Cultura e Spettacoli

Noterelle di un alieno incazzato (22)

Tutti gli “animalia”(gli esseri viventi) sono stati, sono, saranno partoriti da Madre Natura, ma l’uomo, il più cretino fra tutti, ha teleologizzato il “Logos”(la Ragione, l’Intelletto, il Pensiero, la Parola, il Discorso), che ha sviluppato, a differenza degli “animali” in senso stretto e di quelli appartenenti al mondo vegetale, in un Tempo imprecisato e imprecisabile, per costruire muri tra sé e l’altro uomo, elaborando il concetto di famiglia e di stato. Sì che gli uomini e le donne non sono più, dalla rivoluzione agicola sul pianeta “Terra” Fratelli e Sorelle, in quanto, allevati all’interno delle due carceri sociali, sopra ricordate, sono impediti, sin dalla nascita, Direi, di esteriorizzarsi, affettivamente, verso i prossimi vicini e lontani. L’uomo, così, viene educato a sentirsi parte di un branco sociale egoista, prono nel dare, anche illecitamente, anche con la violenza nei riguardi della Natura e del suo simile, anche con il furto, priorità agli interessi del suo branco e, in seguito, della federazione di branchi (non rare volte gli uni contro gli altri in faide omicide) nella quale divisa la patria, la nazione, lo stato. Ahimè, le patrie, le nazioni, gli stati nei millenni impegnati in guerre cruente tra di essi, facendo scempio della Carne di una Infinità di Giovani allo sboccio, appena, della loro Vita e delle loro Speranze, prematuramente, recise, spesso ignorando le motivazioni del loro sacrificio (ammesso che si possano addurre motivazioni plausibili alla proclamazione di uno scontro tra Fratelli) da una ”paideia” dissennata convinti, certi, comunque ignorando, di non essere Fratelli. Il Pianeta “Terra”, “Ope Morum Scientia (Etica) atque Iuris (Diritto) è stato, è, sarà di tutti gli uomini e, eziandio, le immense ricchezze accumulatesi nel suo sottosuolo, di cui nel passato, nel presente, indubbiamente, nel futuro una minoranza di ladroni si sono impossessati, si impossessano, si impossesseranno, affamando una maggioranza di rassegnati da uno dei 10 comandamenti: ”Non desiderare la roba d’altri”. E se, non caro autore di codesti imperativi categorici, la “roba d’altri” è stata, è, sarà il risultato dell’accumulo di latrocini, di grassazioni, di prevaricazioni di pochi banditi nei confronti di tanti, tanti, tanti “altri”, come si fa a convincere i malfattori a restituire ai Legittimi Aventi Diritto il maltolto? A causa di un mondo, da sempre, diviso tra una minoranza di sanguisughe e una maggioranza di rassegnati ad esse, un’apocalittica migrazione di diseredati africani, asiatici si sta riversando nell’occidente, soprattutto, europeo. Se facciamo riferimento ai sopra Ricordati Diritto e Etica, dobbiamo Ribadire che la “Terra” è la Casa di tutti gli uomini e che, come ciascuno di noi nella propria casa si muove come, quando, quanto vuole da una stanza all’altra, assecondando le sue personali esigenze, così, tutti gli uomini dovrebbero potere migrare da un zolla all’altra del pianeta, a piacimento o per qualsiasi spinta o stimolo esistenziale. Ma non possiamo dimenticare che i millenni sulla “Terra” hanno dovuto prendere atto di una Storia umana fatta di steccati, di confini, di muri e, al di là dei confini, degli steccati, dei muri, altri steccati, altri confini, altri muri, tanto che “homo lupus homini”: vittime che si fanno carnefici e carnefici che si fanno vittime; corsi e ricorsi e nemesi storiche a volontà; indifferenza, quando non sfiducia, diffidenza tra gli uomini. Infine, memoria, corta: noi europei abbiamo dimenticato che il corsaro, pirata cristoforo colombo non superò le colonne d’ercole “per “seguire virtude”, semmai, la “canoscenza” di vie d’acqua più consone ed efficaci allo sviluppo dei commerci, grazie all’appropriazione