Cultura e Spettacoli

Nostra Signora delle Ambre

Il Parco Archeologico di Trinitapoli è composta da due ipogei : quello dei Bronzi e l’altro degli Avori. Circa duecento le sepolture rinvenute, tutte fornite di vasti corredi funebri : armi bronzee e vasellame per gli uomini, monili per le donne. Il più ricco dei corredi femminili è quello appartenuto alla cosiddetta Signora delle Ambre : due anelli, orecchini e una collana composta da una trentina di perle d’ambra. Un corredo che segnala l’appartenenza ad un lignaggio molto elevato. Questo perché l’ambra non era cosa per tutti nei giorni del Bronzo. L’ambra è una resina emessa dalle conifere che col tempo fossilizza e solidifica ; l’età stimata varia dai 25 ai 40 milioni di anni. Usata soprattutto in gioielleria dall’età della pietra, l’ambra si raccoglie comunemente in Polonia, Lituania, Lettonia, Russia, Danimarca, Germania e Svezia. Si trova però sotto forma di simetite, una varietà più rara, anche in Sicilia. Da dove veniva l’ambra della misteriosa Signora sepolta migliaia d’anni fa a Trinitapoli, da nord, pervenuta lungo la ‘via dell’ambra’, ovvero la valle del Danubio, o da sud, da qualche spiaggia in prossimità della foce del fiume Simeto, nei pressi di Catania? La presenza dell’ambra in Puglia è conferma della vivacità degli scambi commerciali cinquemila anni fa. Ciò è anche ragione di stupore. Viaggi interminabili affrontati per terra e per mare in mezzo a cento insidie, a piedi, a dorso di cavallo, per mare. Migliaia di chilometri macinati orientandosi con le stelle. Chissà quante spedizioni mercantili perdute tra neve, fango, piene rovinose, tempeste, agguati… Quando l’ambra giungeva a destinazione aveva già moltiplicato per cento il valore d’origine. A quanto poteva essere scambiata e con cosa? Probabilmente con sale, l’unico bene di cui c’è sempre stata una certa abbondanza nel foggiano. Un cinque chili di sale per una pietra grossa quanto un’unghia? Cifre da brivido. Quale altro valore assegnare al fenomenale collier in questione, allora, se non quello di status symbol? La Signora delle Ambre non era una qualunque, bensì la moglie, probabilmente, di un capo-tribù, di un ministro di culti propiziatori, di un abile mercante, di un altrettanto abile allevatore-agricoltore… In questi ultimi tempi intorno alla sua figura è fiorita la fantasia. A parte un docu-dramma di Michele Pinto, nel 2004 l’Editore Grenzi ha pubblicato ‘La signora delle ambre. Biografie fantastiche di una donna dell’età del bronzo’. Il volume raccoglie i contributi di giovani scrittori locali che hanno partecipato ad un concorso letterario promosso dall’Assessorato alla Cultura di Trinitapoli. Chi era la Signora delle Ambre, una donna giunta sulle rive dell’Adriatico dal lontano Baltico, una misteriosa ragazza egiziana, una sacerdotessa senza fortuna, la vittima di un bruto, di un atto di generosità…?

Italo Interesse

 


Pubblicato il 28 Dicembre 2017

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