“Notiamo un certo clima di ostilità verso i lidi e questo non è giusto”
Giuseppe Mancarella, Presidente Federterziario Balneari
“Notiamo un certo clima di ostilità verso i lidi e questo non è giusto”: lo dice in questa intervista al Quotidiano di Bari Giuseppe Mancarella, Presidente Federterziario Balneari che interviene su due temi abbastanza scottanti: la recente ed esagerata rivolta della parmigiana sulle spiagge e il caro ombrellone .
Presidente Mancarella, pare che a Torre Lapillo, nel Salento in alcuni lidi gli addetti agli ingressi con modi piuttosto energici, abbiamo invitato i clienti a non introdurre cibo e in particolare delle teglie di parmigiana. Come la mettiamo?
” Non sono personalmente a conoscenza dell’ episodio lamentato che ho letto solo sui giornali e neppure so se si tratta di nostri associati. Certamente se le maniere usate sono state pesanti o peggio ancora si sia arrivati a chiedere che cosa si aveva nelle borse, è un fatto inaccettabile e direi persino grave. Tuttavia, come accade in situazioni del genere, bisogna sempre sentire le due campane”.
Se fosse vero?
“Lo ho detto che sarebbe non grave, ma gravissimo. Tuttavia, ammesso che sia reale, la condotta di due o tre titolari, per quanto sbagliata, non deve e non può inficiare la generale correttezza della categoria. Purtroppo accade sempre così che le macchie di una minoranza finiscono ingiustamente per danneggiare tutti”.
Che cosa ravvisa nel clamore dato alla notizia.?
” Ecco, su questo vorrei dire due o tre cose. Ho notato e noto un clima ostile nei confronti dei gestori dei lidi, con polemiche spesso montate ad arte, giuato per dare un’ altra mazzata ad una categoria che lavora in modo indefesso . In quanto ai prezzi alti di cui si parla spesso senza cognizione di causa, non ci si rende conto che esistono varie categorie di lidi e che si paga in base ai servizi offerti e a quello che chiedi”.
Puccia a venti euro…
” Io sono salentino e di pucce mi intendo. Una puccia a Lecce costa mediamente cinque euro. Non so se qualcuno abbia voluto fare il furbetto, tuttavia nella puccia si mettono gli ingredienti richiesti e non sappiamo se il cliente avesse ordinato cose particolarmente costose. In poche parole se farcisco la puccia con bottarga di tonno o prosciutto Pata Negra, faccio un esempio, mi sembra normale che la paghi di più. Poi esiste sempre un listino prezzi. Prima di ordinarla basta consultarlo alla ordinazione e non fare clamore dopo”.
Parmigiana sulla spiaggia. Può entrare?
” La legislazione regionale effettivamente è un tantino confusa ed andrebbe chiarita o meglio intepretata. Il problema concerne l’ interpretazione dell’ art 4 del decreto regionale e in particolare le lettere f e il punto due. Nel lido è possibile sicuramente portare alimenti e bibite, tuttavia è proprio la normativa che scatena mugugni e problemi. Come infatti possiamo abbinare e fare andare di pari passo la possibilità che ha il cliente di introdurre bevande e cibi con gli obblighi imposti ai gestori dei lidi? Noi infatti dobbiamo servire la famosa parmigiana o la pasta al forno in porzioni monouso e biodegradabili, il cliente fa la stessa cosa? Questa normativa è ispirata giustamente al rispetto dell’ ambiente. Poi esiste un secondo aspetto che è quello della salvaguardia dell’ igiene e del decoro del lido. Sicuramente il cliente può portare da casa quello che crede, ma bisogna anche salvaguardare il decoro del luogo e la serenità degli altri bagnanti. Penso a chi organizza improvvisate e rumorose tavolate sulla spiaggia a Ferragosto. Non ne parliamo delle bottiglie di vetro. Ai gestori è fatto divieto di vendere bibite in bottiglia. Spesso a fine giornata troviamo contenitori di vetro abbandonati sotto la sabbia ed è molto pericoloso, proprio quelli che il bagnante porta con sè da casa. Mi creda che alla conclusione della giornata, quando facciamo la pulizia, troviamo sotto la sabbia di tutto, coltelli, forchette, posate, cocci. Ecco, penso che il problema vero sia prima di tutto il buon senso, poi la difesa del decoro e il rispetto dei bagnanti. E poi la chiarificazione della normativa regionale. Ma sia ben chiaro che il bagnante ha diritto a portare da casa bevande e cibo, basta che non sia in contenitori di vetro”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 25 Agosto 2023