indebita di approdi, di scali sconosciuti in zone del pianeta ricche, magari, di oro, di argento, per arricchire i re di castiglia e di aragona, finanziatori della sua impresa, tra l’altro, disponibili a concedergli privilegi nel caso di una buona riuscita della sua impresa. Ci siamo dimenticati che noi europei, armati di crocifissi e di fucili abbiamo sterminato, ridotto al silenzio popolazioni al nord e al sud del continente americano e distrutto le nobilissime Civiltà di esse. Ci siamo dimenticati della tratta degli schiavi dall’africa (peregrina o inesistente la protesta contro i mandanti e gli esecutori di essa da parte della gerarchia degli adoratori del crocifisso) al nord del continente americano, sì che gli “states”, la floridezza economica, la conseguente potenza militare, la egemonia politica nel mondo di essi galleggiano sul sangue di milioni di neri. Ci siamo dimenticati, noi europei, che la povertà e l’indigenza di milioni di africani ha origine dalla spogliazione colonialistica e neocolonialistica della immense ricchezze dei loro territori. Allora, le anime belle, tipo bergoglio e tipo quelle che pendono dalla sua bocca, prima di enfatizzare un’”accoglienza”, umiliante (a volte per pidocchioso conflitto d’interesse: la “vox populi” rumoreggia che i migranti sarebbero un affare per non poche delinquenziali organizzazioni caritatevoli), in quanto chi accoglie non si cura di elaborare strategie di integrazione effettuale nel micro o macrocosmo, diciamo, ospitante (i filantropi, storicamente, hanno, sempre, riservato, preparato per i disperati ghetti, “lager”, come gli ospedali di teresa di calcutta; li hanno costretti ad elemosinare un tozzo di pane; ad essere ghermiti dalla delinquenza e da essa affogati nel crimine, non considerandoli Uomini, per i quali bisognava, finalmente, creare le condizioni perché Recuperassero la Dignità di Uomini), dovrebbero autoflagellarsi e autodenunciarsi. Confessare, insomma, che il loro silenzio, mai interrotto, li ha resi collusi con gli storici responsabili di tanto terzo e quarto mondo sulla “terra”, delle ruberie, dei genocidi, da essi perpetrati ai danni di milioni di esseri umani. Le anime belle, pie avrebbero dovuto, dovrebbero puntare il dito per tanto secolare scempio dell’Umana Fraternità contro le massoniche, mafiose oligarchie delle nazioni, degli stati colonialistici e neocolonialistici (inghilterra, francia, germania, olanda, belgio l’italietta, gli “states”, la nazione canaglia per eccellenza) e i pagliacci, i burattini che, militarmente, esse mantengono sui troni o al i vertici politici dei paesi colonizzati o neocolonizzati. Per finire una Riflessione ingenua: si vedono in giro, ovunque, ragazzi africani nella loro, a volte, meravigliosa floridezza fisica e, certamente, mentale. E’ possibile che nessuno li abbia convinti (i missionari cattolici tutti manzoniani? La sofferenza terrena una sorta di “bancomat” da cui prelevare premi ultraterreni?) a restare nei loro paesi e a prepararsi a lottare per un’aurora diversa sul loro destino comune? E’ possibile che milioni di africani, senza, quasi, battere ciglio, si siano fatti trasportare per secoli sul continente americano a favorire l’opulenza degli “states”? Che ritengano non ci sia altra via per Vivere, loro che abitano un continente ricchissimo di materie prime e preziose, oltre alla diaspora per il mondo, facendosi, a dir poco, discriminare, dai “minus habentes” o essere protagonisti di una guerra tra poveri, cioè, con quel terzo o quarto mondo, testé menzionati, che, anche, l’occidente prospero cova e allatta al suo interno, nel suo ventre?

 

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano

 


Pubblicato il 17 Ottobre 2017

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