Oggi ricorre la Festa del Gatto
Qui si esagera. Non esiste più una data in calendario che sia rimasta libera. Ad ogni risveglio è la Giornata Mondiale o Festa di qualcuno, di qualcosa. Promosse dalle associazioni più disparate e infine riconosciute dai più alti organismi internazionali (Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, UNESCO), queste ricorrenze sono in massima parte degne di rispetto : si pensi alla Giornata della Donna, della Pace, del Malato, dello Sport, della Terra, della Memoria … A togliere credibilità alla ‘categoria’ sono però Giornate apertamente assurde come quella della Pizza Italiana (17 gennaio), della Nutella (5 febbraio), del Tapiro (27 aprile), del cane in ufficio (prima domenica di maggio), degli Ufo (2 luglio), dei Sogni (25 settembre), della Pasta (25 ottobre)… Si potrebbe continuare. E oggi? Ebbene, tocca alla Festa del Gatto. Proclamata nel ’90, quest’altra novità ricorre il 17 febbraio per effetto di un referendum promosso tra i lettori di ‘Tuttogatto’. L’individuazione di febbraio è legata al fatto che, essendo sotto il segno dell’Acquario, febbraio è il mese delle persone libere ed anticonformiste, carattere umano estensibile ai gatti, notoriamente indipendenti e insofferenti verso la disciplina. Quanto al numero, il 17, la scelta consegue alla considerazione negativa del diciassette nella nostra cultura. E tale sinistra fama è frutto di una funesta inversione delle lettere che compongono questo numero in latino, per cui da ‘XVII’ si può passare a ‘VIXI, cioè, ‘vissi’, ovvero ‘sono morto’ (meno male che il gatto ha sette vite…). Si usa festeggiare questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi animali. Ma c’è pure una Giornata del Gatto Nero… A volerla, nel 2003, fu l’Aidaa (Associazione Diritti Animali e Ambiente) per estirpare i luoghi comuni legati al gatto nero. Si celebra il 17 novembre : novembre è il mese dei morti e del diciassette abbiamo detto. Quanto ai pregiudizi a proposito di queste innocenti bestiole, tutto nasce da una bolla papale. Era il 1233 quando Gregorio IX dichiarava ufficialmente il gatto nero incarnazione di Satana. Quest’altro esempio di cattiva letteratura autorizzava ogni “vero cristiano” a torturare e uccidere tutti i gatti neri che gli capitavano a tiro. Fu una strage : bestiole arse, crocifisse, precipitate dall’alto dei campanili… Il tutto mentre nelle piazze donne innocenti dovevano patire la camicia di zolfo e il fuoco per la gioia morbosa di folle accecate dall’ansia del Maligno. Povere bestiole senza colpa. Tutto il contrario di quegli odiosi gatti da spot, nati con la ‘camicia’ e viziati come principini. Ovvero quelli a cui è dedicato il 17 febbraio. Meglio il 17 novembre.
Italo Interesse
Pubblicato il 17 Febbraio 2021