza della Regione Puglia e dell’ARIF stessa – non è stata avviata per loro alcuna procedura finalizzata alla sottoscrizione del C.I.D. E tanto meno sono in corso gli atti per la costituzione del Fondo e il riconoscimento del salario accessorio, nonché per il pagamento delle relative spettanze economiche. Ecco perché il Movimento 5 Stelle è tornato senza stare a pensarci troppo a pretendere spiegazioni, interrogando ancora una volta l’assessore Di Gioia (Agricoltura) e l’assessore Leo (Lavoro). “Già nel settembre 2016 – sparano ad alzo zero i consiglieri regionali Antonella Laricchia, Rosa Barone, Grazia Di Bari, Gianluca Bozzetti – attraverso un’interrogazione avevamo sollevato la questione dell’assurda coesistenza di contratti di natura sia pubblica che privata, della stabilizzazione e della presenza di persone che non ne avrebbero diritto tra gli stabilizzandi, oltre a rivolgere domande riguardanti le consulenze anomale.  Ad oggi, purtroppo, nonostante le rassicurazioni e l’impegno  a risponderci in tempi brevi preso dall’assessore Di Gioia che nel corso della seduta del Consiglio Regionale del 7 settembre 2017, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta”. Conclusione? “Per questo chiediamo, ancora una volta e in modo specifiche su questo punto, all’Assessore Di Gioia, all’assessore al Lavoro, Leo, e al Presidente Emiliano, quali siano le tempistiche per il riconoscimento dei diritti e delle spettanze dovute, dei lavoratori che attendono ancora la sottoscrizione del C.I.D. (Contratto Integrativo Decentrato). Rifiutarsi di garantire un diritto ai lavoratori – concludono – significa esporre l’Agenzia a un contenzioso che potrebbe risultare molto dispendioso e a pagarlo sarebbero, come al solito, gli agricoltori rinunciando ai servizi che l’Agenzia dovrebbe assolutamente garantirgli”. E come non bastasse, solo qualche mese fa è stata istituita un’Agenzia per l’innovazione in Agricoltura (Arxia) a cui, nella legge di istituzione, sono state affidate funzioni che oggi si vorrebbero ancora affidare all’Arif, dimostrando senza colpo infierire l’inutilità dell’agenzia di nuova istituzione. E che rischia, sempre per i consiglieri a cinque stelle, di creare l’ennesima confusione normativa che il settore agricolo non può permettersi. Nel mirino, tanto per cambiare, anche le numerose assunzioni in Arif che oggi arrivano a costare 9 milioni di euro. “L’Arif è in stallo – proseguiva prima dell’estate la consigliera Laricchia – perché per anni è stata usata come ufficio di collocamento ed oggi, si vorrebbe chiedere a questa agenzia di supportare nuove funzioni e assumere nuovo personale come se nulla fosse, illudendo dei lavoratori che presto potranno trovarsi in seria difficoltà. Sono sinceramente scioccata – conclude – dal parere favorevole dei consiglieri della maggioranza e dall’astensione di quelli delle altre opposizioni: le stesse persone che ho visto attaccare mai troppo duramente e solo a parole le mancanze dell’Arif perchè non si adoperano concretamente per evitare il ripetersi degli errori di un passato fin troppo recente?”. Al centro della bufera, tanto per non perdere la memoria, altre selezioni per l´inquadramento nei ruoli del personale O.T.I. ex irrigui, ma anche le assunzioni a tempo determinato di lavoratori interinali col passaggio già attuato negli anni scorsi all´Agenzia ARIF di trecento unità ex SMA spa, a tempo determinato, e le solite nomine dirette di dirigenti, direttori tecnici e amministrativi. Cadute nel vuoto, anche nel corso delle passate legislature regionali rette da Vendola, le ricognizioni sulle assunzioni effettuate, ma anche sugli incarichi e contratti, attraverso l´elenco dei dipendenti regionali che prestano servizio per l´Arif con le relative funzioni, al fine di poter verificare il reale fabbisogno di personale e di nuove figure professionali per il completamento della pianta organica. Inutile chiedersi come sono state assunte parecchie figure professionali tanto care a Emiliano e assessori vari, mimetizzati nelle varie agenzie regionali come Pugliapromozione, Arif, Ares e Arem, tutti acronimi dove assai spesso si celano impiegati e funzionari che servono o hanno servito fedelmente i loro ‘padroni’ nel corso delle ultime campagne elettorali…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 12 Dicembre 2017

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