Cultura e Spettacoli

Noterelle di un alieno incazzato (20)

Stamane Sento forte il Bisogno di Spigolare, qua e là, i fatti e i piccoli misfatti, a ME vicini e quelli da ME lontani. Scorrendo “facebooK”, ecco, MI viene incontro una foto il cui contenuto è il mio primo motivo di amarezza, sostantivo astratto, eufemisticamente, usato, per non essere vieppiù, icasticamente, Pungente, come MI Connota un caro Amico. Il “visus” del fotografo s’inoltra in una basilica di un “borgo selvaggio” a nord di bari, molto bazzicata e molto arricchita, nel recente passato con le lire e, ancora prima, con monete di conio borbonico, oggi con gli euro, dai fedeli, che sperano miracoli impossibili dalle statue di due gemelli, secondo la ”vox populi”, taumaturghi, in essa albergati. In prima fila, al posto riservato alle autorità “borghiane”, ad assistere ad un rito religioso, nel tempio celebrato, sono ripresi una leggiadra signora, indossante la fascia tricolore, in rappresentanza del “primo” condòmino del “borgo” (che, a sua volta, rappresenta tutti, proprio tutti, i condòmini del “borgo”) e con lustra divisa del corpo dei vigili urbani “borghiani” il di esso comandante. Nell’ ”affittare” (in Lingua bitontina: ”esaminare” con accentuato disamore, disgusto), con grave mio dispetto, la foto, ineludibile una prima considerazione. Avendo, precedentemente, notato che in un altro evento all’esterno del “borgo”, suppongo in una città del lazio, ostentava la fascia tricolore un barbuto, sconosciuto ai più e credo, “etiam”, ai miei 25 Lettori, signore, di cui non conosco l’ufficio che lo ha reso idoneo, se non degno, a/di rappresentare il “primo” condòmino del “borgo”, di cui testé s’è fatta menzione, MI sono, esterrefatto, chiesto ove, mai, sia egli, cioè, il “primo”, finito e, pure, il suo fido? Essi così gelosi della loro esclusiva, tricolorata visibilità per future scalate elettorali, se in due occasioni si sono, benignamente, adoprati in “un passo indietro” a favore di due “outsider” della, si fa per dire, politica ”borghiana”, permettendo loro di rappresentare ciò che loro con poca efficacia rappresentano. Viaggiando tra mille pensieri e, altrettante, ipotesi, avrei concluso sul processo di “autofantasmatizzazione” dei due, del “primo”, soprattutto, se non MI fosse sovvenuto il ricordo di un di lui vano tentativo di abbassarsi (si può abbassare la “torre eiffel”?) davanti ai fotografi che lo stavano eternando in compagnia di un generale, di levatura corporea di gran lunga “terra terra” rispetto alla sua (nonostante la “cofana” di ordinanza, il supergrecato e superstellato gli arrivava all’ombellico), MI sono rassegnato a prendere atto della conversione dei due alla spartizione della visibilità (nella stagione dell’apparire essa frutta molti voti di elettori forniti solo di pancia) con i loro gregari che fanno parte del “cerchio magico”, ottimamente, installatosi nel/ sul “palazzo”. Una seconda considerazione ha, vieppiù, accentuato il mio giustificato Risentimento nell’esame della foto: la signora fasciata di tricolore e il vigile impettito con divisa di ordinanza sono incorsi in uno sgarbo costituzionale. L’Italia non è una nazione teocratica, di cattolica specie: E’, invece, una Nazione Laica, nel senso che nessuna religione può arrogarsi il diritto di dirsi di Stato, ma è concesso a ciascun cittadino di professare, privatamente, il proprio credo religioso d’elezione; comunque, non è concesso ad alcun cittadino, investito di una qualsiasi autorità istituzionale, di professare il proprio credo indossando durante cerimonie, eventi religiosi, manco a dirlo, cattolici, i simboli, le insegne di quell’autorità, che discende dal consenso di tutti gli italiani, anche, di Coloro che professano altre religioni o non ne professano affatto. Poi, omaggiare feticci (mummie, ossa, costole, chiodi, sangue di sconosciuta appartenenza, pezzi di legno, ecc., ecc., ecc.) in nome degli italiani è inconcepibile! Nel 2017! Ahi, Illuminismo! Vano già dal 1700, quando Sbocciò e Si Diffuse, Predicando l’Uso della Ragione nelle Umane Relazioni, per essere stato”statim”, per continuare ad essere dagli “animalia” tenuto “in non cale” e, per di più, tradito. E cosa dire di un baciapile, tal il di maio luigi che, proprio nei giorni in cui dai simpatizzati dell’ “m5s” sul “web” stava per essere proclamato ”candidato premier” e da grillo promosso, ufficialmente, comandante in capo del medesimo movimento, e, già, in clima elettorale per il rinnovo delle “due camere parlamentari”, cosa ti fa il fantolo? Si reca nella cattedrale di napoli e, a mo’di servetta, di donnetta dei “quartieri spagnoli” qualsiasi, va a baciare l’ampolla nella quale, a comando di qualche manina o manona, per usare il linguaggio criptico di andreotti, esperto di misteri cruenti italiettini, si scioglierebbe, annualmente, il sangue di gennarino, del quale, per quanto IO ne Sappia, non esistono documenti che attestino della sua proclamazione a santo da parte dei vertici del vaticano. Quindi, la santità di codesto feticcio è tutta opera delle chimere di una plebaglia che ha surrogato, surroga con la superstizione religiosa la annosa sua incapacità di assurgere alla Rispettabilità di Popolo. E IO dovrei affidare i miei pochi Anni, se non Giorni, della mia Vita a Venire nelle mani di uno studentello ”fuori corso” che, come le vecchie troie democristiane di napoli, in odore, spesso, di camorra, per ingraziarsi gli alti clerico – rastrellatori di voti tra elettori, diciamo, attivi “sine cerebro”, va a prodursi in una umiliante “proskinesis” davanti al gerarca partenopeo dei chierici cattolici, covando la speranzella di un di lui curiale appoggio – investitura? Codesto è il signorino che, come il putto gigliato, coltiva il presuntuoso, arrogante, vanesio disegno, progetto di cambiare l’italietta. S’è visto cosa, come ha cambiato in tre anni di governicchio renzi, il cui rinnovare è stato un rinculare, cioè, un portare indietro la Storia di Lotte, di Conquiste da parte della Classe Operaia, svilendo lo “Statuto dei Lavoratori”, azzerando i Diritti dei Lavoratori in esso Contenuti; introducendo nelle scuole la “figuraccia” del dirigentucolo, non di rado, ex maestrino/a, tanto più “ducetto”, quanto più, sottoculturalmente, dirigentucolo; letteralmente, atterrando milioni di piccoli risparmiatori, per salvare le banche male amministrate da incapaci (è un eufemismo) starnazzanti entro o propinqui al suo “cerchio magico”. Non basta sventolare davanti agli occhi dei ciechi in Spirito e in Ragione il suadente verbo”cambiare”; è d’uopo, invece, precisare, dichiarare,”apertis verbis”, sottolineare a favore di chi si cambia, cosa si cambia, col consenso di chi si cambia. Sappiamo bene cosa, a favore di chi renzi ha cambiato; per non parlare, poi, dei lapalissiani a favore di chi, cosa, col consenso di chi ha cambiato, ad esempio, trump negli “states”. I tribuni lanciano proclami, pur, consapevoli di non poter realizzare un beneamato “nulla “ di tanto “richiamo delle allodole” in un paese, come l’italietta, ormai, alle pezze, nel quale “povera e nuda va” l’ETICA e reietta da tutti: dai professori universitari che senza pudore sputano: ”Nel nostro ambiente non si dice: ’Questo è bravo, e questo no, ma questo è mio e questo è tuo, questo deve andare avanti e questo no’ ”; dai medici che, quando curano, si fa per dire, “intra moenia” o operano, sono così distratti, che, sovente, sbagliano diagnosi o incardinano in un paziente cardiopatico il cuore di un cardiopatico o da un paziente, malato di cancro ad un rene, estraggono il rene non malato, ecc., ecc. ecc. Insomma, quotidiani episodi di malasanità! Inoltre, famiglie, a roma residenti, che si trasferiscono ad amatrice, per fruire dei contributi spettanti solamente, ai terremotati, da sempre, residenti in codesto comune; la penisola vandalizzata, i corsi d’acqua avvelenati e tombati, sì che per un po’ di piscio di giove pluvio essa, letalmente, si allaga; il cemento viene mescolato con scarti tossici di lavorazioni delle industrie; terre dei fuochi, ovunque; e, per non farci mancare niente,, l’italietta è il primo paese europeo dove si muore per l’aria inquinata. E non vogliamo parlare delle mafie di lungo corso e nuove che, come le palme (Metafora di Sciascia), salgono e prosperano al nord? Di interi quartieri di città grandi e piccole, che la polizia non è solita frequentare; del politicume incompetente, colluso, frequentemente, con le organizzazioni criminali; della corruzione dei colletti di tutti i colori, del debito pubblico stratosferico, anche a causa di essa, in tutti gli ambienti dilagante; dell’evasione fiscale, sport al quale attende la gran parte di chi opera, autonomamente, nel mondo del lavoro: le intraprese industriali, i più accorsati professionisti, i commercianti, gli artigiani, ecc. ecc., ecc. E’inutile rivangare che siamo gli eredi incorreggibili dell’ individualismo, giammai, alla Ricerca del “Bene Comune”, di cui s’impregnò la, quasi, millenaria storiaccia della roma classica, fatta di soprusi, di prevaricazioni non solo nei confronti di etnie italiche, eziandio, di quelle a nord, ad est, ad ovest della nostra penisola e di quelle gravitanti intorno al bacino del mediterraneo. Non caro di maio e tuoi sodali, la Democrazia Esige Cittadini, che Mettano da parte i loro individuali interessi, le loro precipue, a volte, molto redditizie occupazioni e Si Dedichino con Studio alla “Polis” e al “Bene Comune”, da Realizzare in Essa. Cittadini, quindi, non condòmini, Preparati, Strutturati, Eticamente. Ma tutto ha un costo nell’ economia capitalistica, la cui logica si può riassumere nel ”do ut des”, per cui, se nelle Istituzioni, che la Democrazia Contempla, il Popolo Auspica che Operino, a tutti i livelli e importanza di Esse, non studentelli fuori corso, come te e tanti tuoi colleghi dell’ “m5s”, o dalla fedina penale non illibata, o gente, come gli scilipoti e i razzi, o diplomati, imposti al “ministero della giustizia”, della “salute pubblica”, o una sindacalista al ”miur”, sebbene Integerrimi Luminari in tutti i campi, settori dell’ Umano Fare, Molti dei quali per DonarSi, totalmente, all’Ufficio Pubblico, dovrebbero tralasciare gli affari privati, ebbene, il Pubblico Erario non può non remunerarLi secondo la Rilevanza, la Significatività, la Dignità del Lavoro, da Loro Svolto. Così, le vostre battaglie contro il costo della politica, si rivelano un inseguire, demagogicamente, le invidie di una plebaglia che, scomposta nelle singolarità, si rivelerebbe non contraria, ma, egoisticamente, attaccata, e non disposta ad esserne privata, ai presunti privilegi di cui godono coloro, questo è il paradosso, che essa stessa ha innalzato ai cadreghini del potere centrale o dei poterucoli periferici. Inoltre, la durata dei Mandati Rappresentativi nelle Istituzioni non può essere stabilita da una legge, né da uno statuto, redatto da grillo e casaleggio. E’ il Popolo che ha la Potestà, secondo la nostra Costituzione, di Decidere se Confermare un suo Rappresentante, ché Rimeritevole della sua Fiducia, o di bocciarlo, ché non ha risposto alle sue aspettative e speranze. Non caro di maio e sodali, ovviamente, non il popolicchio bue, di cui, “cotidie”, ci querimoniamo, “sed” il Popolo che, Vero Organismo Sociale, Vive e Si Sviluppa, secondo Scienza e Coscienza. Che dalla rivoluzione agricola, dalla quale ha inizio la Storia, sia sincronicamente, che diacronicamente, non è mai esistito. Se non “in nuce” in un batuffolo di nuvola in cielo colmo, non di gocciole di pioggia, ma di “Particole” di inconsueta Umanità che, come le prime, foriere di Vita rinnovellata, un giorno Scenderanno sulla “Terra”, Apportatrici di Nuovi, Giusti, Sereni, Razionali Ordini Sociali, dai quali Dipenderà la Nuova Storia del Mondo. Sì, Sono le mie fantasticherie di un Vecchio, ma chi può smentire che, all’improvviso, un rovinoso cataclisma s’abbatta sul Pianeta, sterminando tutti i viventi in Esso, salvando, per caso, un fiore, una margherita o, che so, un filo d’erba e che dal “dna” di essi Si Sviluppi Qualcosa che Concretizzi l’Amore, che Esprima l’Amore, che Parli d’Amore?

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano


Pubblicato il 3 Ottobre 2017

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